Quanto vale la nuova Champions League 2024-25? Montepremi, anticipazioni e cifre della nuova edizione
DaEurosport
Pubblicato 07/02/2024 alle 10:38 GMT+1
CHAMPIONS LEAGUE - L’Uefa ha approvato a Parigi le cifre per il triennio 2024-27. Almeno 20 milioni a chi si qualifica. Nella nuova ripartizione la storia vale meno
La Gazzetta dello Sport anticipa le cifre della Champions League 2024/25. Chi vince la nuova edizione a 36 squadre potrebbe incassare fino a 155 milioni di premi Uefa e una cinquantina al botteghino. Sono proiezioni e riguardano club con market pool e risultati recenti di alto valore, quindi City, Bayern, Real Madrid, PSG. Per un’italiana campione d’Europa la cifra sarebbe necessariamente più bassa, ma comunque straordinaria.
Format attuale | Dal 2024/25 | |
Partecipazione | 15,6 | 18,6 |
Vittoria gruppi | 2,8 | 2,1 |
Pareggio gruppi | 0,7 | 0,9 |
Ottavi | 9,6 | 11 |
Quarti | 10,6 | 12,5 |
Semifinale | 12,5 | 15 |
Finalista | 15,5 | 18,5 |
Vincitore | 20 | 25 |
Formula e Montepremi: 2,5 miliardi (+500 milioni)
Con il nuovo ciclo 2024-27 arriva la grande riforma: gruppo unico invece di otto e 36 squadre al posto delle tradizionali 32. Più partite, più incassi da tv e sponsor, e inevitabilmente più milioni per le squadre. La Champions fa da collettore e poi distribuisce a Europa e Conference League. Al momento, il fatturato totale delle coppe è di circa 4,4 miliardi all’anno (ma si spera di aumentare con nuovi contratti fino a 4,6/4,7). Tra spese, solidarietà e Uefa (230 milioni all’anno per le casse di Nyon), ai club restano quasi 3,4 miliardi. Così distribuiti: 2,5 alla Champions, 565 all’Europa League e 285 alla Conference. L’aumento più forte rispetto al ciclo precedente è proprio per la Champions: +500 milioni.
Qualificazione: entrare in Champions vale 20 milioni
Questi due miliardi e mezzo sono suddivisi ora in tre voci (e non più quattro). Una riguarda la semplice qualificazione alla Champions. Un’altra, adesso la più importante, i risultati. Infine la terza è nuova: una sintesi tra market pool e ranking storico. Capitolo partecipazione: vale in totale almeno 670 milioni (invece di 500). Per ogni club 18,6 milioni invece di 15,6. Ma la cifra più esatta è 20,3 perché ci sono un altro paio di voci fisse.
Più vinci più guadagni
Successi, qualificazioni, coppa valevano 600 milioni e ora schizzano a 950. Anche se una vittoria singola premia di meno (2,1 milioni invece di 2,8), ci sono più gare. Poi i vari passaggi di turno aumentano il loro contributo: gli ottavi regalano 11 milioni invece di 9,6; i quarti 12,5; le semifinali 15; e sollevare la coppa addirittura 25 (allo sconfitto 20). Un bell’aumento che riconosce importanza a chi va avanti. Non è finita. Sono state aggiunte altre due voci. Una che premia le prime 8 del gruppo (2 milioni) ma non dimentica le altre 28 (un milione a testa). Un’altra legata al piazzamento nei campionati nazionali, secondo criteri ancora da definire: si va da quasi un milione fino a 10 milioni.
Market-ranking: il passato conta meno
Infine la terza voce, quella nuova, compatta i vecchi market pool e ranking storico. Vale complessivamente un po’ meno, da 900 a 850 milioni. E' un po’ più democratica perché riduce il peso della storia e dei mercati tv. . La componente più consistente somma la posizione nel market pool nazionale (che viene assegnato ai singoli club) con quella nei risultati degli ultimi cinque anni (individuali). Sono 36 quote come i club: il migliore prende 37 milioni, l’ultimo uno. La seconda componente, meno ricca, considera i risultati degli ultimi dieci anni: il migliore, naturalmente il Real Madrid, prenderà una decina di milioni, l’ultimo neanche 300mila euro.
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