Le 5 verità di Atalanta-Slavia Praga 0-0: Krstovic e Scamacca tradiscono, che guaio l'eredità di Retegui
Aggiornato 23/10/2025 alle 10:14 GMT+2
CHAMPIONS LEAGUE - La Dea conferma di avere le polveri bagnate in attacco: un solo gol segnato nelle ultime tre partite. I due centravanti, ovvero Scamacca e Krstovic, fanno rimpiangere il capocannoniere dello scorso campionato. E Lookman non è ancora il vero Lookman.
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Atalanta-Slavia Praga, match valido per la terza giornata del girone unico della Champions League 2024/2025, è terminato sul punteggio di 0-0. Gara arbitrata dallo spagnolo Ricardo De Burgos.
Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita della New Balance Arena.
1) Krstovic e Scamacca sprecano: che guaio l’eredità di Retegui
Se guardiamo al modo in cui ha legato il gioco, collezionato aperture per Lookman, battagliato per la squadra, Nikola Krstovic non avrebbe neppure giocato malaccio. Il problema, ahilui, è che a un centravanti puro si chiedono i gol. E sotto questo aspetto l’ex leccese ha clamorosamente tradito contro lo Slavia Praga, divorandosene un paio da cerchietto rosso nel primo tempo. Nella ripresa è entrato al suo posto Gianluca Scamacca, che non ha fatto molto meglio. Sì, il portiere dei cechi Markovic si è superato sul suo destro nel finale, ma in precedenza l’ex attaccante del Sassuolo si era a sua volta mangiato il vantaggio con un’incornata alta da due passi. Ecco dunque che i tempi di Mateo Retegui, capocannoniere dello scorso campionato e micidiale anche con l’Italia non troppi giorni fa, sembrano essere già lontanissimi. Un suo vero erede, al momento, non c’è. Un bel guaio.
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Krstovic va alla conclusione in Atalanta-Slavia Praga - Champions League 2025/2026
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2) Lookman, ancora non ci siamo
No, non è ancora l’Ademola Lookman dell’anno scorso e dell’anno prima. Non è ancora il folletto che spesso decideva da solo le partite e pure una finale di Europa League. Questo Lookman sembra essere una versione un po’ sbiadita, il fratello un po’ meno bravo. E forse è normale che sia così, visto che il nigeriano ha perso tutto il precampionato per la nota querelle del trasferimento - poi saltato - all’Inter, non giocando neppure le prime partite stagionali. Con lo Slavia Lookman ci ha provato più volte, ha puntato spesso e volentieri l’uomo, ma al momento del dunque è sembrato spesso poco convinto. Serve tempo, semplicemente. Tempo per tornare pienamente in condizione e per riacquisire l’occhio per la porta. Ma intanto la Dea ha bisogno di ritrovare i suoi guizzi e soprattutto i suoi gol, fin qui assenti.
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Lookman deluso dopo un'occasione mancata in Atalanta-Slavia Praga - Champions League 2025/2026
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3) L'Atalanta segna troppo poco rispetto a quanto produce
In generale, i numeri recenti dell'Atalanta dal punto di vista offensivo sono di basso livello: un solo gol segnato nelle ultime tre partite tra campionato e Champions League, quello di Ederson al Como il 4 ottobre. Poi 0-0 contro la Lazio e 0-0 anche contro lo Slavia Praga. Per una squadra che ha fondato il ciclo gasperiniano su un rendimento realizzativo di fuoco, si tratta di un evidente paradosso. Eppure la Dea diverse palle gol a partita le crea: è sfortunata (palo di Zappacosta con la Lazio), ma soprattutto è spesso imprecisa al momento del dunque, e qui si torna al punto precedente, ovvero alle polveri bagnate degli attaccanti. Krstovic ha segnato solo a Torino a settembre, Scamacca spera di non infortunarsi più, Lookman non è ancora tornato Lookman. Ma anche altri, come Kossounou e Sulemana, contro lo Slavia si sono persi proprio sul più bello, ovvero davanti al portiere.
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Kossonou in azione durante Atalanta-Slavia Praga - Champions League 2025/2026
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4) De Ketelaere in crescita: il futuro della Dea passa da lui
Chi è apparso in ottima condizione fisica e mentale è Charles De Ketelaere. Non a caso il belga è stato considerato quasi unanimemente il migliore in campo. Tante le giocate, tanti i preziosismi, tanti gli assist che i compagni non sono riusciti a trasformare in oro: su tutti quelli per Sulemana e Scamacca, il primo sprecone e il secondo ipnotizzato da Markovic. Ecco: se una nota positiva in attacco c'è stata, è rappresentata proprio da CDK. Che nella prima parte della stagione ha sofferto dal punto di vista fisico, che non arrivava da una prestazione positiva contro la Lazio, ma che con lo Slavia è tornato il CDK di sempre. In attesa del miglior Lookman, e magari che le polveri dei centravanti siano un po' meno bagnate, il futuro prossimo dell'Atalanta passa principalmente da lui e dalla sua genialità.
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De Ketelaere e Boril a duello in Atalanta-Slavia Praga - Champions League 2025/2026
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5) Ora il calendario è complicato: era una partita da vincere
Intendiamoci: lo Slavia Praga visto a Bergamo non è lo stesso Slavia Praga "ammirato" contro l’Inter. Remissiva in quell’occasione, incapace di creare il benché minimo grattacapo alla squadra di Chivu, stavolta la formazione ceca se l’è giocata a viso aperto e ha creato pure i presupposti per il colpaccio. Però l’Atalanta ha avuto le occasioni migliori e le ha sprecate. Ed è per questo che lo 0-0 deve necessariamente essere vissuto come un rimpianto dai nerazzurri, anche guardando al prosieguo del calendario: Marsiglia e Eintracht Francoforte fuori, poi Chelsea e Athletic in casa. Quattro partite complicatissime. Insomma, era la classica partita da vincere per mettere fieno in cascina. Ma evidentemente il momento della Dea è davvero un po’ così.
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