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Erling Haaland e il tabù delle finali col Manchester City: nessun gol nelle cinque disputate. I numeri del norvegese

Davide Fumagalli

Pubblicato 17/08/2023 alle 18:07 GMT+2

CALCIO - In poco più di una stagione col Manchester City ha sollevato ben quattro trofei e ha segnato 52 reti in 53 presenze, ma Erling Haaland non è ancora riuscito a lasciare il segno nelle gare che contano. Infatti il bomber norvegese non ha mai fatto gol nelle cinque finali disputate finora col Manchester City, addirittura 8 partite se si considerano anche le semifinali di Champions e FA Cup.

Erling Haaland nella finale di Supercoppa Europea tra City e Siviglia

Credit Foto Getty Images

No, il Manchester City non ha un problema Erling Haaland. Non può essere un problema un giocatore di 23 anni che nella prima stagione alla corte di Pep Guardiola ha segnato 52 gol in 53 presenze mostrando un dominio e una voracità in zona gol che raramente si sono viste di recente: addirittura ha più reti che presenze sia in Premier League, 36 in 35, sia in Champions League, 12 centri in 11 partite. Eppure questo fenomeno ex Borussia Dortmund e Salisburgo ha un neo: non ha mai insaccato il pallone in rete nelle cinque finali giocate con la maglia dei Citizens, quattro delle quali chiuse festeggiando il trofeo.
Haaland e il tabù delle finali col Manchester City
Nelle specifico, 0 gol e 0 assist fra le due Community Shield, 2022 e 2023, la finale di FA Cup vinta contro il Manchester United, quella di Champions League contro l'Inter, decisa da Rodri, e quella recentissima di Supercoppa Europea col Siviglia, vinta ai rigori, uno dei quali realizzati dal norvegese. Questo tabù si allarga anche alle semifinali, e quindi le partite diventano 8, visto che Haaland non ha lasciato il segno nè contro lo Sheffield United in FA Cup, nè contro il Real Madrid in Champions League, nonostante all'Etihad Stadium la squadra di Guardiola banchettò 4-0 (sul tabellino andarono Bernardo Silva, doppietta, Akanji e Alvarez).
Non è semplice trovare una spiegazione, probabilmente incide il fatto che in partite del genere, col Manchester City praticamente sempre favorito, le squadre avversarie giocano molto corte e compatte levando spazi e possibilità di lanciare Haaland in campo aperto dove è devastante. Inoltre le marcature sul norvegese sono attente, fisiche e asfisianti, anche perchè concedergli il minimo spiraglio vorrebbe dire rischiare di prendere gol. Come detto però, al momento questa statistica non è un problema per la squadra di Guardiola visto che ha comunque vinto quattro trofei in cinque finali e va sottolineato che avere un giocatore come Haaland genera un'attenzione e una preoccupazione che permette ai compagni di godere di maggior libertà di azione.
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Siparietto Guardiola: "Il mio segreto? Avere grandi giocatori. Prima Messi, ora Haaland..."

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