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Roma, Mourinho stuzzica Smalling: "C'è chi ha un'unghia rotta e non gioca..."

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DaEurosport

Pubblicato 13/12/2023 alle 14:38 GMT+1

EUROPA LEAGUE - Il tecnico portoghese, alla vigilia del match contro lo Sheriff, lancia una stoccata al difensore inglese lontano dal campo da ormai tre mesi a causa di un'infiammazione al tendine con cui combatte da tempo

Jose Mourinho e Chris Smalling

Credit Foto Getty Images

Conferenza stampa di vigilia per Josè Mourinho in vista della gara casalinga contro lo Sheriff. Per la Roma è l'ultima del girone di Europa League: i giallorossi sono già qualificati da secondi (per passare come primi devono sperare in un passo falso dello Slavia Praga contro il Servette):
"Cosa posso dire, quando lo stadio non sarà pieno sarà una sorpresa negativa per noi. A loro non interessa la partita o l'avversario, per i tifosi non ci sono condizioni e lo stesso deve essere per noi. Dobbiamo vincere domani per loro, per noi e per rispettare il calcio e se magari nessuno pensa che lo Slavia non vinca la partita, il calcio è il calcio e noi dobbiamo pensare che sia possibile".

Sull'emergenza difesa e la frecciata a Smalling

"Dura per Spinazzola e Azmoun ma c'è speranza, Mancini ha un problema importante ma non ha le due gambe rotte e quindi giocherà a Bologna. Non è come chi ha un problema all'unghia e non gioca. Paredes e Pellegrini disponibile per domani, così come Cristante"

Su Dybala

"C'è stata una partita con Dybala e una senza Dybala. Non c'è un altro come lui. Non avremo lui e Romelu a Bologna perché non si possono replicare, dovremo fare diversamente con Belotti, El Shaarawy, Pellegrini. Domani avremo Joao Costa e Cherubini, due bambini, ma senza Paulo non è lo stesso. Domani giochiamo a 4? Più o meno sì perché giocano Celik e Karsdorp"

Su Renato Sanches

"Si è allenato due settimane senza giocare, è un po' frenato dalle paure di infortuni muscolari, spero che l'adrenalina della partita lo faccia andare dall'altro lato, altrimenti è dura. Domani gioca, per lui è una giornata importante. Sa che gioca, ha fatto allenamento specifico per la partita, per preparare anche la testa. Mi aspetto 45' o 55' o 60' veri"

Sul futuro alla Roma

"Io? Pensare io a un futuro insieme? Non ci devo pensare io. Nella mia testa ho tutto molto chiaro e obiettivo. Alla gente devo solo dire grazie. In campo si urla per la squadra. Ovvio che mi sono emozionato, ma non mi piace. Se posso chiedere: non fatelo per me, sono i giocatori che devono sentire l'appoggio"

Sul mercato di gennaio

"Il mercato di gennaio è ovviamente limitato a quello che possiamo fare. Vogliamo tutti la stessa cosa, ma le difficoltà ci sono. Non è che sono geloso, ma il City ha pagato 80 milioni per Philips e adesso Pep dice che è meglio che va via. Noi siamo una realtà diversa, vorremmo tutti 3-4 giocatori nuovi per migliorare la squadra, ma abbiamo difficoltà a farlo. Onestamente: se prendiamo un difensore a gennaio io sono già felice. Vorrei qualcosa di più? Certo, ma non è possibile. Poi dobbiamo calcolare la lista Uefa, chi deve uscire della lista attuale? Kristensen e Azmoun che fanno, entrano in lista? E' chiaro che è complesso. Vorrei onestà quando si parla di obiettivi, ma va bene anche così. Noi internamente sappiamo che una cosa è volere e un'altra è potere. Non possiamo prendere più di un centrale. Smalling non ci sarà a gennaio, Ndicka va via, Mancini è infortunato, Llorente resiste. è lì la nostra difficoltà. Grandissima"
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