Milan, Ibrahimovic: "L'arbitro è stato severo con Theo ma l'eliminazione è colpa nostra. Una grande delusione"

CHAMPIONS LEAGUE - Il Milan pareggia 1-1 a San Siro nel match di ritorno contro il Feyenoord e sono gli olandesi ad andare agli ottavi. Queste le parole di Zlatan Ibrahimovic nel post partita: "Siamo delusi, arrabbiati, ci è mancata maturità in partita. Theo? Non penso che faccia l'attore ma lui cerca di sempre di giocare al massimo, sono situazioni che in campo succedono".

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Il Milan è fuori dalla Champions League e dopo l'1-1 col Feyenoord nel ritorno dei playoff è Zlatan Ibrahimovic a presentarsi ai microfoni di Sky Sport per commentare il risultato. "Siamo delusi, arrabbiati, ci è mancata maturità in partita. Sul secondo giallo su Theo Hernandez l'arbitro è stato duro, doveva dargli un avvertimento prima. Poi la partita è cambiata con un uomo in meno. Ora dobbiamo restare uniti come gruppo e pensare al campionato. Dobbiamo rimbalzare e pensare al prossimo obiettivo", ha dichiarato il Senior Advisor di RedBird.
E ancora: "Si poteva fare molto di più. Con un pizzico di fortuna poteva essere 2-0 all'intervallo, poi siamo rimasti subito in dieci". Rispondendo a domanda diretta su Theo Hernandez, già ammonito per una trattenuta evitabile e poi ammonito di nuovo per simulazione, ha detto: "Non penso che faccia l'attore ma lui cerca di sempre di giocare al massimo, sono situazioni che in campo succedono".
Arrabbiati con l'arbitro o con Theo? Siamo arrabbiati con noi stessi, è colpa nostra, gli avversari non sono stati meglio di noi
Poi ha aggiunto: "Arrabbiati con l'arbitro o con Theo? Siamo arrabbiati con noi stessi, è colpa nostra, gli avversari non sono stati meglio di noi, non possiamo lamentarci con nessuno. Dobbiamo guardarci allo specchio e correggere questi errori. Dobbiamo essere sereni e concentrati in campo, solo questo".
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Theo Hernandez

Credit Foto Getty Images

Sull'uscita dalla Champions Ibrahimovic ha spiegato: "Uscire dalla Champions è una grande delusione. A inizio stagione avevamo messo tutti gli obiettivi da vincere, fa parte della storia del club. Si lavora per migliorare sempre, a gennaio abbiamo fatto delle mosse sul mercato per migliorare la situazione, ma ovviamente non c'è garanzia. Io voglio vedere un Milan dominante, questa è una squadra che è cresciuta tanto da quando sono arrivato 5-6 anni fa".
In chiusura, incalzato dalle domande di Zvonir Boban sul confronto con la squadra che vinse lo Scudetto nel 2022, Ibra ha detto: "Ho 42 anni, se potevo continuare, lo avrei fatto. Io penso che la squadra di oggi è molto più forte di quella che ha vinto lo Scudetto, questa ha sicuramente più qualità".

La moviola di Milan-Feyenoord

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