Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Nessuno come Herrera

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 07/03/2008 alle 16:22 GMT+1

Cento anni di Inter, segnati in maniera indelebile dalle convinzioni tattiche di molti allenatori che hanno fatto la fortuna, ma a volte anche la sfortuna, della società nerazzurra. Il primo fu Virgilio Fossati, passando dal mitico Helenio Herrera per arr

Cento anni sono tanti, cento anni di gioie, trionfi e delusioni. L'Inter taglia questo prestigioso traguardo, un secolo costellato di successi che ha visto indossare la gloriosa maglia nerazzurra da tantissimi giocatori, alcuni sicuramente indimenticabili, altri solo meteore. La storia dell'Inter, però, non può non essere associata anche a quei personaggi che hanno guidato dalla panchina i nerazzurri, quei tecnici che hanno fatto la storia. Un nome su tutti, però, echeggia in maniera più netta nella memoria di ogni tifoso nerazzurro, di qualsiasi età, grande o bambino: Helenio Herrera. Il Mago, infatti, ancora ad oggi è l'allenatore che ha vinto più titoli con l"Inter, oltre a vantare il maggior numero di stagioni alla guida della squadra milanese (9). Nato a Buenos Aires nel 1916, Herrera fu ingaggiato da Angelo Moratti nel 1960 che se ne innamorò dopo le due sconfitte in Coppa delle Fiere ricevute dal Barcellona guidato proprio dal Mago argentino. L'Inter di Herrera diventò la squadra più forte del mondo negli anni Sessanta, ed è ritenuta ancora oggi la miglior Inter di tutti i tempi. Nelle sue otto stagioni come allenatore, la Grande Inter (così fu rinominata la corazzatta di Herrera) vinse due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali e tre scudetti. Il Mago rivoluzionò il modo di allenare, fu uno dei primi tecnici a utilizzare la psicologia come strumento per motivare i giocatori e confondere gli avversari.
Herrera, dunque, unico e forse inarrivabile. Ci hanno provato in tanti a emulare i successi del Mago ma nessuno ha mai sfiorato, nemmeno lontanamente, i traguardi raggiunti dalla 'Grande Inter'. Ci ha provato dal 1977 al 1982 Eugenio Bersellini, ma in cinque stagioni la sua Inter riuscì a conquistare solo un campionato e due Coppe Italia. Più che per i successi, Bersellini viene ricordato per i suoi metodi rigidi: regole severe in allenamento, tanto lavoro da riprodurre in campo e grande attenzione alla preparazione atletica. Per questo Bersellini venne soprannominato "Il Sergente di ferro". Nel cuore dei tifosi interisti entra di diritto Giovanni Trapattoni che, dal 1986 al 1991, riuscì a conquistare uno scudetto (1988/89, quello dei record) e una Coppa Uefa (1990/91). Nella lista dei grandi allenatori nerazzurri non può mancare il nome di Gigi Simoni che, oltre a conquistare il primo trofeo dell'era Moratti-bis (Coppa Uefa nella stagione 1997/98) sfiorò lo scudetto nella stessa stagione, nel primo anno di Ronaldo, nell'anno delle polemiche infinite con la Juventus che riuscì a strappare lo scudetto ai nerazzurri dopo una lunga e agguerrita cavalcata. Simoni fu esonerato l'anno dopo, ma lasciò un grandissimo ricordo tra i tifosi nerazzurri per i suoi modi educati, semplici e da gentiluomo; il tecnico di Crevalcore riuscì a costruire una squadra competitiva che si centrava sulle qualità straordinarie del Fenomeno, con gli altri giocatori di levatura media, ma che faceva di spirito di gruppo e sacrificio le sue armi migliori. Insomma un'Inter che giocava col cuore: quello che, da sempre, fa impazzire il tifoso nerazzurro.
Facendo un balzo nel tempo, antecedente a Herrera, non si possono dimenticare alcuni tecnici che hanno comunque scritto la storia della &lsquobeneamata'. Virgilio Fossati, fu il primo capitano nerazzurro oltre che allenatore: dal 1909 al 1915, contribuì alla conquista del primo scudetto nerazzurro (1910), prima di morire da eroe nella prima guerra mondiale. Arpad Weisz, invece, guidò i nerazzurri (allora Ambrosiana, ndr) dal 1926 al 1934; il tecnico ungherese resta nella storia nerazzurra perché conquistò lo scudetto nella stagione 1929/30, il primo campionato a girone unico nazionale, con 18 squadre partecipanti. Stella di quella squadra: un certo Giuseppe Meazza.
La nostra carrellata arriva ai giorni d'oggi, a Roberto Mancini (al timone dell'Inter dal 2004) che con due scudetti vinti (uno a tavolino dopo le polemiche di 'calciopoli'), due Coppe Italia e due Supercoppe italiane non può non rientrare di diritto nell'èlite dei grandi tecnici nerazzurri. Massimo Moratti ha scelto il 'Mancio', come suo padre scelse Herrera, per riportare sul tetto del mondo l'Inter: il tecnico di Jesi ha avuto negli ultimi anni il merito di costruire una squadra fortissima sia dal punto di vista tattico che caratteriale, che ha infranto ogni tipo di record in Italia, ma ancora fragile in Europa. Moratti e tutti i tifosi nerazzurri, ovviamente, si augurano che Mancini possa raggiungere, e forse un giorno superare, il mito: Herrera.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità