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L'ultima tentazione di Gasperini e Inzaghi: lasciare dopo la conquista di un trofeo storico

Paolo Pegoraro

Aggiornato 15/05/2019 alle 11:33 GMT+2

La sfida nella sfida è quella tra due allenatori con filosofie diverse ma ugualmente sulla cresta dell’onda che a fine stagione potrebbero entrambi lasciare le rispettive squadre di appartenenza.

Focus Inzaghi Gasperini

Credit Foto Eurosport

“Onore a Lazio e Atalanta”, ha detto ieri Simone Inzaghi nella conferenza stampa alla vigilia della finalissima di Coppa Italia tra biancocelesti e nerazzurri e una preview di questa intrigante non può che partire da qui: queste due squadre nel corse delle ultime due stagioni ci hanno fatto divertireparecchio. Mentre sulla Dea ormai sono stati spesi fiumi d’inchiostro, la Lazio ha ricevuto critiche contrastanti: se è vero che veleggia a -13 rispetto allo scorso campionato è altrettanto vero che nei turni a eliminazione diretta di Coppa ha sbancato due volte San Siro, impresa non da poco. La sfida nella sfida è tra due allenatori con filosofie diverse ma ugualmente sulla cresta dell’onda: Gasperini è il nostro allenatore più “british”, nella misura in cui le sue squadre viaggiano a mille dal 1’ al 95’, Inzaghi è espressione di un compromesso tra calcio pragmatico e verticale (ma attenzione che dal derby di ritorno ci ha abituato a giocare con un regista pure affiancato da due trequartisti adattati a mezzali, esterni che spingono addizionati da due punte vere). Il futuro dei due allenatori è tutt’altro che scritto: potrebbero infatti entrambi lasciare le rispettive squadre di appartenenza.
La curiosità
  • Mentre in campionato è l’Atalanta la squadra con più tocchi in area avversaria (1111), in Coppa Italia questo primato spetta alla Lazio (131).
Palmares e cammino in Coppa Italia
ATALANTALAZIO
Coppe Italia vinte1 (unico trionfo 1962/63)6 (ultimo trionfo 2012/2013)
Finali di Coppa Italia 410
Partite di Coppa Italia '18/'1944
Vittorie Coppa Italia '18/'1933
Pareggi Coppa Italia '18/'1911
Gol fatti Coppa Italia '18/'19104
Gol subiti Coppa Italia '18/'1942

Gasperini: Roma nel destino

Non solo perché la capitale sarà teatro della finale, ma perché la capitale potrebbe diventare la sua prossima casa. Già, nelle radio e sulla stampa romana non si fa che parlare della pista che porterebbe Gaspersson a Roma: il sì dell’allenatore piemontese la società giallorossa ce l’avrebbe addirittura in mano (A Bergamo la pensano in modo diametralmente opposto, ma questo è il calciomercato bellezze!). Con la Dea è vicino a riscrivere la storia autografando qualcosa di epocale: l’Atalanta potrebbe infatti conquistare il suo secondo trofeo della storia dopo la Coppa Italia del 1963 (3-1 al Torino nella finale secca con tripletta del campionissimo Angelo Domenghini) e qualora non perdesse contro la Juve domenica sera avrebbe praticamente in tasca la qualificazione alla prossima Champions. La Dea gioca il miglior calcio d’Italia: è a un gol da quota 100 stagionali e ne ha segnati ben 21 nell’ultimo quarto d’ora: come a dire, se la finale rimanesse in bilico sino agli ultimi scampoli sappiamo chi sarebbero i favoriti. A 61 anni Gian Piero Gasperini vuole concedersi un’altra possibilità con una big: ma chi lo dice che nel frattempo l’Atalanta abbia raggiunto questo status?

Inzaghi: ritorno a Bergamo?

Per lungo tempo Simone Inzaghi è stato indicato da molti come l’erede più naturale di Max Allegri alla Juventus, ma ora che le sue quotazioni sono in leggero ribasso gli accostamenti sono altri, primo tra tutti quello alla panchina, udite udite, dell’Atalanta: per lui sarebbe una sorta di ritorno, visto che a Bergamo giocò – pur senza lasciare ricordi indelebili – a fine carriera. Se davvero si concretizzasse questo scenario, la società nerazzurra lancerebbe una dichiarazione d’intenti: dopo Gasperini non si smobilita, ma si punta su un allenatore giovane, preparato e ambizioso. Un allenatore capace di dare una fisionomia alla propria squadra, regalandole un’identità ben precisa e soprattutto riportandola ai piani più nobili della classifica; qualora alzasse la Coppa nello stadio amico Inzaghi (già vittorioso nella Supercoppa Italiana 2017) diventerebbe il secondo tecnico più vincente della storia della Lazio dietro a Sven-Göran Eriksson. La Coppa nazionale è il giardino di casa per i biancocelesti quest'anno; oltre al primato dei tocchi in area avversaria, la Lazio è una saracinesca: solo due gol subiti in tutta la manifestazione.
Comunque vada, una delle due squadre spezzerà l’egemonia di una Juventus che negli ultimi 4 anni ha sempre centrato la doppietta campionato+coppa: la portata del successo sarebbe storica sia per Atalanta che per Lazio, dopodiché sarà definito il destino dei due allenatori. Certo, lasciare da vincitori rappresenta una tentazione stuzzicante.
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