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Le reazioni delle italiane

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Pubblicato 25/10/2012 alle 22:13 GMT+2

Il tecnico dell'Inter si gode il successo contro il Partizan e loda l'atteggiamento della squadra. Palacio ringrazia Milito, mentre Zanetti si 'coccola' Handanovic. Petkovic, invece, si rammarica per il pareggio in Grecia

2012/13 Inter Stramaccioni - AP/LaPresse

Credit Foto LaPresse

INTER-PARTIZAN
Andrea Stramaccioni: "Abbiamo sofferto contro una squadra che probabilmente ha dimostrato tutto il suo valore stasera a San Siro, è la miglior squadra serba e ha giocatori interessanti ma alla fine, nel complesso, la vittoria è stata meritata. Nel primo tempo abbiamo sofferto il loro palleggio ma la ripresa è stata un nostro monologo, penso alle occasioni di Palacio, Cassano, Silvestre. Poi, quando eravamo a un passo dal gol della vittoria, Markovic ha dimostrato tutto il suo futuro roseo e Handanovic ha compiuto un intervento che vale un gol, confermando di essere uno dei migliori portieri in Europa, e sul capovolgimento di fronte abbiamo segnato. Sapevamo che un risultato positivo poteva garantirci un grande vantaggio nel girone, era importantissimo vincere e il secondo tempo dell'Inter lo ha dimostrato". A +6 su Neftci e Partizan in compagnia del Rubin, i nerazzurri hanno la qualificazione in tasca. "Credo che la prossima partita sarà decisiva - commenta Stramaccioni - A Belgrado troveremo un ambiente caldissimo, se fa risultato il Partizan si riapre il discorso qualificazione, se vinciamo noi lo chiudiamo". I nerazzurri hanno comunque dimostrato una volta di più di tenere all'Europa League. "Siamo l'Inter e abbiamo il dovere di essere protagonisti in Europa come in Italia".
Rodrigo Palacio: "Per gli attaccanti è sempre importante fare gol e Diego, domenica e oggi, mi ha regalato due assist meravigliosi. E' stata una partita difficile - spiega - Loro giocano bene in contropiede e nel finale Handanovic ha fatto una parata da tre punti. Siamo messi bene in classifica ma mancano tre partite e dobbiamo continuare a lavorare così. La sfida con la Juve in campionato? Lavoriamo per vincere contro il Bologna e con la Sampdoria, poi penseremo alla Juve. In questo momento è importante vincere e stare a ridosso dei primi posti, col tempo si migliorerà".
Javier Zanetti: "Vincere questa sera è stato un grande segnale. E ora il pensiamo al campionato. Samir ha fatto una grandissima parata e noi ne abbiamo approfittato. La squadra sta crescendo. Oggi abbiamo sofferto un pochino, i nostri avversari erano messi bene, ma da parte nostra si è visto che chiunque va in campo sa dare il suo contributo. Abbiamo carattere, determinazione e dopo qualche difficoltà nel primo tempo, nel secondo abbiamo dimostrato che cosa possiamo fare. Stiamo facendo il nostro percorso e tutti ci sentiamo importanti. Noi l'anti-Juve? Vogliamo essere protagonisti e ce la giochiamo. Sneijder? Spero che risolva presto i problemi fisici, perché noi è un valore aggiunto e ha tanta voglia di tornare, per noi è molto importante. Coutinho? Ha avuto una distorsione alla caviglia".
Samir Handanovic: "Il calcio è questo, poi noi avevamo creato tanto, sbagliando troppo. Vincere era importante, questo contava. Nel secondo tempo i nostri avversari sono calati fisicamente e noi siamo usciti, nel primo noi non abbiamo pressato come avremmo dovuto. Il compito di un portiere è non prendere gol, questo è il mio lavoro, non ci sono partite più o meno importanti".
Gabi Mudingayi: "Ho cercato di fare tutto quello che mi ha chiesto il Mister e cioè di venire ad aiutare il resto della squadra a destra o a sinistra. Nella ripresa ci siamo messi meglio in campo, siamo riusciti a fermare i nostri avversari e a vincere una partita difficile. Il 3-4-1-2 di partenza il migliore modulo per le mie caratteristiche? Io in allenamento lavoro tanto, per me quello che conta è essere in campo, qualsiasi sia la posizione che l'allenatore decide per me".
PANATHINAIKOS-LAZIO
Vladimir Petkovic: "Potevamo e dovevamo gestire meglio. Purtroppo vediamo anche su queste cose che non siamo ancora abbastanza maturi, dobbiamo migliorare". Non nasconde l'amarezza l'allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic, dopo la vittoria sfumata nel recupero ad Atene. Ai microfoni di Sky Sport il tecnico lamenta la mancanza del "killer instinct" da parte dei suoi, "abbiamo avuto un paio di occasioni in cui potevamo chiudere la partita, ma abbiamo concesso troppo all'avversario. Dovevamo essere più furbi, questo era anche un preavviso dopo la partita contro il Milan, dobbiamo giocare per 90 minuti". Petkovic si aspettava qualcosa in più. "Tentavamo di vincere, ci siamo quasi riusciti anche con sforzi non al 100% - continua - Ho fatto anche riposare qualcuno, i giocatori importanti che giocano tanto, ma si deve sfruttare meglio ogni occasione per rubare il posto ad altri". Anche l'atmosfera sugli spalti (ci sono stati incidenti prima e dopo la gara) non ha aiutato. "A un certo punto hanno cominciato a bruciare gli occhi, non si capiva perché - racconta - Il nostro portiere ha chiesto una pausa, perché non vedeva più, ma non sapevamo cosa stesse succedendo, da dove arrivasse". Inevitabile parlare di Klose, che ha raggiunto la squadra solo oggi e che alla fine è rimasto in tribuna. "Il giocatore, l'ho gia' detto ieri sera, è un professionista che dimostra in qualsiasi momento l'attaccamento alla squadra, ma è venuto anche per poter oggi lavorare qui, sotto controllo - mette in chiaro Petkovic - All'ultimo momento ho deciso di non convocarlo, spero che sarà in buone condizioni per convocarlo per domenica. E' da vedere, aspetto fino a domani. Spero di avere tutti a disposizione
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