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Sporting-Athletic Bilbao

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Aggiornato 20/04/2012 alle 02:59 GMT+2

Il primo round va ai portoghesi di Sà Pinto che, dopo essere andati sotto con il gol di Aurtenetxe a inizio ripresa, ribaltano il risultato con il colpo di testa di Insua e il gran sinistro dal limite di Diego Capel. Sporting Lisbona nel finale più volte vicino al 3-1. Ritorno tra 7 giorni

Sporting Bilbao

Credit Foto AFP

Corsa, intensità, ritmo e una buona dose di orgoglio. Si può riassumere così la vittoria nel match d'andata dello Sporting Lisbona che ha annichilito per buona parte della partita, davanti al pubblico amico del Josè Alvalade, un Athletic Bilbao di cui si parlava un gran bene ma che per quello mostrato in campo stasera esce con un 2-1 che lo premia oltremisura. Il vantaggio quasi casuale di inizio ripresa firmato da Aurtenetxe infatti è stato ribaltato con merito dalla zuccata beffarda di Insua e dal gran sinistro di Diego Capel. Lo Sporting mantiene così imbattuta la propria casa - 11 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 12 partite in Europa - e lascia a Bielsa la patata bollente di dover ribaltare il risultato al San Mames. Lì il tecnico cileno dovrà lasciare decisamente meno spazio ai portoghesi e imporre, questa volta lui per primo, il pressing asfisiante che questa sera ha premiato la maggior voglia dei lusitani.
UNO SPORTING DA OLIMPIADE - Segui l'Europa League, ti aspetti un Athletic Bilbao "a mille" dopo lo spettacolo offerto contro United e Schalke, e invece ti ritrovi l'impressionante primo tempo dello Sporting Lisbona. Il tecnico Sa Pinto, alla vigilia stizzito dall'opinione pubblica che voleva i baschi già in finale, mette in campo un undici che per intensità e corsa si addice più a una spedizione olimpica di quattrocentisti che una squadra di calcio. Detto questo, detto praticamente tutto perché la compattezza dei lusitani e il pressing asfissiante riducono il bel calcio fatto vedere fin qui da Bielsa a poco più di una comparsata. Dopo 5 minuti a provarci dalla distanza è un terrificante sinistro di Insua. Quattro minuti più tardi è l'ottimo Ricky van Wolfswinkel a mettere i brividi alla porta di Iraizoz con una girata a centro area che per rapidità e potenza ricorda le movenze di David Trezeguet. In mezzo tanta quantità e qualità con Andrè Martins e, a sinistra, con Diego Capel che fa vedere i sorci verdi a De Marcors - ammonito dopo 5 minuti - che dopo e al povero Iraola.
LORENTE NON VA, MUNIAIN NON E' PERVENUTO - Non è una sorpresa dunque se il primo, reale, tiro nello specchio della porta effettuato dall'Athletic arriva al minuto 38 con un girata dai 35 metri di Herrera. Llorente è infatti marcato a vista come un turista italiano nei bazar di Istanbul mentre Muniain, autentico uomo in più fin qui nel cammino dei baschi, soffre evidentemente del problema all'occhio che fino a poco prima del match l'aveva tenuto in forte dubbio.
ATHLETIC CHE SI SALVA - Detto questo però, la superiorità e la velocità imposta dagli uomini di Sa Pinto, degna di un match di Champions, non porta il vantaggio meritato e al 45', dopo 70 metri di corsa, il pallone servito da Diego Capel al piede destro di Insua suona come una beffa essendo l'argentino un ragazzo che senza il mancino probabilmente sarebbe a fare tutt'altro nella vita. Occasione sprecata e squadre a riposo su un pareggio che premia i baschi.
LA BEFFA - Il calcio e la definizione di "beffa" vanno spesso di pari passo però e, in avvio di ripresa, i 45mila del Josè Alvalade si ammutoliscono. Dopo una partenza a razzo infatti l'Athletic passa con la deviazione sottoporta di Aurtenetxe bravissimo a sfruttare l'indecisione della retroguardia lusitana sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il colpo è di quelli pesanti e per 20 minuti si sente più che nelle gambe, nella testa dei giocatori dello Sporting. Il Bilbao infatti sfiora clamorosamente lo 0-2 pochi minuti dopo il vantaggio e a salvare la porta dei lusitani sul destro in mischia di Amorebieta c'è solamente il palo.
LA REAZIONE - Lo scossone però arriva dalla panchina e produce i suoi frutti. Sa Pinto intuisce che in mezzo al campo c'è ampio spazio per gli inserimenti e sposta Izmailov centrocampista centrale. L'Athletic torna a faticare nel produrre il suo gioco e Insua, al 75', con un colpo di testa beffardo in anticipo su Susaeta coglie in controtempo Iraizoz siglando il meritato gol del pareggio. Da lì in poi l'Athletic scompare dal campo e le scorribande dei portoghesi arrivano da tutte le parti. Diego Capel, il migliore dei suoi, corona la rimonta con un gran sinistro dai 30 metri che si infila all'angolino basso della porta dei baschi. Nei 10 minuti finali lo Sporting sfiora il 3-1 con van Wolfswinkel e i neo entrati Carrillo e Pereirinha. Il doppio vantaggio però non arriva lasciando, in fondo, un po' di amaro in bocca dei tifosi biancoverdi consapevoli che in stagione, al San Mames, l'Athletic è stata ben altra squadra. Tra sette giorni capiremo quale lato della medaglia è un falso.
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