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La favola del Saarbrücken, la prima squadra di quarta serie in semifinale di DFB Pokal

Stefano Fonsato

Aggiornato 09/06/2020 alle 20:45 GMT+2

Grazie alla vittoria ai calci di rigore contro il Fortuna Düsseldorf di Bundesliga, il Saarbrücken - grazie ai 5 rigori parati dal carneade Daniel Batz - è la prima squadra di quarta divisione tedesca ad aver raggiunto la semifinale di DFB Pokal, la Coppa di Germania. Espressione del vecchio protettorato della Saar, nel 1955 incrociò... il Milan.

I giocatori del Saarbrucken esultano per la qualificazione alla semifinale di DFB Pokal 2020, Getty Images

Credit Foto Eurosport

In assenza di Serie A e Coppa Italia, con una Serie B che appare l'unica isola calcistica del nostro Paese sopravvissuta in un oceano di sospensioni, diventa più facile far luce su ciò che accade in giro per l'Europa. E ai più non sarà di certo sfuggita l'impresa del Saarbrücken, ennesima favola delle coppe domestiche a sorteggio integrale, che in Italia proprio non vuole penetrare, a causa dei tanti, troppi interessi dei grandi club nell'ambito dei diritti tv con cui fare cassa. Quella dei nerazzurri è una storia nella storia. Sì, quella con la "S" maiuscola: grazie alla vittoria ai calci di rigore contro il Fortuna Düsseldorf di Bundesliga, il Saarbrücken è la prima squadra di quarta divisione tedesca ad aver raggiunto le semifinali di DFB Pokal, la Coppa di Germania, in cui sfiderà una tra Eintracht Francoforte, Bayer Leverkusen e... Bayern Monaco. L'avversario verrà deciso nel sorteggio di domenica 8 marzo.

Primo club di quarta serie a raggiungere la semifinale della DFB Pokal

Già, come se una formazione di Serie D raggiungesse il penultimo atto della Coppa Italia. L'exploit nella coppa domestica, arriva a margine di una stagione esaltante per il Saarbrücken, primo indisturbato nel campionato di Regionalliga Südwest (la divisione sudoccidentale dei sei principali campionati regionali tedeschi) con 55 punti conquistati in 22 partite e un distacco di sei lunghezze dall'Eveersberg. Un campionato che sta stretto per un club che, comunque, in passato ha fatto le sue comparsate in Bundesliga, l'ultima delle quali nel 1993, prima del fallimento di metà anni Novanta e una spola contunua tra Zweite Bundesliga e Dritte Liga.

Il nobile passato: fu il primo club a sfidare una italiana in Coppa Campioni

Una squadra che possiede una grande tradizione, intrecciatasi in maniera indelebile con la storia del Milan. Un passo indietro, anzi due: il Saarbrücken (letteralmente, ponte sul fiume Saar) è l'espressione del capoluogo (città universitaria, che conta circa 180mila abitanti) della regione del Saarland, protettorato tedesco ma amministrato dalla Francia tra il 1947 e il 1956. Che, specie nel calcio, in quel periodo - dopo una spola tra campionato tedesco e francese - ottenne una certa autonomia tanto da spedire la sua squadra principale, il Saarbrücken, per l'appunto, nelle competizioni europee.
Fu così che, nella primissima edizione della Coppa dei Campioni, il Saarbrücken affrontò - come rappresentante del Saar - proprio i rossoneri di Nils Liedholm, Cesare Maldini, Juan Schiaffino, Lorenzo Buffon e allenati da Ettore Puricelli. Secondo le cronache dell'epoca, il Milan prese sotto gamba ll'impegno di San Siro, perdendo 4-3 ma rimediando in trasferta con una vittoria per 4-1 in un doppio confronto non privo di critiche.

Daniel Batz, il portiere eroe

I nerazzurri dell'epoca furono venerati come autentici eroi. Quello di oggi, invece, si chiama Daniel Batz, portiere classe 1991 capace di parare ben cinque calci di rigore, uno durante il match e quattro nella lotteria dopo i 120' (anche questo un record), facendo impazzire un "Hermann-Neuberger-Stadion" ribollente di entusiasmo, coi tifosi stipati come sardine all'interno di uno stadiolo "sostitutivo" al Ludwigsparkstadion in ristrutturazione. Regensburg, Colonia (altra formazione di "Bundes"), Karlsruhe (in un derby infuocato) e, per l'appunto, Fortuna Düsseldorf, gli avversari eliminati nella DFB Pokal.
E dire che, dopo la rete di testa a tempo scaduto del nazionale danese Mathias "Zanka" Jørgensen, che aveva pareggiato il piattone vincente al 31' dell'esperto centrocampista Tobias Jänicke, il destino sembrava presagire brutti scherzi. Dagli undici metri, Batz si scatena tra i pali regalando alla piazza di semiprofessionisti nerazzurri il regalo più bello: la semifinale contro un avversario certamente dell'elite del calcio tedesco. E perché non continuare a sognare?
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Daniel Batz eroe in Coppa di Germania: para cinque rigori e porta il Saarbrucken in semifinale

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