Le 5 trattative che vi siete persi oggi (20/07)

Se ne parla da tempo, ma evidentemente il matrimonio tra il Real Madrid e Robert Lewandowski non s'ha da fare. Il don Rodrigo di turno, in questo caso, è Carlo Ancelotti, che alla 'Bild' è secco:

Secondo noi: Il Bayern Monaco non è un club venditore, ma compratore. Ed è difficile che un giocatore che gioca in Baviera possa farsi attrarre dall'idea di andare in un altro club, anche se questo club si chiama Real Madrid. Senza contare che, da Benzema a Morata, Zidane di attaccanti ne ha già parecchi in rosa. Affare poco fattibile, a meno di clamorosi colpi di scena.

Fallito il tentativo di arrivare a Davide Santon, che non ha passato le visite mediche dovendo dunque tornare all'Inter, il Napoli s'è gettato a capofitto su Giulio Donati, dal 2013 in Germania tra Bayer Leverkusen e Mainz. Il prodotto delle giovanili nerazzurre è considerato un'ottima alternativa a Hysaj e la trattativa è a buon punto, come confessato a 'Kiss Kiss Napoli' dal suo agente, Andrea D'Amico.

Secondo noi: Donati non ha mai avuto spazio in Italia, se non nelle serie inferiori, mentre in Germania si sta costruendo una buona carriera. Quando andò al Bayer Leverkusen, più di qualcuno tirò fuori la solita storia della scarsa considerazione concessa ai prodotti nostrani: bene, tre anni dopo potrebbe essere giunta l'ora di rimediare. Tanto più che il Napoli sta puntellando la rosa in vista dell'impegno Champions con profili utili, più che puntare su nomi a sensazione.

Non si ferma qui l'Udinese, che nel giorno della presentazione di Harbaoui e Fofana chiude per un giocatore già più conosciuto al grande pubblico: Rodrigo De Paul, arrivato a titolo definitivo dal Valencia. Come comunica il club bianconero nell'annuncio ufficiale, "il centrocampista ha firmato un contratto di cinque anni".

Secondo noi: Al Valencia non ha reso come molti si sarebbero attesi dopo i primi anni di Racing, ma aver portato in A De Paul è un'operazione di tutto rispetto da parte dell'Udinese. Esterno offensivo o trequartista, l'argentino ha bisogno di ritrovare fiducia a livello europeo, dopo essere stato costretto a ripartire da Avellaneda negli ultimi sei mesi. Ma chi lo ha visto giocare in biancazzurro nei primi anni della carriera sa che le qualità ci sono tutte.

Dopo Pavlovic e Cigarini, la Sampdoria sta per mettere le mani su un altro giocatore: Filip Djuricic, trequartista del Benfica nel giro della nazionale serba. Visite mediche iniziate a Roma nel pomeriggio e ora la firma, presumibilmente programmata per domani. 24 anni, esploso nell'Heerenveen da cui lo ha prelevato il club portoghese nel 2013, nell'ultima stagione ha giocato in prestito in Belgio, nell'Anderlecht. Così come in prestito, ma con diritto di riscatto, arriverà a Genova.

Secondo noi: Inutile girarci attorno: all'Heerenveen era considerato un piccolo fenomeno, ma in Portogallo Djuricic ha pesantemente deluso le attese. Basta scorrere il suo curriculum recente per farsi un'idea di cosa siano stati gli ultimi anni del serbo, che dal 2013 ha vestito nientemeno che quattro maglie venendo sballottato tra un prestito e l'altro. La classe c'è, le potenzialità rimangono alte: chissà che l'aria di Genova possa farlo rinascere.

Neopromossa ambiziosissima, il Cagliari non vuole fermarsi a Bruno Alves, Ionita e Padoin, primi rinforzi di un'estate che promette ancora molto: secondo la 'Gazzetta dello Sport', il presidente Giulini ha messo gli occhi anche su Mauricio Isla, rientrato alla Juventus dal Marsiglia, e sull'ex napoletano Gokhan Inler, senza spazio al Leicester. Per la fascia destra della difesa i sardi pensano sempre anche a Calabria e allo svincolato Maicon.

Secondo noi: Per una squadra che appena 12 mesi fa pensava a come preparare una stagione di B, si tratterebbe di due acquisti lussuosi. Ma se lo svizzero potrebbe anche accettare di rimettersi in gioco in Italia dopo aver fallito al Leicester, il cileno gode di un ottimo mercato sia in Italia che all'estero. Anche grazie a una Copa America vinta, da titolare, con la sua nazionale. Per questo vederlo con la maglia del Cagliari appare pura utopia.