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Facciamo i conti: Jeep, Juventus, fair play, tutto quello che c'é da sapere

Enrico Turcato

Pubblicato 24/10/2019 alle 16:53 GMT+2

Nella rubrica settimanale analizziamo i nuovi accordi tra Jeep e Juventus in ottica fairplay finanziario. Ecco perché é un'operazione regolare e ambiziosa

Juventus

Credit Foto Eurosport

"Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto". Sembra ispirarsi ad una delle citazioni più conosciute di Thomas Jefferson, presidente simbolo dell'indipendentismo americano, la politica economica della Juventus. L'Ambizione di Andrea Agnelli non ha confini e mira a portare la societá bianconera dove non é mai stata: in cima ai club calcistici europei per ricavi. La Juve ha ufficializzato questa mattina, durante l'assemblea degli azionisti, il rinnovo della partnership con Jeep. Grazie al nuovo accordo il club piemontese incasserà 25 milioni di euro annui in più per le stagioni sportive 2019/20 e 2020/21, che sommati ai 17 milioni attuali arriveranno a un totale di 42 milioni di euro come parte fissa stagionale. Un nuovo importante incremento di denaro, che va ad aggiungersi al rinnovo firmato a fine 2018 con Adidas.
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Andrea Agnelli

Credit Foto Getty Images

Agnelli e il suo diktat: investire ancora per crescere

“Dobbiamo tenere il passo”. Dopo gli otto scudetti di fila e le due finali di Champions, il presidente della Juventus Andrea Agnelli rilancia la sua sfida internazionale. Il club bianconero ha approvato il bilancio con una perdita di 40 milioni, ma anche un sostanzioso aumento di capitale di circa 300 milioni. “La Juve è la più grande società di calcio in Italia ma solo una delle grandi a livello europeo - ha aggiunto Agnelli - Se guardiamo alle big di Inghilterra, Spagna e Germania, il loro fatturato è tra 500 milioni e il miliardo. Questo è il nostro benchmark. Rispetto alle prime c’è ancora un divario da colmare. Bisogna consolidare i risultati economici e finanziari e continuare la crescita dei ricavi mantenendoci tra le prime 12 in Europa per fatturato e con un’incidenza degli stipendi sui ricavi operativi tra il 55% e il 60%". Idee chiare e lucide, che vanno di pari passo con la crescita economica della Juventus e che non contrastano il fairplay finanziario UEFA.

Aumento di Jeep? Tutto regolare, in linea con il FPF

La sponsorizzazione Jeep, marchio di FCA, facente parte a sua volta del gruppo Exor, e Juventus é assimilabile a quella che l'UEFA definisce “related party” (operazioni con parti correlate) e che é insita nelle regole di rispetto del famoso fair play finanziario. Jeep, infatti, controlla il 63,77% della Juventus. Per fare esempi calzanti Suning-Inter, Etihad-City, Qatar-Tourism-PSG rientrano tutte in questo ambito e negli ultimi anni sono state monitorate (e nel caso dei parigini sanzionate) dall'ente che governa il calcio europeo. Ma come funziona? L'UEFA parla di “significant influence" (significativa influenza), cioè quando una sponsorizzazione è pari o superiore al 30% del totale dei ricavi della società che la richiede. Nel caso che questa “significativa influenza” sui conti superi la soglia indicata, il FPF rischia di essere violato e obbliga l'UEFA a intervenire. Non è questo il caso della Juventus, dato che i 42 milioni in questione, se rapportati ai 621 milioni di ricavi dell'ultimo bilancio, rappresentano meno del 7% del totale.
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Cristiano Ronaldo (Juventus)

Credit Foto Getty Images

Rispettato anche il Fair Value

Il secondo parametro da tenere in considerazione é il cosiddetto "Fair Value" (equo valore della sponsorizzazione). L'UEFA sostiene che "un accordo o una transazione sono considerati non negoziati a condizioni di mercato se sono stati stipulati a requisiti più favorevoli per entrambe le parti, rispetto all’accordo che sarebbe stato ottenuto se non ci fosse stata una relazione tra parti correlate". Anche in questo caso i benefici di Jeep (considerando ad esempio solo il ritorno di immagine con Cristiano Ronaldo) rientrano nei parametri e non destano preoccupazione.

Tra Jeep e Adidas la maglia della Juve vale 90 milioni annui

Oltre ai 42 milioni annui di Jeep, la Juventus a dicembre 2018 aveva rinnovato anche la sua partnership commerciale con Adidas, estendendola fino al 30 giugno 2027. Il nuovo accordo prevede un minimo garantito di 408 milioni di euro per otto stagioni dal 2019/20 più corrispettivi variabili e di royalty sul venduto. L'accordo non comprende i ricavi da merchandising, già oggi direttamente gestiti da Juventus. La media é presto fatta: circa 51 milioni l'anno. In totale, quindi, dai due brand la Juventus incasserá una cifra superiore ai 90 milioni a stagione. Denaro vitale e fondamentale per mantenere gli standard qualitativi, sia dal punto di vista sportivo che economico, del club bianconero. La Juve, guidata da Agnelli, sta facendo qualcosa che non aveva mai fatto. L'ambizione é quella giusta per arrivare ad avere quella leadership internazionale che nel nuovo millennio il club a strisce bianconere non ha mai avuto.
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