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Le pagelle di Inter-Juventus 3-0 (3-5 dcr)

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 03/03/2016 alle 02:23 GMT+1

Vediamo migliori e peggiori della semifinale di ritorno, che ha premiato i bianconeri. Un'Inter perfetta, ben messa in campo, trascinata dai croati Perisic e Brozovic. Bianconeri disastrosi: si salvano in pochissimi

Brozovic Ljajic Inter Juventus

Credit Foto LaPresse

===Le pagelle dell’INTER===

Juan Pablo CARRIZO 6,5 – Non prende un rigore che sia uno. Però la parata al 120’ è da applausi. La sua serata è stata tutto sommato serena.
Davide SANTON 6,5 – Molto meglio che in altre occasioni. Spinge, si propone, non si dimostra per nulla arrugginito. Ha voglia di giocare e si vede. Cala nel secondo tempo, ma è normale visto il poco impiego.
Danilo D'AMBROSIO 6,5 – Ritrovato da centrale. Il voto è positivo anche per la reazione: non è facile dopo la sciagura di domenica sera, ripresentarsi in campo e giocare con questa cattiveria.
JUAN JESUS 7 – Duello ruvido e rustico con Zaza. Strepitoso nel primo tempo, meno bene nella ripresa, quando gli scappa due volte e per poco non segna (palo e palla a fil di palo). Ma la prova è da leader vero.
Yuto NAGATOMO 6,5 – Meno in evidenza di Santon, ma comunque reattivo. Concede poco a Cuadrado e trasforma uno dei quattro rigori nerazzurri.
Marcelo BROZOVIC 8 – Strabordante. Trascina l’Inter, tira di continuo, sradica palloni su palloni ai centrocampisti bianconeri. Primo nel pressing e raccordo perfetto con le sue incursioni tra centrocampo e attacco. Bello il primo gol, sicuro sul primo rigore, perfetto sul rigore dopo i supplementare. Epico davvero.
Gary MEDEL 7,5 – Una furia. È lui a strappare ad Hernanes, ai limiti del fallo, il pallone del vantaggio nerazzurro. Blocca sul nascere ogni velleità bianconera, raddoppia sugli esterni, corre per quattro e sbaglia meno appoggi del solito. Prova maiuscola.
Geoffrey KONDOGBIA 6 – Conferma i progressi delle ultime settimane. Accorcia bene nel mezzo, appoggia sempre a Brozovic. Poi è costretto per un brutto colpo alla testa. (Dal 46’ BIABIANY 6,5 – Buon ingresso. A destra, duella con Alex Sandro, e dà respiro alle ripartenze nerazzurre)
Ivan PERISIC 8 - Premiamo lui come migliore, ma alla pari c’è anche il connazionale Brozovic. La sua miglior prestazione in nerazzurro. Scatenato, imprendibile, con dribbling, tiri, inserimenti, contrasti vinti. Umilia Lichtsteiner, segna, si procura il rigore del 3-0. Indemoniato. Unica nota negativa: la scenata su Cuadrado poteva evitarla.
EDER 7,5 – Altro gran protagonista di giornata. Assist, sgommate, giochi di prestigio. Prima punta che ama allargarsi, dando profondità e imprevedibilità al gioco nerazzurro. E pensare che c’era chi lo aveva già abbondantemente criticato. (Dal 112’ MANAJ sv – Calcia il rigore con freddezza e incoscienza. Bravo)
Adem LJAJIC 7 – Sfortunato sulla traversa, ma l’intesa con Eder è eccellente. Crea superiorità, sa sempre cosa fare con la palla. Quella verve che aveva caratterizzato la sua prima parte di stagione. (Dal 75’ PALACIO 5 – Dovrebbe essere fresco, ma quell’errore pesa troppo. Peccato)
ALL. Roberto MANCINI 8 - Azzecca tutto, compreso l'approccio. Buona la scelta di Eder prima punta, bene Brozovic tra le linee. Grande prova, una svolta nella stagione nerazzurra.
picture

Inter Juventus Hernanes Perisic

Credit Foto LaPresse

===Le pagelle della JUVENTUS===

NETO 6,5 – Tra i meno colpevoli. Strilla, prova a scuotere i compagni, para tutto quello che deve parare, compreso un tiri velenoso di Perisic al 92’. Sui tre gol zero responsabilità.
Stephan LICHTSTEINER 4 – Nella Juventus fioccano i 4. Lo svizzero è il peggiore perché da uno come lui non ci si aspettano prestazioni così molle e distratte. In ritardo sul secondo gol, sbaglia appoggi e diagonali, rincorre e non riesce mai ad alzarsi. Da quel lato Eder e Perisic creano tantissimo. (Dal 55’ BARZAGLI 6,5 – Di un altro livello. Entra lui e la Juve riacquista un minimo di logica. Quasi allenatore e motivatore in campo. Doveva riposare, ma non ha potuto)
Daniele RUGANI 4 – Sembra un bimbo al cospetto dei grandi, ma è ora di darsi una svegliata. Ok le buone maniere, l’educazione e il rispetto dell’avversario, ma in partite come queste si tirano fuori gli artigli. Presto spiegato perché Allegri non lo considera ancora pronto. Timido e intimidito, sbaglia anche in impostazione. E commette il grave errore nel finale: fallo su Perisic e rigore per il 3-0. Urge una scossa interiore per ritrovare fiducia.
Leonardo BONUCCI 6 – Non perde la calma, ma fatica troppo anche lui. Copre di testa, non riesce a guidare Rugani. Il voto si alza inevitabilmente col rigore della qualificazione.
ALEX SANDRO 5,5 – Tra i meno peggio. Diciamo che prova ad arraggiarsi, a spingere e a conquistare qualche metro in percussione. Quando si allarga Eder, comunque, sono guai anche per lui.
Juan CUADRADO 5 – Voglia di giocare: zero. Parte cincischiando, prova a redimersi, continua a sbagliare. Allegri gli urla qualsiasi cosa, ma non serve. Poco Cuadrado, come la Juve è stata poco quadrata.
Stefano STURARO 4,5 – Impantanato in ruolo poco suo, spesso fuori posizione. Soprattutto se accanto ti ritrovi l’Hernanes di stasera. Disatro nel passare la palla, meglio nel recuperarla. In ogni caso ampiamente negativo.
HERNANES 4 – Ai limiti dello psicodramma. Se gli viene fatto un complimento, anziché esaltarsi, si rilassa. Entra in campo in ciabatte, perde il pallone del vantaggio nerazzurro, si esibisce in lanci catastrofici. Forse confuso dall’aria di San Siro. (Dal 70’ LEMINA 5 – Impatto poco produttivo. Entra per dare ordine, ma randella tutto, commettendo anche un paio di falli inutili. Poca gamba, poche idee. L'attenuante é la lunga assenza)
Kwadwo ASAMOAH 4,5 – Dirottato a sinistra, dimostra di aver perso la padronanza del ruolo. Nessun affondo, troppe rincorse a vuoto. Raramente, poi, lo abbiamo visto così nervoso. (Dall’86’ POGBA 6 –Calma olimpica. L’ingresso ridà fiducia alla Juve. Nei supplementari sfiora anche il gol. Rigore di classe)
Simone ZAZA 6,5 – Un premio alla volontà. L’unico che si batte, a volte anche con troppa veemenza. Colpisce un palo, sfiora il gol, va su ogni pallone. Grinta e anima.
Alvaro MORATA 5 – Leggerino e disorientato. Buona un’intuizione per Zaza e il rigore nella serie finale. Da dimenticare tutto il resto, comprese le decine di anticipi subiti.
ALL. Massimiliano ALLEGRI 4 – Fortuna che aveva motivato la Juve. Un disastro le scelte, il modulo, la preparazione della partita. Come sempre rimedia in corsa, con i cambi. Stavolta è andata bene, ma non si può rischiare così. Che sia di monito per il futuro.
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