EUROPA LEAGUE - Alla scoperta dei segreti del Friburgo: da bomber Grifo al legame con Streich, cosa deve temere la Juve

EUROPA LEAGUE - Quarta forza della Bundesliga, i "brasiliani di Breisgau" sono una squadra solida e matura, ormai assestata ad alti livelli sia in Germania che in Europa. La stagione attuale potrebbe rappresentare un apice storico, ma ogni tanto in trasferta contro le big arriva ancora qualche scivolone, causato forse da qualche timore reverenziale di troppo.

Juve, occhio a non concedere il rigore: Grifo è implacabile, anche col cucchiaio

Video credit: Eurosport

Come si arriva, da realtà di modeste ambizioni, a giocarsi un posto nell'Europa che conta di più? Con idee, programmazione e un pizzico di coraggio. Tra le tante realtà ormai nei piani alti del calcio tedesco, il Friburgo prossima avversaria della Juventus agli ottavi di finale di Europa League ha scelto di abbracciare le proprie ambizioni e credere fermamente in un'idea per certi versi radicata da decenni. Un corso tecnico che ha superato vari saliscendi, tra cui una retrocessione nel 2014/15, ma che sembra ora essere diventato abbastanza credibile da poter assestarsi definitivamente nei piani alti. Non chiamatela sorpresa, quindi, considerato anche l'ottimo percorso stagionale dei "Breisgau-Brasilianer" nella competizione continentale, con un girone guidato in scioltezza senza sconfitte e appena tre gol subiti. Grazie anche al supporto dei colleghi di Eurosport Germania abbiamo approfondito nel dettaglio punti di forza, debolezze e uomini chiave di una squadra molto più pericolosa di quanto l'apparente divario tecnico con la Vecchia Signora non lasci presagire.
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L'esultanza dei giocatori del Friburgo

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Alla scoperta del Friburgo: gli esterni l'arma principale di una squadra rinforzata

La scelta di non cedere nessuno dei big la scorsa estate, in controtendenza rispetto alle ultime annate, ha permesso al Friburgo di continuare l'ottimo lavoro impostato dallo scorso anno nel segno della continuità. La squadra è stata inoltre rinforzata con il ritorno del difensore della nazionale tedesca Matthias Ginter e Michael Gregoritsch, perfetto centravanti di sistema nel 4-2-3-1 puro di Streich. con due terzini molto offensivi, esperti e liberi di esprimersi come Günter e Kübler. Sono proprio gli esterni ciò su cui la Juventus dovrà porre maggiore attenzione, vista soprattutto la grande capacità del Friburgo di creare superiorità numerica sulle corsie sfruttando le sovrapposizioni e l'attacco alla profondità, grazie anche a un centrocampo abile a innescare gli inserimenti delle ali grazie ai lanci lunghi. Un sistema che li porta tuttavia a esporli a pericolose ripartenze, visti i tanti spazi concessi: un tallone d'Achille che una squadra speculativa e brava a sfruttare il contropiede come la Vecchia Signora potrà certamente sfruttare.
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Grifo: "La Serie A era il mio sogno da bimbo, ora però sto bene qui"

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Juve, stai attenta a Grifo: il pupillo di Mancini è nella sua dimensione ideale

Vincenzo Grifo è il vero gioiello di questo Friburgo. L'attaccante, da tempo attenzionato dal ct Roberto Mancini anche in ottica Nazionale, ha trovato la propria dimensione ideale in un club dall'approccio familiare, non abituato a mettere sotto pressione i propri giocatori e nel quale soprattutto la regola principale resta aiutarsi e fare forza l'uno sull'altro, sia dentro che fuori dal campo. Anche per questo al momento il nativo di Pforzheim non ha ancora aperto alla possibilità di trasferirsi in un club più ambizioso nonostante le varie proposte arrivate soprattutto nelle ultime due stagioni. In Italia lo segue l'Inter, di cui il giocatore ha sempre detto di essere tifoso fin dalla tenera età: chissà se basterà per convincere i nerazzurri a fare un'offerta irrinunciabile.

Streich, il Ferguson della Foresta Nera che piace a tutta la Germania

Un allenatore simbolo di una filosofia. Christian Streich fa parte del Friburgo da quasi 30 anni e allena il club dal 2011: basterebbe questo a spiegare quanto questa squadra creda nell'importanza della continuità. Una scelta che ha resistito anche nei momenti più difficili, come l'inattesa e dolorosissima retrocessione del 2015. Un fallimento che tuttavia ha dato a Streich l'opportunità di riorganizzarsi e ricostruire la squadra e impostare una filosofia che ora più che mai sta dando i suoi frutti.
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Christian Streich, sulla panchina del Friburgo da 12 anni

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Tra i tecnici più amati e rispettati di Germania, Streich è da tempo diventato un idolo dei tifosi anche grazie alle proprie doti umane: testa dritta, niente alibi e, soprattutto, anche grande attenzione a temi che vanno ben al di là del campo, come ad esempio l'educazione alimentare o la difesa dei diritti delle donne. Più che un allenatore, un papà che anno dopo anno ha cresciuto una creatura ormai pronta per spiccare definitivamente il volo.
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Grifo-gol, il Friburgo vola in finale di Coppa di Germania

Video credit: SNTV

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