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Euro 2016, Uefa: procedimento aperto contro la Russia per gli scontri a Marsiglia

Daniele Fantini

Pubblicato 12/06/2016 alle 12:31 GMT+2

L’Uefa punirà la Russia per gli scontri avvenuti all’interno del Velodrome al termine della partita con l’Inghilterra: i tifosi russi, infatti, hanno invaso il settore riservato ai fan avversari costringendoli a fuggire dallo stadio.

Fans clash after the UEFA EURO 2016 Group B match between England and Russia at Stade Velodrome

Credit Foto Twitter

L’Uefa ha annunciato di aver aperto un procedimento disciplinare nei confronti della federazione russa per gli incidenti occorsi all’interno dello stadio di Marsiglia al termine della partita disputata contro l’Inghilterra. La decisione dell’Uefa arriva al termine di tre giorni di continua a costante violenza tra gli hooligans inglesi e russi tra le strade della cit, trasformate in un vero e proprio campo di battaglia: al triplice fischio di Inghilterra-Russia, conclusasi con il risultato di 1-1 grazie al gol artigliato in extremis da Berezutski, i tifosi russi hanno sfondato la barriera e invaso il settore riservato agli inglesi, costringendoli a fuggire letteralmente dallo stadio.
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People leave the stadium following clashes between Russian and English fans after England vs Russia game

Credit Foto AFP

Il ministro dello sport russo, Vitaly Mutko, ha annunciato che si attende una pesante multa da parte dell’Uefa: l’ammissione di colpa è arrivata dopo una serie iniziali di dichiarazioni in cui aveva assicurato di non aver notato nulla di particolare all’interno del Velodrome di Marsiglia.
“Riceveremo una sanzione da parte dell’Uefa – ha dichiarato Mutko -, e la comprendo. Ci siamo comportati in maniera scorretta. Non c’erano barriere tra le tifoserie e, alla fine della partita, gli inglesi erano arrabbiati, ma tutto si è risolto in maniera abbastanza rapida. Queste partite devono essere organizzate in maniera adeguata. È necessario dividere i tifosi. La cosa brutta è che i tifosi avevano con sé razzi e petardi”.
Nei tafferugli è rimasta coinvolta anche la moglie di Jamie Vardy, Rebekah, che ha riportato sul proprio account twitter le terribili sensazioni provate in quei momenti: “Questa è sicuramente l’esperienza peggiore mai vissuta in una partita in trasferta. Ci hanno lanciato lacrimogeni senza ragione, intrappolati e trattati come animali. Scioccante!”.
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