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Spagna terza

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 28/06/2009 alle 17:57 GMT+2

I campioni d'Europa chiudeno al 3° posto la Confederations Cup. Nella finalina, la Spagna supera 3-2 il Sudafrica padrone di casa dopo i tempi supplementari: decisiva una punizione di Xabi Alonso nel 2° tempo supplementare. Due doppiette (Guiza e Mphela) avevano fissato il 2-2 dei 90' regolamentari

Si risolve in favore della Spagna campione d'Europa la finale terzo-quarto posto della Confederations Cup 2009. Del Bosque risparmia molti dei suoi campioni per dare spazio alle "seconde linee", e manda in panchina uomini del calibro di Fabregas e Puyol, Sergio Ramos e Xavi: dentro al loro posto i vari Raul Albiol, Santi Cazorla, Arbeloa e Busquets. Unico reparto non toccato dal turnover è l'attacco, con Torres e Villa, entrambi a quota tre gol, che puntano al trono dei cannonieri. Il Sudafrica, invece, che crede eccome alla possibilità di chiudere sul gradino più basso del podio questa Confederations Cup, decide di puntare nuovamente su Parker prima punta, con Pienaar, Modise e Tshabalala subito a supporto.
La prima parte di gara è piuttosto incolore, la Spagna ci prova con Villa, grande parata di Khune sul destro a giro dell'attaccante del Valencia, e Riera, il cui sinistro non trova la porta: la risposta del Sudafrica è nei tentativi di Booth, colpo di testa a lato da ottima posizione, e Tshabalala, conclusione potente dal limite dell'area ben controllata da Casillas.
In apertura di secondo tempo, la Spagna si vede annullare un gol dubbio a Busquets, partito in posizione regolare al momento della conclusione di David Villa, e lestissimo a ribadire in rete la corta respinta di Khune proprio sul destro potente del "valenciano" dal limite dell'area. Al 57' finisce la partita di Torres e Villa. Del Bosque, per non far torto a nessuno, li richiama entrambi: dentro al loro posto David Silva e Dani Guiza, che si rivelerà poi decisivo.
A passare per primo in vantaggio, però, è il Sudafrica. Riera e Santi Cazorla danno l'idea che il gol della Spagna sia nell'aria, ma la rete che sblocca la partita è di marca africana: è Mphela a superare Casillas con un bel tocco ravvicinato sugli sviluppi di una pregevole azione sull'asse Van Herdeen- Tshabalala. La Spagna accusa il colpo, Del Bosque per dare maggior peso offensivo ai suoi inserisce anche Llorente al posto di Busquets, ma le Furie Rosse sembrano lontane parenti della squadra schiacciasassi di qualche mese fa. Quando la partita sembra ormai finita, Dani Guiza decide di riaprirla, e di richiuderla, in sessanta secondi: una doppietta dell'ex attaccante del Getafe tra l'88', destro da dentro l'area angolatissimo, e l'89', cross che si trasforma in un tiro imprendibile per Khune, manda avanti i Campioni d'Europa negli ultimi minuti costringendo i Bafana Bafana a un disperato forcing finale. Il calcio non è una legge scientifica, anzi, è piuttosto strano: talmente strano e spettacolare che al minuto 93, una punizione ancora di Mphela, che da 35 metri infila un impotente Casillas all'incrocio dei pali, rimanda l'epilogo della partita ai supplementari.
L'extra-time regala un'altra sgroppata dello scatenato Mphela, fermato sul più bello da un grande intervento del portiere del Real Madrid, quindi la parte alta della traversa colpita da Capdevila (anche qui un cross, e non un tiro). L'episodio che decide l'incontro, però, arriva al minuto 107, quando una punizione di Xabi Alonso si infila nell'angolino alla sinistra di Khune senza che nessuno (compagni o avversari) riesca a intervenire sulla traiettoria del pallone. E' il gol che fissa il risultato sul 3-2 finale in favore della Spagna, e che regala ai campioni d'Europa la magra consolazione del terzo posto dopo la clamorosa uscita di scena in semifinale contro gli Stati Uniti.
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