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Le 5 verità che ci ha lasciato Lazio-Roma

Enrico Turcato

Pubblicato 02/03/2017 alle 07:17 GMT+1

Inzaghi, spesso snobbato, conferma di avere le stigmate del grande allenatore. Milinkovic vale oro e la Lazio ha un tridente da Champions. Roma stanca: ma perché non fare cambi? Emerson una delle poche note positive.

Milinkovic-Savic Felipe Anderson Lazio Roma 2017

Credit Foto LaPresse

1 - Simone Inzaghi sta mostrando doti da grande allenatore

Semifinale preparata alla perfezione. Inzaghi ha studiato la Roma, ha scelto la difesa a tre e ha coperto le corsie esterne, liberando Milinkovic e Anderson a sostegno di Immobile. Ogni mossa perfettamente azzeccata. E non è la prima volta che il tecnico della Lazio rivela intuizioni tipiche del grande allenatore. Poco sponsorizzato, mediaticamente fors epoco attraente, ma preparato. Non va sottovalutato il suo lavoro nei meriti della Lazio 2016/17, una delle più belle sorprese stagionali.

2 - Attenzione a Milinkovic-Savic, in estate pioveranno offerte

Alto, forte di testa, fisicamente dotato, con i tempi giusti sia per inserirsi che per intervenire in tackle. E anche con il fiuto del gol. Un centrocampista moderno, completo, che gioca a tutto campo e che fa la differenza. E ha solo 22 anni. Se ce ne siamo ormai accorti tutti, volete che i top club europei non l’abbiano capito? Sì, sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato biancoceleste.
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Ciro Immobile Lazio Roma 2017

Credit Foto LaPresse

3 - Anderson-Immobile-Keita: la Lazio può ambire al 3° posto

Giusto esaltare il tridente “ dei piccoli” del Napoli, corretto premiare l’efficacia del trio Salah-Nainggolan-Dzeko o lodare le gesta del trio Perisic-Icardi-Candreva nell’Inter. Ma tra le squadre in corsa per un posto nella prossima Champions League non si può ignorare la Lazio di Anderson-Immobile-Keita. Due brevilinei fulminei e un killer vero. Tre giocatori che stanno facendo benissimo, che si intendono e che possono fare le fortune della Lazio da qui a fine stagione. La Lazio è quinta a 50 punti, a soli 4 dal terzo posto. E domenica c'è Roma-Napoli. Occhio.

4 - Roma: calo fisiologico, ma perché non fare cambi?

La Roma in questa semifinale persa è parsa stanca, spenta, sotto ritmo, piatta, spesso molle. Un calo sicuramente mentale dopo l’exploit di San Siro, ma anche fisico, dopo le tante energie spese domenica sera. E allora perché non adottare un turnover migliore? Perché tenere fuori Perotti, El Shaarawy (inseriti entrambi tardi), o Mario Rui, Vermaelen e magari Grenier? Ok, Spaletti si fida dei suoi titolari e non ama stravolgere la squadra, ma un calo in alcune partite può essere fisiologico. E un 2-0 non è così facile da rimontare. Sabato inoltre c’è il Napoli. Se le condizioni fisiche di tanti sono queste…
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Lazio Roma 2017

Credit Foto LaPresse

5 - Emerson, continua nota positiva

Nella serata storta giallorossa, uno dei pochi a salvarsi è stato ancora Emerson. Scommessa vinta, il brasiliano. Ora che ha acquisito sicurezza pare essersi sbloccato definitivamente. Esterno che oltre ad attaccare, pare avere anche conoscenze difensive. Un prospetto interessante.
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