Man City-Stoke City LIVE

Era dal 1976 che il Manchester City non vinceva nulla, ma alla fine gli investimenti dello sceicco Mansour e le scelte di Roberto Mancini hanno regalato al club il trionfo nella FA Cup, la quinta nella storia della società azzurra. La finale contro lo Stoke è stata dura, combattuta, palpitante e alla fine ha vinto la squadra più forte.

CITY SUBITO PERICOLOSO - In avvio il Mancio rischia Tevez, che torna titolare dopo l’infortunio, schierando accanto all’argentino Balotelli e Silva. Dall’altra parte Pulis ritrova in extremis Etherington e in attacco si affida alla fisicità di Kenwyne Jones. Il Manchester City prende le redini dell’incontro fin dai primi minuti, provandoci più che altro dalla distanza: Sorensen risponde in tuffo a Tevez, mentre De Jong e Touré mancano il bersaglio. Balotelli si muove molto e dopo un quarto d’ora riceve anche una gomitata da Huth (non vista dalla terna), ma per una volta è bravo a non reagire.

BENE BALOTELLI, SILVA SBAGLIA - L’attaccante italiano, anzi, reagisce sul campo e al 24’ disegna un gran destro a giro dal limite che costringe ancora Sorensen al miracolo con un intervento a una mano. L’occasione migliore per i Citizens arriva però al 35’: SuperMario è ancora protagonista e viene chiuso dall’uscita del portiere, ma la palla rimane lì per il sinistro di David Silva a porta sguarnita, clamorosamente fuori bersaglio.

HART SALVA, TOURE' PUNISCE - Nella ripresa la partita diventa ancor più tesa e agonisticamente intensa: le squadre si allungano e da ogni calcio piazzato nascono mischie pericolose in area. Il Manchester City mantiene il pallino, ma rischia grossissimo al 62’, quando Joe Hart salva tutto uscendo a valanga su Jones. La risposta della squadra di Mancini è quella decisiva: al 74’, infatti, Balotelli e Silva non riescono a trovare spazio per la conclusione in area ma sulla palla vagante arriva Yaya Touré che insacca di potenza con il sinistro nella stessa porta in cui aveva già segnato il gol decisivo nel derby di semifinale contro lo United. È il tripudio dei tifosi azzurri.

UNA FESTA ATTESA 35 ANNI - Nel quarto d’ora finale Silva sfiora il 2-0 di sinistro e in pieno recupero due calci d’angolo consecutivi fanno venire i brividi ai supporters del City, ma il tempo delle beffe è finito: l’ultimo colpo di testa di Shawcross termina sul fondo e il triplice fischio di Watts fa partire la festa. Per la sponda azzurra di Manchester è un giorno indimenticabile, anche perché mette in secondo piano il successo degli odiati cugini in campionato giunto appena un paio d’ore prima. E per il nostro Mario Balotelli c’è anche la soddisfazione del premio di “man of the match” della finale: l’Italia può far festa con lui e con Roberto Mancini, che tra una voce di mercato e l’altra è riuscito a portare il Manchester City a vincere finalmente un trofeo dopo 35 anni, conquistando anche la Champions con il quarto posto in campionato: il boato di Wembley è tutto per lui ed è certamente meritato.

MANCINI E TOURE' NEL DOPO PARTITA - "Siamo stati fantastici. Posso solo dire che sono felicissimo per i tifosi: dopo tanti anni di attesa meritavano di vincere questo trofeo". E' al suo pubblico che Roberto Mancini dedica il suo primo successo Oltre Manica. Il tecnico jesino, arrivato a fine 2009 sulla panchina del Manchester City, ha guidato i suoi alla conquista della FA Cup, interrompendo un digiuno di 35 anni: l'ultima festa dei tifosi dei Citizens, infatti, risaliva alla Coppa di Lega conquistata nel '76. "Dobbiamo ancora migliorare ma siamo felici di questo successo - commenta ancora Mancini - Oggi abbiamo scritto un pezzetto di storia del Manchester City ma siamo solo all'inizio". Grande felicità anche per l'autore del gol che ha deciso la finale con lo Stoke City, Yaya Touré: "il sogno è diventato realtà, è dall'inizio della stagione che dico ai miei compagni che sarebbe stato fantastico vincere qualcosa. Penso che sia entusiasmante vincere questa finale dopo esserci assicurati un posto in Champions League".