Juventus inarrestabile: 14 successi, il Bayern Monaco fa meno paura

Usare l’Italia come un trampolino per rituffarsi nell’Europa e tentare l’impresa. È questa la missione della Juventus che, dopo il match contro il Sassuolo, in Italia ha sempre solo vinto: i numeri raccontano 14 vittorie consecutive e, nelle ultime sei partite (dalla ripresa del campionato, per intenderci), un solo gol subito a fronte di 14 reti segnate. E la cosa che stupisce di più è che i bianconeri sembrano ottenere i successi senza far fatica lasciando puntualmente inoperosi i loro portieri.

La supremazia di Madama in Serie A è messa in discussione solo dal Napoli e le squadre affrontate nelle ultime tre sfide – Lazio, Roma e Inter - sono state messe in fila in virtù di una solidità difensiva impressionante. In un’orchestra che suona meraviglia c’è spazio anche per i “comprimari”: Asamoah può rappresentare un’alternativa di lusso nelle tre competizioni mentre Cuadrado e Morata hanno mostrato la parte migliore del loro repertorio trovando un feeling che giova a entrambi: il colombiano, con i suoi strappi, crea superiorità numerica e occasioni mentre lo spagnolo finalizza il lavoro con il killer instinct che un attaccante di razza del suo livello non può dimenticare.

Partendo da queste premesse il confronto con il Bayern Monaco del prossimo 23 febbraio (quando si giocherà l’andata degli ottavi allo Stadium) non sembra più così proibitivo. I tedeschi sono nettamente favoriti ma devono fronteggiare parecchi forfait: Jerome Boateng si è infortunato a causa di una rottura della fibra muscolare degli adduttori e sono previsti tre mesi di stop. Stessa rottura anche per Mario Goetze che è, però, sulla via della guarigione. Frank Ribery è fuori da parecchio tempo per uno strappo al fascio muscolare e, insieme a Medhi Benatia e Bernat, dovrebbe rientrare a metà febbraio, escludendo i tempi di recupero e la riabilitazione. Preoccupa di meno l’ex genoano Rafinha, attualmente out per una contusione al ginocchio, e il secondo portiere Ulreich, alle prese con uno stiramento al legamento sindesmotico. Dal canto suo, la formazione di Allegri oltreconfine ha acquisito una mentalità da grande, grazie al sogno infranto solo in finale per mano del Barcellona nella scorsa stagione: tutti si sentono coinvolti nel progetto e l’appagamento non sembra sfiorare la testa dei giocatori. Il rush finale di Madama entra nel vivo su tutti e tre i fronti, in pochi lo avrebbero pronosticato il 28 ottobre.