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Le 5 verità di Croazia-Inghilterra: la vittoria di Dalic, Francia più riposata, ma Croazia affamata

Enrico Turcato

Aggiornato 11/07/2018 alle 23:43 GMT+2

Il CT croato, ripescato prima del playoff di novembre, è il vero artefici del miracolo croato. La Francia parte favorita, ma questa Croazia cerca rivincite (do you remember 1998?)

Zlatko Dalic, Croatia

Credit Foto Getty Images

1) Il CT Dalic nella storia: da ripescato a eroe

Il CT Zlatko Dalić ha assunto la guida della Nazionale croata il 7 ottobre 2017, al posto del deludente Ante Čačić. Ha eliminato la Grecia nel playoff di novembre e ha portato la Croazia in finale Mondiale. Da “ripescato” a eroe. Ha sistemato una Nazionale dal potenziale enorme, ma spesso tatticamente imperfetta. Un lavoro eccellente, un Mondiale indimenticabile. Ci serva da lezione per il futuro. Cambiando si può migliorare eccome.
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Ivica Olic und Trainer Dalic

Credit Foto Imago

2) Inghilterra comunque positiva: ci rivediamo nel 2022

Non è “tornata a casa” la Coppa. L’Inghilterra continua ad avere in bacheca solo il Mondiale del 1966, quello giocato in casa. L’eliminazione ai supplementari contro la Croazia potrebbe sembrare un’ennesima occasione persa, ma per una volta ci permettiamo di dissentire. Il gruppo a disposizione di Southgate resta giovane e dovrà sfruttare questo torneo come esperienza positiva per la prossima edizione in Qatar. Applausi in ogni caso alla Nazionale inglese, che è tornata ad essere competitiva, affamata, unita. Lo spirito è quello giusto, le cose da migliorare ci sono, lo sguardo al futuro è legittimo.
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Fast Match Report: Croazia-Inghilterra 2-1 in 60 secondi

3) La Croazia arriva stanca, ma carica per una storica rivincita

580 minuti giocati per la Francia, 676 per la Croazia. Recuperi inclusi. I tre supplementari consecutivi si faranno sentire nelle gambe croate? La squadra di Deschamps arriva sicuramente più fresca all’atto finale, ma la Croazia ha dalla sua una voglia di rivincita incredibile. La semifinale del 1998, decisa dalla doppietta di Thuram, “brucia” ancora ad una Nazione di quattro milioni di abitanti che ha un appuntamento con la storia da concretizzare. I Dalic-boys saranno anche più stanchi fisicamente, ma mentalmente sono pronti a dare battaglia a una Nazionale ben più quotata.

4) Perisic trascinatore, Mandzukic l’uomo dei gol pesanti

Perisic ha preso parte attiva a 10 gol nei maggiori tornei internazionali (Europei e Mondiali), più di qualsiasi altro croato nella storia. Un dato chiave, confermato dal gol e dall’assist nella semifinale contro l’Inghilterra. Abulico per un’ora, devastante dal gol in poi. Il solito “pazzo” Perisic tanto amato dai tifosi dell’Inter. La firma finale, invece, è stata quella dell’uomo dei gol pesanti. Mario Mandzukic ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto. Per una volta meno Modric e meno Rakitic, più Perisic e Mandzukic.
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Mario Mandzukic et Ivan Perisic

Credit Foto Getty Images

5) Ad Harry Kane manca ancora uno step

Dopo dei quarti di finale abbastanza in ombra, una semifinale sottotono, con il gol del possibile raddoppio sprecato. Harry Kane ha segnato sei gol in questo Mondiale (tre su rigore), ma non è ancora riuscito a compiere quel definitivo salto di qualità richiesto ai grandi campioni. Gli manca uno step per arrivare a quel livello. Dalla sua ha l’età (24 anni) e una leadership consolidata nella Nazionale inglese. Avrà modo di crescere ancora.
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