L'allergia ferma Balotelli

Domenica sera nel posticipo di Serie A Lazio-Palermo Giuseppe Sculli esce dal campo tutto gonfio... A quanto pare si tratta di allergia alla vernice applicata sul prato dell'Olimpico, anche se il Coni comunica di aver utilizzato la stessa vernice di sempre e in tempi non sospetti (cioè parecchi giorni prima del match).

Passano quattro giorni e la storia si ripete, ma a 1700 chilometri di distanza, cioè a Kiev, dove la Dinamo incontra il Manchester City... Unico fattore comune è l'italianità, perché dopo Sculli è il turno di Mario Balotelli. L'attaccante azzurro rientra in campo in ritardo a inizio ripresa, praticamente in lacrime, ed è costretto a lasciare il campo al 57'.

"Ha avuto una reazione allergica e la sua faccia ha iniziato a gonfiarsi - ha dichiarato poi il tecnico dei Citizens Roberto Mancini -, anche se non so onestamente il perché... Tutto è successo proprio una decina di secondi prima che iniziasse la ripresa: io ero già in campo e non ho visto arrivare Mario...".

Secondo il Sun, alcune fonti interne al Manchester City avrebbero confermato che Balotelli sia allergico ad alcuni tipi di erbe e che talvolta utilizzi addirittura delle iniezioni di adrenalina per gestire questo problema... Sta di fatto che, nonostante tutto il tam-tam mediatico che circonda l'ex interista, nessuno aveva sentito niente di simile in precedenza.

Vernice o erba? Erba o vernice? Ci si capisce ancora poco... Ma proprio perché quelli di Sculli e Balotelli appaiono come due casi completamente differenti, ma con gli stessi effetti, viene quasi da chiedersi se non si tratti di qualcosa di più grande, che non ha niente a che fare con l'erba e con la vernice, un problema che nel calcio non si è mai affrontato seriamente, facendo finta di non vedere tutti quei ragazzi che poi sono finiti nell'incubo della SLA... Chiamateci sospettosi, ma con queste storie non si scherza e riguardo a queste reazioni allergiche non meglio specificate è il caso di far chiarezza al più presto.