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Salah, Mané e Mahrez a caccia del Camerun di Seedorf: al via la 32ª edizione della Coppa d'Africa

Stefano Fonsato

Aggiornato 21/06/2019 alle 18:50 GMT+2

Prende il via in Egitto la 32ª edizione della Coppa d'Africa. In una sede alternativa, visto che il Camerun è stato "deposto" da paese ospitante per ritardi organizzative e instabilità politico-sociali. Si cambia e, grande novità, si gioca d'estate: un escamotage per vedere in campo tutti i vari campioni come Salah, Mané, Mahrez e tanti altri. Si comincia questa sera (venerdì) alle 22.

Players of Cameroon celebrate during the awards ceremony after winning the final match against Egypt of 2017 Africa Cup of Nations at the d'Angondje Stadium in Libreville, Gabon on February 05, 2017.

Credit Foto Getty Images

Cambiamenti di sede, rinvii, incognite assolute. Un trittico di certezze che ha sempre accompagnato la Coppa d'Africa per le nazioni, sin dalla sua istituzione, nel 1957, organizzata dal Sudan per festeggiare la sua indipendenza dal Regno Unito, che affidava - fino alla metà degli anni '50 - all'Egitto la scelta del governatore. Quella prima edizione fu vinta, ironia della sorte, proprio dai Faraoni, che detengono il maggior numero di trionfi, 7. E che proveranno a incrementare ulteriormente il proprio palmarès tra le mura amiche, visto che sarà proprio l'Egitto ad ospitare, a partire da questa sera (venerdì 21 giugno), nella gara d'esordio del girone A contro lo Zimbabwe (fischio d'inizio alle 22).
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Egypt's forward Mohamed Salah looks on during the Russia 2018 World Cup Group A football match between Saudi Arabia and Egypt at the Volgograd Arena in Volgograd on June 25, 2018

Credit Foto Getty Images

In realtà il paese delle piramidi, si diceva, si è trattata di una sede alternativa. Originariamente, infatti, il paese ospitante sarebbe stato il Camerun (a cui è stata affidata l'edizione del 2021), detentore del torneo proprio ai danni dell'Egitto. Una serie di ritardi nella costruzioni degli impianti, unita alla situazione instabile del paese centrafricano, ha dirottato baracca e burattini al Cairo. Si diceva anche dei rinvii. Si sarebbe dovuto cominciare un mese fa, ma poi ci si è accorti che, forse, sarebbe stato meglio attendere la fine del Ramadan. Le incognite assolute sono dettate dal fatto che, in Coppa d'Africa, tutto può accadere: calcio grezzo, tattiche e statistiche quasi inesistenti, cartellini dimenticati e un paese, dopo la recente scomparsa dell'ex presidente Morsi, che non si sa, esattamente come reagirà.
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Players of Cameroon celebrate during the awards ceremony after winning the final match against Egypt of 2017 Africa Cup of Nations at the d'Angondje Stadium in Libreville, Gabon on February 05, 2017.

Credit Foto Getty Images

Ma una grande novità c'è ed è quasi salvifica: l'abbandono del formato invernale della competizione. Non sarà certo piacevole giocare tra i 30 e i 40 gradi nordafricani costanti, vero, ma se non altro il format estivo "internazionalizzato", permetterà di vedere tutti i campioni in campo ed evitare le stucchevolezze delle precedenti edizioni. Come quella del Camerun, che in Gabon si presentò senza 7 titolari (tra i quali Onana, Zambo Anguissa, Matip...), che snobbarono la coppa per timore di perdere il posto nel club di appartenenza.
  • Fase a gironi - Dal 21 giugno al 2 luglio
  • Ottavi di finale - Dal 5 all'8 luglio
  • Quarti di finale - Dal 10 all'11 luglio
  • Semifinali - 14 luglio
  • Finale 3°/4° posto - 17 luglio
  • Finalissima - 19 luglio

I campioni in gara (e le conseguenti favorite)

Di campioni ce ne sono in abbondanza. Fari puntati, in casa Egitto, su Momo Salah, che non ha certo bisogno di presentazioni, e sul solito trequartista Hassan Mahmoud, meglio noto, come Trezeguet, per la netta somiglianza con l'ex gloria della Juventus. Senegal in pole con il "napoletano" Kalidou Koulibaly e col campione d'Europa Sadio Mané, Marocco (del ct Hervé Renard) super con l'ex Juve Mehdi Benatia e il fantasista dell'Ajax Hakim Ziyech. Il Camerun di Clarence Seedorf è in ricostruzione ma potra contare sulla regia di Zambo Anguissa. Anche l'Algeria sta cercando di ritrovare un'identità dopo i tanti commissari tecnici cambiati: lo farà attraverso il talento di Gardiola Riyad Mahrez e del centrocampista del Galatasaray Sofiane Feghouli. Partirà, per una volta, da "outsider".
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Morocco's defender Mehdi Benatia takes part in a training session at Saint Petersburg Stadium

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Il grande assente

Ci siamo soffermati sui giocatori, che per una volta saranno tutti presenti. Ci sarà, però, un'assenza, un vuoto che sarà difficile riempire. Quello lasciato da mister Claude Le Roy, lo "Stregone Bianco". Che è vivo e vegeto, s'intende, ma che con il suo Togo non è riuscito (per mano del vicino Benin) a ottenere la qualificazione ad una competizione che lo vede protagonista da tempo immemore.

Le possibili sorprese

Sono 24 le squadre in gara. Il fascino della Coppa d'Africa dimostra che la sorpresa è sempre dietro l'angolo. E, in questo senso, vi consigliamo di dare un'occhiata alle tre esordienti assolute. A cominciare dalla Mauritania, il cui commissario tecnico (il francese Corentin Martins) è stato capace, in pochi anni, di migliorare il ranking Fifa dei Mourabitounes di Nouakchott dal 206° all'81° posto. Poi, ci sono il Burundi e il Madagascar, a incendiare la fantasia delle possibili sorprese.
Ci sarà una possibilità per tutte, visto che, a qualificarsi agli ottavi di finale (da cui entrerà in vigore la VAR), si qualificheranno le prime due dei sei gironi e le quattro migliori terze. Esattamente come accaduto negli ultimi Europei. Decisi, guarda caso, da quel carneade, Eder, portoghese sì ma figlio dell'Africa, di quella Guinea Bissau, tra le sorprese dell'edizione gabonese.

Questa, la composizione dei 6 gironi

GRUPPO A - Egitto, Congo, Uganda, Zimbabwe.
GRUPPO B - Nigeria, Guinea, Burundi, Madagascar.
GRUPPO C - Senegal, Algeria, Kenya, Tanzania.
GRUPPO D - Marocco, Costa d’Avorio, Sudafrica, Namibia.
GRUPPO E - Tunisia, Mali, Angola, Mauritania.
GRUPPO F - Camerun, Ghana, Guinea-Bissau, Benin.

I giocatori da prendere prima che costino troppo

Nel Senegal, fari puntati sull'attaccante classe 1998 in forza al Rennes, Ismaila Sarr, autore di 12 reti nelle ultime due stagioni in Francia. Da osservare, anche l'ugandese classe 1997 Farouk Miya, trequartista o centrocampista multiuso in forza ai croati dell'HNK Gorica ed ex Standard Liegi. Il suo cartellino costa meno di 1 milione di euro: chissà se sarà così anche dopo il torneo. Punta centrale e avvezzo al calcio nordafricano o mediorientale, una squadra che punta alla salvezza dovrebbe assolutamente portare in Italia il classe 1991 Baghdad Bounedjah, bomber di Orano: l'algerino è il calciatore più prolifico al mondo del 2018 e gioca per i qatarioti dell'Al-Sadd dal 2015: 97 reti in 59 presenze, quasi due gol a partita.
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2018 - Baghdad Bounedjah (Algeria) (Getty Images)

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L'albo d'oro

  • 7 Egitto (1 come Repubblica Araba Unita) (1957, 1959, 1986, 1998, 2006, 2008, 2010)
  • 5 Camerun (1984, 1988, 2000, 2002, 2017)
  • 4 Ghana (1963, 1965, 1978, 1982)
  • 3 Nigeria (1980, 1994, 2013)
  • 2 Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire) (1968, 1974)
  • 2 Costa d’Avorio (1992, 2015)
  • 1 Etiopia (1962)
  • 1 Sudan (1970)
  • 1 Congo-Brazzaville (1972)
  • 1 Marocco (1976)
  • 1 Algeria (1990)
  • 1 Sudafrica (1996)
  • 1 Tunisia (2004)
  • 1 Zambia (2012)
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