Pagellone, il meglio e il peggio del calcio estero: Guardiola fa 400 vittorie, Balotelli sbotta

La copertina la merita Pep Guardiola, timoniere del Manchester City capolista indisturbata della Premier League. Grazie al successo contro l’ostico Bournemouth – il dodicesimo in quattordici turni di Premier, City ma sconfitto – Guardiola ha infilato la vittoria numero 400 in carriera, con questa ripartizione: 179 con il Barcellona, 124 col Bayern Monaco e 97 con il Manchester City, su 543 match guidati dalla panchina. L’impero colpisce ancora.

Due sconfitte “onorevoli” in fase di rodaggio ad agosto contro City e Chelsea, poi più nulla: 19 risultati utili tra tutte le competizioni per l’Arsenal di Unai Emery, compresa la roboante vittoria per 4-2 nel sentitissimo North London Derby contro il Tottenham di Pochettino. I Gunners hanno riguadagnato la quarta piazza di Champions e più in generale sembrano proprio essersi affidati al condottiero giusto dopo il deludente crespuscolo dell’era Wenger.

Voto altissimo anche alla rigorosità e alla prontezza della polizia inglese che ha immediatamente individuato, prelevato ed arrestato il tifoso dei Spurs che, nel corso del match, ha avuto la brillante idea di lanciare una buccia di banana in direzione di Pierre Emerick Aubameyang, bomber Gunners ed autore di una doppietta nella sfida contro il Tottenham. Un chiaro atto di razzismo prontamente punito dalle forze dell'ordine... Un trattato su come, anche alle nostre latitudini, si dovrebbero gestire questo tipo di situazioni barbare ed inqualificabili.

Quest’anno c’è una favola che va per la maggiore a Girona, città della Catalgogna al confine con la Francia: quella del Girona Futbol Club sesto in classifica in Liga ma soprattutto quella del suo attaccante principale, l’uruguaiano ex Reggina Christian Stuani che guarda tutti dall’alto in basso nella classifica dei marcatori del massimo campionato spagnolo con la bellezza di 11 gol. Un rendimento sfolgorante per un attaccante che come il buon vino sembra migliorare invecchiando.

Bomber dell'Eintracht Francoforte, che dopo 11 partite consecutive perde l'imbattibilità ma trova come sempre nel suo attaccante il gol. Impressionanti i numeri del serbo classe '97 fin qui in stagione: 15 gol e 4 assist tra Bundesliga e Europa League. Di fatto va in rete ogni 60 minuti e spicci. Da tenere d'occhio davvero.

Dopo un mesi di astinenza da vittorie in Bundesliga il Bayen Monaco ritrova la vittoria grazie soprattutto alle doti da opportunista d’area di Serge Gnabry, autore di una doppietta sul campo del Werder Brema, sua ex squadra. Buone notizie per il Bayern in un momento storico di ricambio generazionale dove Uli Hoeness ha avuto modo di dichiarare mezzo stampa: "I veterani Franck Ribery e Arjen Robben probabilmente giocheranno la loro ultima stagione con il Bayern Monaco". Per alcuni senatori sul piede di partenza, ci sono giovani calciatori che aspirano a caricarsi sulle spalle il club bavarese…

Ci risiamo. Ancora una volta lo scontro tra Pogba e Mourinho sarebbe stato molto acceso nello spogliatoio dello United a margine del deludente 2-2 contro il Southampton. Secondo fonti interne allo United il tecnico portoghese non le avrebbe mandate a dire: “Sei un virus. Tu non giochi a calcio. Non rispetti chi scende in campo e chi sta sugli spalti. E uccidi la mentalità delle persone buone e oneste accanto a te”. Di certo la prestazione dell’ex Juventus non è stata all’altezza della sua fama, date le 8 (!) palle persa. Come finirà questa soap opera?

Fa discutere – e molto – l’arbitraggio del controverso Cakir nell’infuocato derby di Istanbul Besiktas-Galatasaray: passi per un controverso rigore non assegnato al penalty dopo il consulto della Var (potremmo discuterne per ore) ma il penalty non concesso al “Gala” per il netto mani di Vida (dopo sciagurato rinvio dell’ex interista Medel) ha del clamoroso. Tra Turchia e Champions, il fischietto della finale Juventus-Barcellona 2015 o di Juventus-Real Madrid 2018 continua a far discutere.

Uno “scenario da incubo”, lo ha definito lo stesso allenatore Thierry Henry. Il Monaco, incredibilmente, è incappato in una nuova sconfitta, la nona del suo campionato, questa volta contro la rivelazione assoluta Montpellier. Eppure davanti al proprio pubblico i monegaschi erano passati a condurre grazie al gol del gioiellino Tielemans, poi il black out più totale. La paura di prendere gol ha avuto la meglio e puntualmente la legge di Murphy si è materializzata.

Richiamato in panchina dopo l’ennesima partita avara di gol, Mario Balotelli ha sbottato contro il suo allenatore Patrick Vieira gettando pure i guanti a terra. La chiosa la lasciamo proprio al tecnico francese, ulteriori commenti sono superflui: “In linea di massima mi fa piacere quando i giocatori si arrabbiano per una sostituzione, vuol dire che hanno voglia di giocare. Ma io sono pagato per fare delle scelte, non sono l'allenatore di Balotelli, io sono l'allenatore del Nizza, devo pensare al bene della squadra ed essere onesto il più possibile nel mio modo di comunicare con i giocatori.”

Perdere un derby al 95esimo per colpa di una papera: esiste forse un incubo peggiore per un portiere? Grossomodo è quello che è successo a Jordan Pickford in Liverpool-Everton: un suo goffo intervento sul campanile di Van Dijk ha spianato la strada al match winner Origi. Eppure trattasi del portiere titolare della Nazionale inglese. Ecco, forse col senno di poi certe dichiarazioni spavalde sul conto di Alisson poteva evitarsele.

Incredibile quanto successo al de Kuip di Rotterdam, dove il PSV stava tentando disperatamente di pareggiare sul risultato di 2-1 a favore del Feyenoord; proprio durante una chiara occasione da gol per gli ospiti in area dei padroni di casa da bordo campo è stato buttato un pallone che di fatto ha interrotto l’azione. Si giocava prima contro terza nel massimo campionato olandese: imbarazzante…