Mondiali 2018, le 5 verità del 2 luglio: Neymar irritante, il Belgio ha problemi dietro

Il numero 10 del Brasile è uno dei migliori giocatori di questo Mondiale, ma continua con i suoi atteggiamenti irriverenti e con le simulazioni. La vera forza dei verdeoro è la difesa: Thiago Silva magistrale fin qui. Belgio che dietro ha diverse lacune. Che occasione Carlos Vela

Neymar se tord de douleur face au Mexique

Credit Foto Getty Images

1) Brasile molto solido dietro: resta la favorita

L’unica big che ha confermato le previsioni della vigilia. Tosta, solida, lucida. Altro 2-0 e quarti conquistati in scioltezza. Ma questo, più che il Brasile della tecnica di Coutinho, Willian, Neymar, è il Brasile di Thiago Silva, Miranda e Alisson. Di un trio difensivo in forma e che si intende a meraviglia. Una Selecao che concede pochissimo agli avversari, sapendo che davanti il gol in qualche modo arriverà. Tite sembra un selezionatore intelligente e preparato. Unico dubbio: vedremo se l’assenza ai quarti di Casemiro per squalifica peserà o meno. In ogni caso, i verdeoro restano i grandi favoriti per la vittoria finale.
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Thiago Silva célèbre son but contre la Serbie, le 27 juin 2018 à Moscou.

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2) Neymar tanto forte quanto irritante

Lo diciamo chiaro e tondo? Non se ne può già più. È inaccettabile che un giocatore così forte, così tecnicamente eccelso, così guizzante, si esibisca ogni volta in atteggiamenti vergognosi. Che motivo c’è? Che motivo c’è di simulare ad ogni fallo/contrasto sceneggiate hollywoodiane? Dopo aver rotolato per 10 metri contro la Serbia per un semplice sgambetto, urla e grida esagerate anche contro il Messico. Il siparietto con Layun è sembrato ancora una volta fuori luogo. Un vero peccato. Un giocatore di questo livello che si sta rendendo antipatico al mondo intero.

3) Carlos Vela, uno che farebbe comodo a tante squadre di A

Carlos Vela ha 29 anni e gioca in MLS. Dopo tante buone stagioni alla Real Sociedad, nel 2018 è andato negli States. Possibile che dopo averlo visto giocare in questo Mondiale, nessuna squadra medio-forte di Serie A (Genoa, Samp, Torino, Fiorentina ecc) abbia pensato a riportarlo in Europa? Anche contro il Brasile è stato uno dei migliori del Messico. Ha tecnica, buon passo e dribbling fulmineo. Può fare la differenza nel nostro campionato, dove ci sono sempre meno giocatori dotati di un cambio di passo del genere.

4) Belgio, ottima reazione, pessima fase difensiva

Non ha mollato la formazione fiamminga. Sotto 2-0 contro il generosissimo Giappone, il Belgio è riuscito a rimontare la partita, anche grazie ai cambi di Martinez, vincendo proprio all’ultimo respiro. Reazione da grande squadra. Qui si fermano le note positive. Perché una delle favorite del Mondiale continua ad evidenziare qualche problema di troppo dietro. De Bruyne e Witsel non offrono la necessaria copertura in mezzo, Vertonghen e Kompany non hanno convinto. La sensazione è che debbano esserci interpreti e schemi tattici differenti contro il Brasile. Altrimenti il rischio imbarcata è alto.

5) Giappone, sogno interrotto per un’ingenuità colossale

Nei minuti di recupero, tutti in avanti poco prima dei supplementari, per cercare una vittoria insperata. Volevano vincere, ma non è andata bene. Il Giapppone ha subito un gol clamoroso con un contropiede velocissimo, guidato da Bruyne e finalizzato da Chadli. Ingenuità colossale, per una squadra che nel complesso ha fatto il massimo ed è piaciuta. Tre nomi su tutti: Yoshida, Shibasaki, Inui.
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Granqvist: "Ibrahimovic? Uno dei migliori del mondo, ma la nostra è una grande squadra"

Video credit: Eurosport

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