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Le pagelle di Juventus-Lazio 2-1 d.t.s.

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 21/05/2015 alle 03:03 GMT+2

Il migliore è Chiellini ma brilla tutto il pacchetto difensivo bianconero mentre la Lazio paga a caro prezzo la papera di Berisha sul tiro di Matri che dalla panchina risolve il match

Juventus - Lazio, Giorgio Chiellini, Lapresse

Credit Foto LaPresse

La Juventus vince la Coppa Italia 2014-2015 e conquista per la decima volta questo trofeo che mancava da vent'anni. I bianconeri hanno battuto in finale 2-1 la Lazio dopo i tempi supplementari. Decisivo Matri che con una rete al 104' ha regalato il successo. Ecco i voti della sfida dell'Olimpico
===Le pagelle della Juventus===
Marco STORARI 5,5 – Poco reattivo sul gol di Radu. Spaventa Djordjevic in prossimità del 90’, a tu per tu. Graziato dal doppio palo nel gran tiro, nei supplementari, dello stesso attaccante della Lazio. Sicuro nelle uscite, nessuna vera parata.
Andrea BARZAGLI 7 – Perfetto nel primo tempo. Chiude, anticipa, raddoppia. Anche nella ripresa mantiene alta l’intensità. Impeccabile nei tempi regolamentari, come nei supplementari. Eccellenza difensiva.
Leonardo BONUCCI 7 – Comincia svagato, sbagliando un paio di impostazioni per disattenzione. Poi entra in partita, si concentra e non sbaglia più nulla. Perfetto nelle diagonali.
Giorgio CHIELLINI 7,5 – Gol in acrobazia. Prova sicura e arcigna. Entra in scivolata, spesso come può, su Felipe Anderson, limitandone la velocità. La Juventus vince la finale con la solita maestosa prova difensiva. Mezzo voto in più dei due colleghi per la rete del pareggio. Capitano coraggioso.
Stephan LICHTSTEINER 6,5 – Nella prima parte di gara si limita al contenimento, affondando raramente. Nella ripresa aumenta la spinta, ma restano palesi i limiti tecnici: cross imprecisi e uno stop, su lancio di Pirlo, sbagliato. Sarebbe stato tutto solo. L’abnegazione difensiva e il coraggio in alcune chiusure ne nobilitano la prestazione. (Dal 115’ – PADOIN sv)
Paul POGBA 5 – “Co-colpevole” sul gol di Radu: il romeno salta tra lui e Pirlo. Giochicchia, “tocchetta”, trotterella. Tiri imprecisi, falli evitabili. Nessuna accelerazione delle sue. La condizione è l’unica attenuante per una prova decisamente negativa. (Dal 78’ PEREYRA 6,5 – Entra benissimo nel match. Dribbla, ci prova, supporta le punte con i suoi guizzi. Sembra esser più utile a gara in corso che dall’inizio)
Andrea PIRLO 6,5 – Con Pogba perde completamente Radu sul primo gol della Lazio. Regia lenta e prevedibile per un'ora, errori continui in disimpegno. Poi i ritmi si abbassano e lui sale in cattedra e illumina. Le verticalizzazioni bianconere pericolose sono tutte sue.
Arturo VIDAL 6,5 – Ha il “fuoco vivo” addosso. Pressa Parolo, Cataldi, Lulic con la stessa intensità. Contrasta, si inserisce, lotta.
Patrice EVRA 6 – La sponda per il gol di Chiellini. Guizzo iniziale, in una gara di fatica. Prende un’ammonizione per un fallo in ritardo su Parolo. Basta è un cliente ostico e il duello su quella corsia finisce in parità.
Carlos TEVEZ 6,5 – Il primo vero tiro verso la porta della Lazio lo effettua al minuto 92. Perfetta sintesi di una prova poco incisiva per l’Apache. Il sacrificio in pressing e in fase di copertura è sempre apprezzato, sia da Allegri che dal popolo juventino, che lo osanna continuamente. Nei supplementari, incredibilmente, e come fanno i veri fuoriclasse, cresce. Entra nell’azione del gol di Matri e si esibisce in un’accelerazione devastante a tutto campo.
Fernando LLORENTE 5,5 – Due sponde sbagliate, un paio di anticipi subiti nel primo tempo. Nella ripresa migliora leggermente. Galoppa per 40 metri, ma poi arretra troppo il cross in mezzo. Prova a duettare con Tevez, si sacrifica. La sufficienza non la raggiunge comunque. (Dal 84’ MATRI 7 – Gli annullano un gol per fuorigioco al limite poco prima del 90’. Si rifà nei supplementari, con la rete del 2-1: piattone destro letale. L’uomo di Allegri, proprio lui)
All. Massimiliano ALLEGRI 6,5 – Sceglie il 3-5-2 e non il 4-3-1-2. La Juve arranca, a lungo soffre, regge e prova ad organizzarsi. Non sembra esser serata, manca la brillantezza, ma poi il destino lo assiste: doppio palo di Djordjevic e gol di Matri, il suo pupillo mandato in campo per Llorente. Se non è il suo anno questo
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Un contrasto fra Dusan Basta e Arturo Vidal in Juventus-Lazio, LaPresse

Credit Foto LaPresse

===Le pagelle della Lazio===
Etrit BERISHA 4,5 – Così così sul gol di Chiellini, mette i brividi un disimpegno tardivo su Tevez. Poi nessun pericoloso, fino all’insicurezza sul piattone di Matri. Errore troppo grave per esser perdonato.
Stefan DE VRIJ 5,5 – Un po’ sorpreso sul Chiellini-gol. Non al meglio. Sbaglia due volte pericolosamente in impostazione. Si appoggia a Gentiletti e alla fine se la cava. Ma il vero De Vrij non è quello di stasera. (Dal 106’ KEITA sv – 15 minuti senza incidere)
Santiago GENTILETTI 6,5 – Personalità, esperienza, carisma, bravura. Vero uomo in più per la Lazio. Nei supplementari, forse stanco non riesce a salvare totalmente sullo sfondamento Tevez-Matri che porta al gol vittoria della Juve.
Stefan RADU 7 – Il suo gol di testa/spalla infiamma la finale. Gioca attento e pulito nella difesa a tre. Non un errore, non una disattenzione. Esce per infortunio a venti minuti dalla fine. Capitano sfortunato. (Dal 71’ MAURICIO 5 – Insicuro in occasione del 2-1 bianconero. Conferma i dubbi sul suo rendimento difensivo. Il paragone con chi lo ha preceduto è impietoso)
Dusan BASTA 6 – A destra con Evra duella ad armi pari. Attacca poco, soffre poco. Anche un tiro pericoloso. Positivo.
Marco PAROLO 6,5 – Sfiora il gol con un tiro violento dei suoi dal limite alla mezz’ora del primo tempo. Combattivo e volitivo. Fa il regista, ma anche l’incursore. Un numero su Pogba strappa applausi. La poca precisione al tiro
Danilo CATALDI 6,5 – A metà primo tempo spreca una colossale occasione, calciando piano e centrale tra le braccia di Storari. Il resto della sua partita è dinamismo e corsa. La giovane età non lo intimorisce: nel mezzo una presenza costante.
Senad LULIC 5 – L’uomo di Coppa non lascia il segno. Fatica negli inserimenti, non contiene dal suo lato. Non si fa mai notare. Appannato e poco lucido.
Antonio CANDREVA 6 – Galoppa, corre velocissimo, riparte, a volte in modo troppo solitario, ma è l’unico che prova a creare qualcosa di veramente pericoloso. Nei supplementari è cotto e si eclissa.
Miroslav KLOSE 4,5 – Anticipato di continuo. Bonucci, Barzagli e Chiellini non gli fanno vedere palla. I movimenti non sono mai produttivi per gli inserimenti di Candreva e Anderson. Insomma, l’uomo in meno della Lazio. Ci si attendeva ben altro da un giocatore del suo spessore. (Dall’83’ DJORDJEVIC 6 – Si divora un gol incredibile appena entrato, spaventandosi di fronte a Storari. Nei supplementari scarica un siluro col mancino che centra entrambi i pali.)
Felipe ANDERSON 5 – Sembra soffrire, forse psicologicamente, la presenza di Candreva. Scatta, ma poi non sfonda come da par suo. Timido e impreciso. Sbaglia persino una rimessa laterale nei supplementari. I veri campioni dimostrano di essere tali in partite del genere. Lui ancora non lo è.
All. Stefano PIOLI 6,5 – Difesa a tre, capace di scalare a quattro o a cinque a seconda delle situazioni. La Lazio gioca, va in vantaggio e ci prova. Tradito dai pali e da Berisha. Merita applausi, comunque.
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