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JAKE DANIELS, ATTACCANTE INGLESE DEL BLACKPOOL, FA COIMNG OUT “SONO GAY”

Kimberly Scaini

Aggiornato 16/05/2022 alle 21:54 GMT+2

CALCIO, BLACKPOOL - “Mi sono liberato di un peso, ora posso condurre la vita che voglio” Jake Daniels è il primo calciatore in attività nel Regno Unito a dichiararsi omosessuale dai tempi di Fashanu “I miei compagni? Fantastici: sono orgogliosi di me”

Jake Daniels (Credit: Blackpool FC)

Credit Foto Other Agency

Ha 17 anni, Blackpool ed è un calciatore promettente: Jake Daniels rompe il silenzio e fa coming out. Il giovane attaccante ha debuttato in Championship (la Serie B inglese) contro il Peterborough entrando nel finale di partita forte di 30 reti segnate al termine delle sue stagioni nelle giovanili.
Daniels per questo momento delicato si è affidato ai social, pubblicando una lettera:
“Ora è il momento giusto per farlo. Mi sento pronto per raccontare alla gente la mia storia. Voglio che le persone conoscano il vero me. - Scrive - Ho pensato a lungo su come farlo, quando farlo. So che ora è il momento. Sono pronto a essere me stesso, essere libero e avere fiducia in tutto. Probabilmente avevo cinque o sei anni quando ho capito di essere gay. Quindi è da molto tempo che convivo con questa bugia. A quell'età non pensi davvero che il calcio e l'essere gay non si mischino.”
L'attaccante del Blackpool è il primo calciatore professionista del Regno Unito a dichiararsi gay pubblicamente dai tempi di Justin Fashanu (1990). Stando a quanto detto dal giovane questa confessione lo avrebbe liberato di un grande peso, migliorando anche le sue prestazioni in campo: "L'ho detto a mia mamma e a mia sorella. Il giorno dopo abbiamo giocato ad Accrington e ne ho segnati quattro, giusto per capire quale peso mi fossi tolto dalle spalle”.
Reazioni positive quelle che sono arrivate da amici, tifosi e compagni di squadra, come dice Jake stesso: "Non avrei dovuto preoccuparmi delle reazioni. Ho ricevuto così tanti messaggi che dicevano: 'Siamo orgogliosi e siamo solidali'. È stato fantastico”.
I compagni di squadra, ammette, si sono rivelati i più curiosi, ma la reazione è stata migliore di quanto si aspettasse. Parole importanti sono arrivate anche dal capitano: “mi ha fatto un sacco di domande e alla fine ha semplicemente detto: 'Sono così orgoglioso di te'. Ha voluto dire tanto per me. Mi piace quando le persone fanno domande. Voglio solo tirare fuori tutto e che le persone ascoltino la mia storia”.
La lettera del giovane poi continua:
“Pensi solo che un giorno, quando sarai più grande, avrai una ragazza, cambierai, e andrà tutto bene. Ma quando invecchi ti rendi conto che non puoi semplicemente cambiare. Non funziona così. Ho avuto delle ragazze in passato, per cercare di far credere a tutti i miei amici che fossi etero, ma è stata solo un'enorme bugia. A scuola mi chiedevano anche: 'Sei sicuro di non essere gay?'. E io rispondevo 'No, non lo sono'. Non ero pronto ed è stata una lotta, ma non voglio più mentire. Per molto tempo ho pensato che avrei dovuto nascondere la mia verità perché volevo essere, e ora lo sono, un calciatore professionista. Mi sono chiesto se dovevo aspettare fino alla pensione per fare coming out. Nessun altro giocatore professionista in attività lo ha fatto. Tuttavia, sapevo che ciò avrebbe portato a mentire e a non essere in grado di essere me stesso o di condurre la vita che voglio”.
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