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Buonasera a tutti gli amici di Yahoo! Eurosport da Luca Stamerra (Twitter: @StamLuca). Quest’oggi siamo in DIRETTA dallo stadio La Rosaleda per seguire insieme a voi il match tra Málaga e Real Madrid, valido come anticipo della 13esima giornata della Liga.

La Liga / 13. Giornata
Estadio La Rosaleda / 29.11.2014
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Luca Stamerra

Aggiornato 29/11/2014 alle 22:22 GMT+1


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In attesa di trovare un nuovo nome allo stadio Santiago Bernabéu il Real Madrid compie un passo importante nel futuro. Il club spagnolo ha cambiato, seppur in parte minima, il proprio logo cedendo a pressioni da parte di alcuni sponsor musulmani. È stata tolta, infatti, la croce presente sulla corona (nella parte superiore) del logo del Real Madrid: un simbolo storico, concesso direttamente da re Alfonso di Spagna nel 1920, e che plasmò proprio il nome del club con Real”. La croce reale, dunque, è stata nascosta per far contenti gli sponsor e per non offendere la popolazione musulmana. Una rivoluzione! Non è nemmeno la prima volta che si cambia il logo, lo hanno fatto anche Barcellona e Psg negli ultimi anni…
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In campionato sono invece 9 le vittorie consecutive del Real Madrid che vuole assolutamente mantenere il proprio vantaggio su Barcellona e Atlético Madrid. I catalani, che affronteranno l’ostico Valencia, sono a -2 mentre i colchoneros sono terzi a -4 e affronteranno il Deportivo La Coruña nel lunch match di domani.
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Quella contro il Basilea è stata per il Real Madrid la 15esima vittoria consecutiva in tutte le competizioni, risultato che ha eguagliato i precedenti 2 record del club: ovvero le 15 vittorie di fila del Real Madrid di Mourinho (stagione 2011/12) e del Real Madrid di Miguel Muñoz nella stagione 1960/61. Manca un ultimo passo, la vittoria contro il Málaga per imporre il record solitario di 16 successi consecutivi. Come detto prima, però, non sono le vittorie consecutive a portare i trofei. Come disse lo stesso Mourinho: “i conti si fanno a fine stagione, solo chi alza il trofeo può festeggiare”.
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Credit Foto AFP

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Forse questo è un commento un po’ di parte, forse no. Rimane il fatto che Ronaldo è stato fondamentale per il successo del Real Madrid in Champions nella scorsa stagione. Qui, intanto, Ancelotti cerca di imitare l’asse portoghese esultando come lui dopo un gol segnato all’Éibar settimana scorsa…
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Lo stesso Ancelotti si è esposto per vedere il proprio giocatore alzare ancora una volta il Pallone d’Oro: “Non so se dà fastidio il fatto che vinca dei premi, tutti possono dare la loro opinione. Ma anche se non fossi l'allenatore del Real, penserei che è impossibile che non vinca Cristiano Ronaldo quest’anno. Ha vinto tutto, è stato importantissimo in Champions, non possono esserci dubbi. Xabi Alonso? È uno dei pochi a pensare che Cristiano non vincerà il Pallone d'Oro - aggiunge il tecnico di Reggiolo - quando invece sarà così. Comprendo il suo punto di vista e capisco che parli così di Neuer che è un suo compagno di squadra”.
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Per molti bastano questi dati per eleggere per la terza volta in carriera (seconda consecutiva) Cristiano Ronaldo come vincitore del Pallone d’Oro 2014. Non è dello stesso avviso, però, Michel Platini che come presidente dell’UEFA si è più volte espresso a favore di un giocatore della Germania, campione del Mondo in carica. A tutti è concesso l’espressione del proprio parere, ma Platini ha l’autorità per spingere così ardentemente la votazione verso un tedesco? Secondo il Real Madrid no, tanto da far presentare al club spagnolo un comunicato stampa in merito: “Il Real Madrid si ritiene sorpreso per le continue manifestazioni di Platini in merito alle sue preferenze personali sul vincitore del Pallone d'Oro, il suo ruolo di massimo responsabile del principale organismo del calcio europeo dovrebbe imporre la massima neutralità”.
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Con il gol realizzato al Basilea anche Cristiano Ronaldo ha trovato il suo 71esimo gol in Champions League, raggiungendo una leggenda del Real Madrid come Raúl González Blanco. Il portoghese in realtà ne ha firmate 72 di reti nella massima competizione europea, ma secondo i dati statistici ufficiali non viene considerata la rete realizzata al Debreceni (con la maglia del Manchester United) del 9 Agosto del 2005 in quanto era un terzo turno preliminare. Sarà, ad ogni modo in testa ora c’è Messi che con la tripletta all’APOEL di martedì è salito a quota 74 a +3 da Ronaldo.
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Il Real Madrid arriva dal successo in terra svizzera, dove la squadra di Ancelotti ha superato anche il Basilea: cogliendo il quinto successo di fila nella fase a gironi di Champions. Se arrivassero i 3 punti anche contro il Ludogorets (in casa il prossimo 9 Dicembre) il Real diventerebbe la sesta squadra a vincere tutte le 6 gare (del gruppo) nella storia della massima competizione europea. Ci sono riuscite negli ultimi anni il Real Madrid di Mourinho (2011/2012), il Barcellona di Louis van Gaal (2002/2003), lo Spartak Mosca di Dmitrij Aleničev (1994/1995), il Psg di George Weah (1993/1994), e il Milan di Fabio Capello (1992/1993). In ogni caso è un record pericoloso, le 5 squadre precedenti a realizzare questo record non hanno poi vinto il trofeo a fine anno….