Champions League - Milan-Inter, Theo Hernandez-Dimarco: l'Euroderby pende a sinistra

Scelta su scelta, metro per metro. L’euroderby si avvicina al primo dei due appuntamenti più attesi della Milano calcistica e vivisezionare il campo è ciò che resta da fare nell’attesa del fischio d’inizio della prima delle due sfide. Le assenze, gli infortuni, chi sta meglio e chi sta peggio. Di certezze però ce ne sono da entrambe le parti; e in questa stagione si chiamano Theo Hernandez e Federico Dimarco. E’ un derby che pende a sinistra quello che ci apprestiamo a vedere a San Siro, dove due dei protagonisti offensivamente più efficaci di questa stagione di entrambe le squadre partono “da lontano”.

Hernandez e Dimarco sono infatti stati la marcia in più di Milan e Inter in questa stagione. E a loro, le rispettive difese, dovranno necessariamente portare un occhio di riguardo. Ci sono le prestazioni di questi mesi, note a chiunque abbia portato un po’ di attenzione alle partite di Milan e Inter. Così come ci sono i numeri; altrettanto chiari nelle loro portata. Da una parte il terzino rossonero, autore fin qui in stagione di 4 gol e 5 assist tra Serie A e Champions League. Un Hernandez diventato un pericolo pubblico per tutte le difese avversarie, ma che nonostante questo – come dimostrato dal gol nel match di Serie A alla Lazio – nonostante la “prevedibilità” della sua azione in campo aperto, risulta inarrestabile nello spazio. Priorità assoluta per l’Inter: evitare che lui (o Leao, se giocherà), abbiano questo tipo di situazione offensiva di corsa dentro lo spazio.

Chi è meno appariscente, ma non per questo meno efficacie, è Federico Dimarco. La sua annata da esterno alto nel 3-5-2 è stata fin qui semplicemente eccellente. Numericamente infatti l’italiano ha ottenuto addirittura in più di di Theo, portandosi a casa un bottino stagione 6 gol e 8 assist spalmato sulle 4 competizioni giocate dall’Inter (campionato, Champions, Coppa Italia e Supercoppa). Anche lui, esattamente come Theo, ha dimostrato di essere caldissimo nell’ultimo periodo. Come il francese infatti era andato a segno con la Lazio, un gol ‘gasperiniano’ da quinto a quinto aveva permesso a Dimarco di sbloccare per l’Inter l’arcigno fortino romanista.

Attenzione dunque alle due catene offensive di sinistra di Milan e Inter. Un ‘mantra’ che dovranno ripetersi i rispetti schieramenti difensivi. Da questo punto di vista, per Calabria, non è una novità. Sia agli ottavi che ai quarti il capitano del Milan si era trovato a dover gestire due clienti scomodissimi come Son del Tottenham e Kvaratskhelia del Napoli. Compito portato a termine con eccellenti risultati, grazie anche alla dedizione difensiva dei raddoppi forniti da Brahim Diaz. Dì là invece sarà curioso di capire come vorrà agire Simone Inzaghi. Dumfries potrebbe portare qualche problema difensivo a Theo, ma il mismatch a lati opposti del campo sarebbe più evidente. La scelta cadrà sull’olandese o su un profilo più contenitivo come Darmian. Di certo c’è che in questa scelta potrebbe influire anche la carta Leao. Staremo a vedere. Ma di sicuro, in queste ore di vigilia, l’attenzione dei tecnici e degli analisti sarà soprattutto lì. Le milanesi infatti pendono a sinistra. E la politica, questa volta, non c’entra nulla.