Dal PSG al fanalino di coda della Liga: Sirigu va a giocare all'Osasuna
Pubblicato 31/01/2017 alle 18:55 GMT+1
In campo appena tre volte nella prima parte dell'anno con la maglia del Siviglia, il portiere italiano ha firmato con l'ultima in classifica: vi rimarrĂ fino al termine del campionato. Una scelta dettata dalla volontĂ di tornare a fare il titolare dopo tanta panchina.
Sirigu - Italy-Ireland - Euro 2016 - LaPresse/PA
Credit Foto Eurosport
Salvatore Sirigu riparte dal basso. Nel vero senso della parola, perchĂ© in questo momento, classifica canta, piĂ¹ in basso di così c'è solo la Segunda Division spagnola. Il portiere sardo, ancora di proprietĂ del Paris Saint-Germain ma in prestito al Siviglia nella prima parte della stagione, ha firmato per sei mesi con l'Osasuna, fanalino di coda della Liga.
Tre presenze stagionali
Una scelta apparentemente strana, controcorrente. Dai quarti di Champions League raggiunti due anni fa a una lotta salvezza giĂ quasi compromessa (sono 8 i punti di ritardo dal LeganĂ©s quartultimo), da Ibrahimovic e Thiago Silva a Oier e Sergio Leon: un bel salto all'indietro. Eppure, a Pamplona Sirigu potrĂ tornare a fare quello che ama e per cui è pagato: giocare. Non poteva piĂ¹ farlo al PSG, chiuso per una stagione intera dal tedesco Trapp, e non ha potuto farlo - contrariamente alle previsioni, sue e non solo - neppure a Siviglia: appena tre, per un totale di 68 minuti, le presenze totali tra Liga e Copa del Rey. Un'inezia per un portiere che, bene ricordarlo, appena pochi mesi fa veniva portato in Francia da Antonio Conte, con tanto di comparsata da titolare nella gara finale del girone persa dall'Italia contro l'Irlanda.
Peggior difesa di Liga
A 30 anni, Sirigu si rimette dunque in discussione. Avrà il compito di chiudere la porta di una squadra fino a questo momento ha concesso troppo a chiunque: l'Osasuna, ultimo assieme al Granada e in questo momento con un piede in Segunda, è reduce da 4 pareggi e 8 sconfitte nelle ultime 12 giornate e, con 44 gol al passivo, ha la peggior difesa di Liga. Uno scenario ben diverso da quelle notti di Champions League nelle quali, a sfidare il Barcellona e a fermare il Chelsea, c'era anche lui.
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