Mondiali 2018, le 5 verità del 23 giugno: il Belgio davanti fa paura, Messico re delle ripartenze

I Diavoli Rossi continuano a impressionare dalla metà campo in su. Il Tricolor ricorda l'Italia, che in questo Mondiale avrebbe detto la sua. La Svezia rimane solida, ma tecnicamente limitata. Germania: potrebbe essere la vittoria della svolta

Belgium's forward Romelu Lukaku (R) celebrates with teammates after scoring a goal after scoring a goal during the international friendly football match between Belgium and Costa Rica at the King Baudouin Stadium in Brussels on June 11, 2018.

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1) Belgio a due facce: davanti mostruoso, dietro con qualche problema

Lukaku ha giá segnato quattro gol. Poi c'é un Hazard in forma strepitosa, un Mertens a suo agio nei panni del leader, Carrasco, oltre ad un'alternativa di lusso come Batshuayi. E se De Bruyne non giocasse in mediana, ci sarebbe anche lui. La qualitá del Belgio (e lo confermano gli 8 segnati in due partite) davanti non si discute e deve far paura a tutti. Semmai, il punto debole é nella non irreprensibile fase difensiva. Martinez non pare intenzionato a lavorarci. Basterá tanto talento offensivo a coprire le falle dietro? Ai posteri l'ardua sentenza, anche se la storia dice che solitamente la risposta é "no".
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Messico

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2) Messico all'italiana: difesa tosta e ripartenze da urlo

Lozano, Vela, Hernandez, innescati dai vari Layun, Herrera, Guardado. Quando il Messico riparte, impressiona. Anche contro la Corea ha colpito col il suo pezzo forte: la ripartenza. Difesa tosta e contropiedi veloci. Ricorda un classico italiano. E da Tricolore a Tricolor il passo é breve. Una tattica che in un Mondiale puó anche pagare.

3) Germania: e se fosse la vittoria della svolta?

Rimonta terminata in gloria, grazie al gioiello di Kroos al minuto 95. La Germania é passata dal terrore di un'eliminazione storica a una vittoria che ha scacciato i fantasmi. E se la Nazionale tedesca si fosse davvero tolta il peso di questo avvio tormentato e iniziasse ora una nuova scalata verso la finale? Urge un aggiustamento dietro (ancora troppe occasioni concesse agli avversari) e la conferma di alcuni giocatori in determinati ruoli (Werner esterno, Gundogan in mezzo). Poi se la Germania si compatta, diventa tosta per chiunque.
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Toni Kroos

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4) Svezia solida, ma tecnicamente limitata

Lo ha confermato ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno. Non é facile battere una squadra che lotta e difende come la Svezia. Una formazione dura da affrontare, che ha fatto spaventare perfino il colosso tedesco. Certo, i limiti tecnici sono palesi e la qualitá del gioco (quale gioco?) latita. Ed é per questo che l'eliminazione, ora probabile, dovrá essere accettata con la giusta consapevolezza.

5) É un Mondiale mediocre: l'Italia avrebbe detto la sua

Quasi tutte le partite molto tirate, con tante squadre brave a difendersi e con tanti campioni in ombra. Sí, l'Italia in questo Mondiale ci sarebbe stata alla grande. Ma non lo diciamo per retorica, proprio per qualita media offerta in questa Coppa del Mondo. Una squadra ben organizzata e allenata da un allenatore di livello, avrebbe potuto fare strada, pur avendo limiti qualitativi. Rimpianti tanti, ci servirá da lezione.
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