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Arnaldo Franzini: l'allenatore dei record che ha riportato il Piacenza fra i professionisti

Stefano Dolci

Aggiornato 21/04/2016 alle 11:37 GMT+2

Se lo scorso weekend molti appassionati hanno gioito per il ritorno in Lega Pro del Parma anche un'altra nobile decaduta, ben tre settimane fa è tornata fra i professionisti a 4 anni dal fallimento: il Piacenza che ha ottenuto la promozione con 6 turni d'anticipo e un bottino da record di 90. Protagonista indiscusso mister Arnaldo Franzini, che in 3 anni ha portato due Piacenza in Lega Pro

Arnaldo Franzini, Piacenza Calcio, Foto www.piacenzacalcio.it

Credit Foto Eurosport

Vincere dei campionati per un allenatore è già di suo una cosa non scontata a qualsiasi livello. Riuscirci con due squadre della stessa città, beh è un capolavoro più unico che raro da vedere. In Italia mostri sacri della panchina come Giovanni Trapattoni, Fabio Capello, Fulvio Bernardini, Nils Liedholm e, dalla passata stagione, Max Allegri sono riusciti a vincere due scudetti con due squadre diverse mentre Sven Goran Ericksson, nei suoi anni trascorsi nella Capitale, è stato colui che è andato più vicino a sfiorare l’incredibile en plein sfiorando il tricolore nel 1985-86 con la Roma e conquistandolo alla guida della Lazio di Cragnotti nella stagione 1999-2000.
Arnaldo Franzini, 48enne tecnico originario di Vernasca (paesino collinare di 2.200 abitanti in provincia di Piacenza), non sa ancora se riuscirà ad arrivare mai un giorno ad allenare una squadra in Serie A , ma può già vantare un primato che difficilmente qualcuno potrà eguagliare, essere riuscito in meno di tre anni a vincere due volte il campionato di Serie D con due squadre di Piacenza, il minuscolo Pro Piacenza nel 2013-2014 e il blasonato Piacenza Calcio nel 2015-2016. Tutto ciò basterebbe già a convincere la giunta comunale ad affidargli le chiavi della città emiliana, ma il tecnico con un passato da centrocampista nel Sassuolo e nel Brescello specie in questa stagione ha voluto fare le cose in grande. Franzini insieme ai suoi ragazzi non si è limitato semplicemente a riportare i lupi biancorossi, quattro anni dopo il fallimento, nuovamente fra i professionisti ma si è divertito a confezionare tutta una serie di record diventando così la compagine ad aver totalizzato più punti nella storia della Serie D (90 punti in 35 giornate, che potrebbero diventare presto anche 99 visto che restano ancora tre gare da disputare) e la prima squadra a vincere il torneo con 6 turni d’anticipo.
Vincere lo stesso campionato con due club diversi nella stessa città non penso si sia visto spesso – racconta Franzini – mi sono divertito a spulciare un po’ su internet alla ricerca di qualche esempio analogo in categorie più importanti della Serie D ma almeno in Italia non ne ho trovati… Lasciando però da parte questa particolarità ciò che francamente mi inorgoglisce di più è il cammino e la qualità di prestazioni che siamo riusciti a tenere durante tutto l’arco della stagione. Partivamo per vincere e conoscendo il valore tecnico e morale di buona parte della rosa a mia disposizione, a cominciare dai tre giocatori che mi sono portato dietro dalla Pro Piacenza (Silva, Porcino e Matteassi) immaginavo avessimo tutte le carte in regola per centrare il traguardo però non immaginavo un cammino del genere. 90 punti con ancora tre giornate da disputare sono un’enormità e lo testimonia anche il fatto che il record del Montichiari risaliva a 17 anni fa… Per tenere una simile tabella di marcia è necessario che tutte le componenti facciano fronte comune e collaborino al meglio. Qui questa sinergia è avvenuta da subito e il resto lo ha fatto l’entusiasmo travolgente dei tifosi che amano la squadra e dopo un paio di giornate al di sotto delle aspettative hanno finalmente ritrovato il palcoscenico del professionismo. Ora il prossimo obiettivo è quello di consolidarci anche al piano di sopra in un torneo complicato, ricco di avversarie di blasone a cominciare dal Parma con cui speriamo di incrociarci per rinverdire gli antichi fasti di un derby che meno di 20 anni fa andava in scena in Serie A. Non sarà una passeggiata ma certamente l’entusiasmo e la voglia di far bene non ci mancano”.

Un allenatore da 460 punti in 7 anni

Se Franzini, giustamente, ritiene che la promozione del Piacenza sia merito del lavoro d’insieme di società, staff tecnico, calciatori ed ambiente, i media piacentini non hanno dubbi a sottolineare come questa promozione sia il vero capolavoro del Mago di Varnasca, come lo hanno bonariamente soprannominato i giornalisti che ne seguono le gesta ormai da svariati anni. D’altronde basta guardare i numeri e il palmares per capire che ci troviamo di fronte ad un allenatore speciale, uno che sa certamente il fatto suo ed è stato capace negli ultimi sette campionati di raggranellare la bellezza di 460 punti, cogliere quattro promozioni (3 col Pro Piacenza, portato dalla Promozione in Lega Pro dal 2009-2010 al 2013-2014, e una col Piacenza) e centrare una miracolosa salvezza in Lega Pro col Pro Piacenza (2014-2015) partendo da una penalizzazione di 8 punti, che equivale per certi versi alla vittoria di un altro torneo.
I 5 allenatori italiani fra A e B che hanno totalizzato più punti dal 2009 ad oggi (come potete vedere solo Allegri ha raggranellato più punti di Franzini)
Nome e cognomeSquadre allenate dal 2009 ad oggiPunti
Massimiliano AllegriCagliari - Milan - Juventus462
Massimo RastelliJuve Stabia - Brindisi - Portogruaro - Avellino - Cagliari399
Roberto BoscagliaTrapani - Brescia394
Antonio ConteAtalanta - Siena - Juventus fino al 6/2014373
Maurizio SarriGrosseto - Alessandria - Sorrento - Empoli - Napoli357
* Arnaldo Franzini Pro Piacenza - Piacenza 460
* dati aggiornati alle 16:00 del 21/4/2016
"Sono orgoglioso del mio cammino e della mia crescita - racconta Franzini - Da calciatore nessuno mi ha mai regalato niente e con la gavetta sono riuscito a costruirmi un’onesta carriera da centrocampista in Serie C e a segnare uno storico gol alla Juventus con la maglia del Brescello. Da tecnico sono partito dal basso e sto proseguendo un’altra scalata con l’atteggiamento di sempre. Mi fa piacere sapere che, con le dovute proporzioni, nelle ultime sette stagioni solamente Allegri abbia ottenuto più punto in campionato del sottoscritto ma mi fa ancor più piacere pensare che in tutti questi anni sono sempre riuscito a centrare l’obiettivo che la società e la dirigenza mi avevano assegnato. Dopo il ciclo alla Pro Piacenza avevo bisogno di nuovi stimoli e ho scelto il Piacenza perché volevo confrontarmi con l’altra faccia della medaglia, un ambiente esigente che pretende vittorie e ha una enorme fame di rivincita. Sono riuscito a ripagare le aspettative tanto che la società mi ha chiesto di firmare un contratto per altri due anni. Io spero di crescere col Piacenza e magari di guadagnarmi quella chance ai piani più alti che altri allenatori partiti dal basso hanno avuto. La parabola di un Sarri che partito dalla Seconda Categoria è arrivato a sedersi sulla panchina del Napoli regala un messaggio importante. Crescere si può e le occasioni possono arrivare prima o poi per tutti… A patto che ogni giorno si entri in campo ancora più determinati e vogliosi di crescere e migliorare ciò che si è fatto il giorno prima”.
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