Sarà Usa contro Giappone

Una finale a sorpresa a metà quella della sesta edizione del campionato mondiale di calcio femminile, in corso di svolgimento in Germania. Se gli Stati Uniti hanno rispettato i pronostici contro l'indomita Francia di Bruno Bini, è da leggenda il cammino del Giappone di Sasaki che, dopo la Germania padrona di casa, si sbarazza pure della più quotata Svezia e, domenica prossima a Francoforte, avrà la grande opportunità di completare il sogno e portare a casa la prima Coppa del Mondo della sua storia.

La Francia gioca meglio e costruisce le occasioni migliori, gli Stati Uniti sfruttano la loro maggiore esperienza a livello internazionale e la fanno valere per portare a casa il successo che le proietta alla terza finale iridata della loro storia. Ancora una volta la grande protagonista di giornata è Abby Wambach, che a 12' dalla fine trova la rete del 2-1 che indirizza in maniera decisiva la partita a favore della formazione a stelle e strisce. La gara è vivace fin dalle prime battute e si sblocca già al 9', quando Lauren Cheney è bravissima a raccogliere un cross proveniente dalla sinistra e battere sul tempo la francese Bompastor e il portiere Sapowicz. Ma le Bleus non si scompongono e creano un paio di occasioni clamorose con la Thiney (strepitoso intervento dell'americana Solo) al 30' e al 33' con la Bompastor, il cui destro dalla distanza termina la sua corsa sulla traversa. Cinque minuti più tardi la Wamback ha la grande chance per portare le sue compagne sul 2-0 prima dell'intervallo ma fallisce un clamoroso colpo di testa a porta sguarnita. Ad inizio della ripresa, la Francia raccoglie i frutti del lavoro costruito nella prima frazione e pareggia col beffardo tiro-cross della Bompastor che, sfiorato soltanto dalla Thiney, mette fuori causa una sorpresa Hope Solo. La partita sale d'intensità e le due squadre si fronteggiano a viso aperto, fino all'episodio spacca-partita: al 78', sul corner dalla destra della Cheney, il numero 1 transalpino esce a vuoto e la Wamback svetta in solitaria per il nuovo vantaggio statunitense. E' una mazzata per la Francia che, infatti, si fa cogliere in contropiede 3' dopo e chiude i conti col diagonale vincente della Morgan.

Analogo punteggio nella sfida di Francoforte (la città che ospiterà la finale) ma in questo caso è stata palese la dimostrazione di forza delle nipponiche. Questo Giappone, per il calcio fin qui mostrato, è certamente la più bella rivelazione del Mondiale e una realtà da tenere in grande considerazione anche per il futuro. La gara, a dir la verità, non si era messa bene per l'undici guidato da Norio Sasaki, colpita dopo appena 10' dall'inizio dal fendente della Oqvist, brava ad approfittare di un disimpegno difensivo scellerato della giapponese Sawa. Ma la formazione asiatica dimostra una capacità di reazione degna della grande squadra e al 19' trova il punto del pari con la Kawasumi che, seppur disturbata alle spalle da un'avversaria, riesce ad infilare la porta avversaria con un rocambolesco tocco sotto misura. E' l'episodio che fa svoltare la gara in favore del Giappone, capace di riproporre quel giro-palla rasoterra che manda in tilt la retroguardia scandinava. Bisogna attendere però il quarto d'ora del secondo tempo per assistere al vantaggio del Giappone: il portiere svedese Lindahl manca l'uscita sul cross per la Kawasumi proposto dalla Ando e il capitano Homare Sawa si avventa come un rapace sulla sfera e firma la rete del sorpasso. E' la sua quarta realizzazione in questo Mondiale. Passano solo 4' ed ecco servita la prodezza che diventerà lo spot della manifestazione: la Lindahl abbandona la propria area per anticipare in uscita la Ando, il pallone arriva sui piedi della Kawasumi che non ci pensa neanche un istante e dai 35 metri trova il bersaglio grosso. Rete splendida e colpo del ko per le ambizioni della Svezia di giocarsela fino alla fine. Termina 3-1 per il Giappone e, per quello che si è visto, è giusto così.