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2008 Spagna

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Pubblicato 03/01/2009 alle 13:11 GMT+1

Ripercorriamo la cavalcata delle Furie Rosse agli Europei di calcio: trascinata dai gol di Torres e Villa, la selezione di Aragones ha trionfato nella rassegna continentale tornando al successo dopo 44 anni

Tra gli eventi sportivi più importanti del 2008, c'è stato sicuramente il trionfo della Spagna agli Europei di calcio giocati in Austria e Svizzera dal 7 al 29 giugno. Dopo 44 anni di digiuno, la nazionale spagnola è tornata sul tetto d'Europa, grazie alla vittoria in finale sulla Germania con gol di Fernando Torres. Era da troppo tempo che si consideravano favori ti gli spagnoli nei Mondiali e negli Europei, ma puntualmente le Furie Rosse deludevano. Nonostante i tanti talenti e i grandi risultati nelle qualificazioni, la Spagna non era mai andata al di là dei quarti di finale di una grande manifestazione negli ultimi anni.
"Chi poteva immaginarlo? 44 anni dopo la Spagna ha vinto ancora un Europeo, in un anno in cui c'era meno fiducia nella Nazionale! La gente ormai credeva che sarebbe stato un altro anno in cui avremmo giocato bene, ma saremmo usciti presto. Ma stavolta non è andata così! Abbiamo vissuto tutti il nostro momento più bello nel calcio. E' una cosa fantastica rappresentare il tuo Paese e vincere l'Europeo giocando benissimo tutte le partite, segnando tanti gol: è una sensazione meravigliosa. Quando l'arbitro ha fischiato la fine dell'ultima gara, sapevamo di aver trionfato, ma non ce ne rendevamo conto", ricorda Fernando Torres.
L'eroe del trionfo austriaco è stato lo stratega Luis Aragones, che contro la volontà dei tifosi ha deciso di non convocare una leggenda della nazionale come Raul, e ha puntato su un gruppo giovane. Lo stesso Ct aveva deluso al Mondiale di Germania del 2006, dove la Spagna con gli stessi giocatori era uscita ai quarti contro la Francia.
"Penso che il gruppo che c'era in Germania era più o meno lo stesso, per uomini e organizzazione - aggiunge il bomber del Liverpool - Quindi ci conoscevamo già. In quel mondiale abbiamo giocato molto bene, ma abbiamo trovato una squadra forte come la Francia che ci ha eliminati. Comunque eravamo già nella giusta direzione, avevamo giocato un buon calcio e stavamo crescendo. Ci mancava davvero poco per costruire una realtà vincente. Penso che sia stato fondamentale che sia rimasto Aragones, con cui abbiamo potuto mantenere la stessa organizzazione di gioco. E due anni dopo, con pochi nuovi innesti, ma con lo stesso stile di gioco, siamo arrivati all'Europeo con la reale chance di vincerlo".
Insieme a Torres, il grande protagonista in attacco è stato David Villa, l'attaccante del Valencia che ha segnato 4 reti ed è stato capocannoniere della manifestazione. Lo spagnolo ha però saltato per infortunio la finale di Vienna contro la Germania. "Penso che c'erano tante aspettative intorno alla squadra. E alla fine hanno dato tutti il loro contributo, fattore che si è rivelato decisivo nel trionfo finale. Ogni giocatore ha avuto la sua parte nella vittoria", spiega Villa.
La Spagna vinse il suo girone davanti a Russia, Svezia e Grecia. Le Furie Rosse rifilarono un 4-1 subito alla Russia, poi un 2-1 alla Svezia con gol di Villa al 92' e un altro 2-1 alla Grecia. L'attaccante del Valencia segnò anche una tripletta alla Russia. Ma non ha dubbi su quale sia stato il suo gol più importante: "Sicuramente quello alla Svezia. E' stato il gol più importante per me ma soprattutto per la squadra perché ci ha permesso di qualificarci in anticipo per i quarti proprio nei minuti finali".
Nei quarti, la Spagna eliminò l'Italia di Donadoni, ma solo ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. In semifinale invece fu netto il 3-0 alla Russia. "Le cose stavano andando così bene in tutto il torneo che siamo arrivati fiduciosi alla finale, specialmente perchè avevamo battuto l'Italia nei quarti, superando quello che per me noi era sempre stato un ostacolo insormontabile. Da lì in poi, ci siamo caricati tantissimo. Abbiamo fatto una grande semifinale, giocando molto bene e assicurandoci la finale con la Germania. Ci siamo resi conto che un'occasione così non ci sarebbe mai più capitata. Eravamo in finale contro i tedeschi, non potevamo chiedere di meglio. Eravamo in finale, contro la migliore avversaria possibile, per scrivere la storia del nostro Paese. Dovevamo sfruttare quella chance, non potevamo lasciarcela scappare", conclude Torres.
E in finale, proprio El Nino, che aveva segnato solo un gol nel torneo, scrisse la storia realizzando quello decisivo per il trionfo spagnolo. Un trionfo indimenticabile...
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