La Croazia dona il premio dei Mondiali ai bambini poveri? La lettera del ct è un fake
Aggiornato 19/07/2018 alle 10:02 GMT+2
È purtroppo una fake news la lettera in cui il ct della Croazia, Zlatko Dalic, attaccava la classe dirigente del proprio Paese annunciando il dono in beneficenza dei 23 milioni di euro di premio ricevuto ai Mondiali: è stata scritta da tal Igor Premuzic, che si è inventato un "mondo parallelo" di uno "sportivo patriota".
I 23 milioni di euro destinati ai giocatori e allo staff della Croazia per la finale raggiunta ai Mondiali di Russia 2018 donati in beneficenza, a una fondazione che avrebbe permesso a tanti bambini del Paese balcanico di godersi le vacanze estive in una località di mare: una conclusione epica dell'avventura leggendaria della squadra di Zlatko Dalic che, purtroppo, si è rivelata essere una fake news. La lettera in cui il ct croato attaccava violentemente la classe dirigente del proprio Paese, accusandola di corruzione e collusione con organizzazioni criminali, è in realtà opera di tal Igor Premuzic, che ha ammesso di essersi inventato la storia di un possibile "mondo parallelo" scritta da un vero "sportivo patriota".
La falsa lettera di Zlatko Dalic contro il governo croato
Ecco i passaggi principali della scritto di Igor Premuzic, immedesimatosi in quello che potremmo chiamare "il Dalic parallelo".
La Croazia è oggi il Paese più povero dell’Unione Europea e governato da membri di quella che è stata considerata un’organizzazione criminale. Milioni di persone sono fuggite negli ultimi vent’anni. In Croazia, i pensionati non sono in grado di soddisfare i loro bisogni primari, i giovani non possono permettersi un’istruzione adeguata, la salute pubblica sta collassando e la magistratura è corrotta. Il nostro Paese ha più di mille km di costa, eppure abbiamo bambini che non hanno mai visto il mare, bambini che vanno a letto affamati perché i loro genitori, disoccupati, non hanno nulla da dargli da mangiare. Ora, tutti i bambini croati avranno l’opportunità di trascorrere almeno sette giorni di vacanza al mare: è il minimo che possiamo fare per i più deboli. Chiedo ai politici e a tutti i rappresentanti delle autorità che hanno portato il Paese all’inferno e alla miseria, di non avvicinarsi alla Nazionale. Qui non siete i benvenuti. Non indossate la maglia della Nazionale per promuovere il vostro successo, perché minereste il valore del nostro lavoro.
La beneficenza di Kylian Mbappé
Anche Kylian Mbappé, l’uomo-copertina della Francia campione del mondo, ha scelto di devolvere gli oltre 400.000 euro di premi e bonus ricevuti durante il torneo all’associazione Premiers de Cordée, che aiuta i bambini disabili e malati con programmi sportivi gratuiti.
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