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UEFA-Superlega, perchè giovedì 21 dicembre sarà un giorno decisivo per il futuro del calcio

Simone Eterno

Aggiornato 21/12/2023 alle 08:48 GMT+1

UEFA-SUPERLEGA - La Corte di Giustizia dell'Unione Europea si esprimerà il prossimo 21 dicembre con la sentenza della disputa tra Superlega e UEFA/FIFA sul presunto abuso di posizione dominante degli ultimi due soggetti. Se verrà ritenuto tale, la sentenza potrebbe avere una portata sconvolgente sul futuro del calcio come l'abbiamo fin qui conosciuto.

Ceferin jest prezydentem UEFA

Credit Foto Getty Images

Mancano ormai poche ore all'attesa sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che sarà chiamata alla decisione definitiva sulla questione della legittimità o meno della posizione della UEFA e FIFA, nella causa intentata dal soggetto Super League nei loro confronti. Giovedì 21 dicembre alle ore 9:30 la Corte si esprimerà decidendo se accogliere o meno il parere reso pubblico dal procuratore generale della CGUE, Athanasios Rantos, lo scorso 15 dicembre 2022, secondo cui UEFA e FIFA non hanno abusato della loro posizione dominante bloccando la Superlega con la minaccia di sanzioni.

Perché giovedì 21 sarà un giorno storico per il calcio?

Questa decisione segna il futuro del calcio in una direzione, ovvero come l'abbiamo conosciuto fin qui, o in un'altra che sarà completamente opposta. Se la Corte si esprimerà in maniera contraria rispetto al parere del procuratore generale, indicando UEFA e FIFA come soggetti che hanno effettivamente fatto abuso della loro posizione dominante creando un "monopolio illegale sull'organizzazione delle competizioni internazionali", di fatto si aprirebbe di nuovo alla possibilità di una creazione di qualsiasi competizione internazionale da parte di qualsiasi soggetto. In sostanza la Super League sarebbe legittima, così come qualsiasi altro soggetto potrebbe contattare squadre di calcio per organizzare una lega parallela a UEFA o FIFA senza che queste entità possano incorrere in sanzioni per i club che deciderebbero di farne parte.
Una sentenza che rischia di avere la portata della sentenza Bosman, che nel dicembre del 1995 rivoluzionò per sempre il calciomercato, permettendo ai giocatori a fine contratto di spostarsi liberamente in un altro club. Se UEFA e FIFA dovessero essere ritenute colpevoli del loro presunto abuso di posizione dominante, il futuro del calcio in Europa e non solo potrebbe aprirsi a scenari organizzativi potenzialmente infiniti. Ovviamente a patto di trovare organizzazione, denari e club interessati ad aprire qualcosa di parallelo a coloro che fino a oggi hanno sempre gestito il calcio. Insomma: 21 dicembre data da segnare sul calendario. La politica segnerà in ogni caso una data chiave per il futuro del calcio.
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