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Juventus-Allegri, un matrimonio fondato sulle vittorie destinato a continuare

Marco Castro

Pubblicato 10/05/2018 alle 13:58 GMT+2

Solo un paio di settimane fa la squadra bianconera sembrava alla fine di un ciclo e sull’orlo di cedere il passo a un Napoli mai domo e vittorioso a Torino. Oggi la Signora ha ritrovato le sue certezze, a partire da un allenatore che dopo 4 anni straordinari potrebbe restare ancora a lungo sulla panchina che l’ha consacrato.

Massimiliano Allegri Juventus 2018

Credit Foto LaPresse

Vincere sistema le cose. La Juventus conquista la sua quarta Coppa Italia di fila con un roboante 4-0 al Milan e corona due settimane di stagione in cui il suo ciclo vincente sembra essersi improvvisamente (e inaspettatamente) rinnovato. E a capo di questa “rinascita” c’è lui, Massimiliano Allegri. L’artefice dei (quasi) 4 doblete di fila, che dopo un altro successo potrebbe restare saldamente alla guida dei bianconeri dopo esser stato dato per partente solo poco tempo fa.
Magari tra 20 o 30 anni diranno che la Juventus dal 2012, e speriamo fino al 2030, ha fatto delle cose straordinarie [Massimiliano Allegri]
E ancora: “Qui non si è incrinato nulla, l’anno prossimo ci sarà da combattere”. Allegri nel post partita dell’Olimpico è chiaramente euforico e invece che trarre bilanci su quanto fatto fin qui e pur senza sbilanciarsi, strizza l’occhio a un futuro ancora in bianconero. Già, perchè dopo il successo ieri e lo scudetto a un passo, l’allenatore di Livorno sembra di nuovo fortemente in sella al cavallo che ha guidato negli ultimi 4 anni.
Motivi personali. Allegri sembra avere ancora voglia di allenare, ma che alternative avrebbe se dovesse lasciare Torino? Molto difficile vederlo su un’altra panchina italiana, visto che al momento si tratterebbe di un passo indietro nella sua carriera. All’estero, invece, le panchine disponibili non sono più di tante. Il Psg sembra più orientato verso Tuchel, mentre il Chelsea non ha ancora risolto il rebus Conte. Ci sarebbe anche l’Arsenal del dopo Wenger, ma i Gunners non faranno la Champions League, come probabilmente neanche i Blues. Le altre panchine delle big europee sembrano blindate. Anche le possibili sirene (e vagonate di milioni) da campionati esotici sembrano un’ipotesi ancora remota a questo punto della sua carriera.
La Juventus ha dimostrato di essere 1 o 2 livelli sopra la concorrenza nel corso della stagione. Al netto di alcuni giocatori a fine corsa, la società bianconera ha qualità in rosa e disponibilità economica per provare ad allungare il ciclo vincente. La lista dei nomi di coloro che potrebbero partire in estate è lunga (Barzagli, Marchisio, Lichtsteiner, Asamoah, Khedira per citarne alcuni), ma Allegri sembra essersi conquistato sul campo il potere di indicare alla società i nomi su cui investire. L'ad Beppe Marotta rema dalla stessa parte già da qualche giorno: "Con Allegri abbiamo un rapporto che funziona e dopo la conquista dello scudetto parleremo del futuro, che sono sicuro sarà pieno di soddisfazioni insieme".
L'allenatore livornese ha fatto spesso discutere tifosi e addetti ai lavori per le sue scelte tattiche e per un gioco non sempre spumeggiante. Ma se vincere sistema le cose, sarà facile rivederlo ancora al suo posto nel 2018/19.
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