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La Coppa Italia dell'Inter, un'altra vetrina per il coro che non stecca

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Aggiornato 15/12/2015 alle 15:45 GMT+1

Stasera, contro il Cagliari a San Siro per gli ottavi di finale di Tim Cup, si testano i nuovi pretendenti a una maglia da titolare in campionato: da Dodò al debutto ufficiale in questa stagione, a Juan Jesus finito un po' ai margini dell'Inter per la solidità della "doppia M". E poi c'è il ritorno dall'infortunio di Kondogbia in una Coppa Italia difficile da snobbare quando si tratta di Mancini

Inter-Frosinone 4-0: la gioia dei nerazzurri

Credit Foto LaPresse

L’Inter del Mancini-bis non è quella del triplete di José Mourinho, che poteva contare su una formazione titolare di assoluti campioni, e nemmeno quella pluriscudettata del triennio 2006/08, con Zlatan Ibrahimovic unico grande leader e catalizzatore delle gesta nerazzurre. La nuova Inter di Mancini, che delle altre ha colto una certa attitudine vincente, è invece un coro che non stecca di voci unanimi e intercambiabili, cinica e versatile, salda e in testa al campionato come non avveniva dai "fasti portoghesi".
Oggi non ci sono 11 titolari inamovibili e la recente esclusione illustre di Mauro Icardi, primo marcatore dello scorso campionato, o l’incessante rotation di centrocampo fra i muscoli di Felipe Melo, Guarin e Kondogbia sono solo le due prove più schiaccianti di un’Inter votata al cambiamento, anzi all’ implemento per il bene comune. Ecco l’exploit in corso d’opera di Adem Ljajić, mai ammirato così in Italia, il ritorno di Palacio dal margine della panchina o le fiammate, che non ci sembrano fuochi di paglia, di Biabiany e Montoya nell’ultimo mese di campionato. Ecco una sfida di Coppa Italia che stasera, a San Siro per gli ottavi di finale contro il Cagliari, metterà in vetrina nuove voci bianche aspiranti a una maglia titolare anche in campionato, e a una tessera di mosaico nel grande disegno della “democrazia” Mancini-bis.
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Trofeo Berlusconi, Milan-Inter, Jonathan Biabiany e Geoffrey Kondogbia festeggiano il gol vittoria

Credit Foto LaPresse

A partire da Dodò, che stasera debutterà (probabilmente) in gare ufficiali dopo 2 derby di buon livello al Trofeo Berlusconi e a Bari per il Birra Moretti, mentre non sarà facile per Juan Jesus (titolare stasera col “retrocesso” Medel) né per Ranocchia, che peraltro è infortunato, scalzare la coppia Miranda-Murillo dalla gerarchia della migliore difesa del campionato. In mediana, si rivedranno Assane Gnoukouri dalla prima di Serie A e Geoffrey Kondogbia, assente da quasi un mese per infortunio. Più avanti Marcelo Brozovic, il dodicesimo uomo di questa Inter che di certo non snobberà la Coppa Italia, visto che Mancini l’ha già vinta 10 volte (6 da giocatore e 4 da allenatore) e visto che la promozione nel coro nerazzurro passa anche da qui, da una canzoncina di Natale intonata nel teatro di San Siro.
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