In attesa di Sánchez, il Manchester United ne fa 3 allo Stoke con Valencia, Martial e Lukaku
Aggiornato 15/01/2018 alle 23:13 GMT+1
Mentre, sul mercato, si profila uno scambio tra il cileno e Mkhitaryan (questa sera escluso dai convocati), vittoria mai in discussione dei Red Devils contro la formazione affidata questa mattina al tecnico scozzese Paul Lambert. Mourinho si riprende il secondo posto in solitaria a quota 50.
In attesa di battere, in sede di mercato, la concorrenza del City per avere Alexis Sánchez (per il quale si profila uno scambio con Mkhitaryan - escluso dai convocati - più lauto conguaglio all'Arsenal), il Manchester United supera senza discussioni, 3-0, uno Stoke City in crisi e in fase di transizione, tanto da aver nominato solo questa mattina il successore di Mark Hughes, ovvero lo scozzese Paul Lambert, questa sera seduto in tribuna ad Old Trafford. Per i Red Devils, un risultato buono per rimpossessarsi del secondo posto in solitaria a quota 50 punti, a -12 dai cugini cittadini, che comandano la classifica di Premier.
La cronaca della partita
Passano appena 9' e i Red Devils passano in vantaggio: Pogba manda al bar Ireland (rispolverato dalla naftalina dal careteker Eddie Niedzwiecki) con un assaggio sulla destra a favore di Valencia il quale, con un delizioso sinistro a giro appena entrato in area, liquida sul secondo palo Butland. L'1-0 tira fuori il coraggio dal rimaneggiato Stoke: al 17, girata in area dello stesso Ireland con palla che sfiora il secondo palo. Al 22', conclusione in fotocopia e ancora più insidiosa dopo uno scambio tra Bauer e Shaqiri. Al minuto 25, poi, Choupo-Moting, in tackle, sfiora l'incrocio dei pali a porta sguarnita dopo un'uscita "a farfalle" su Crouch. Lo United, però, è sornione, e al 38' raddoppia: sanguinosa palla persa da Tymon nella propria trequarti. A rubargliela è Valencia, che la consegna a Pogba, abile a pescare Martial al limite dell'area: la staffilata di destro dell'ex Monaco è imparabile e vale il 2-0.
Se, durante la prima frazione, i Potters si sono distinti per una buona prova - specie dalla cintola in su - nel secondo tempo si eclissano completamente. La ripresa vede una sola squadra in campo: il Manchester United, che sfiora il tris in un paio di circostanze con Mata, per poi trovarlo con Lukaku: verticalizzazione di Martial e stop in area di Lukaku, che controlla (anche con un braccio) fa sportellate in area e si gira con un sinistro al fulmicotone battendo il povero Butland. Siamo al 72'. Nel finale, il neoentrato Rashford sfiora, di tacco, il gol del poker mentre Diouf quello della bandiera al minuto 86, esaltando tuttavia i riflessi di De Gea. Finisce 3-0.
La statistica chiave
Tredicesimo clean sheet in Premier League per David De Gea. Nessuno come lui, quest'anno, nel massimo campionato d'oltremanica.
Il tweet
Il migliore
Paul POGBA (Manchester United): una poesia, palla al piede: propizia i primi due gol ed è come dovrebbe essere sempre: il faro del centrocampo dello United.
Il peggiore
Josh TYMON (Stoke City): terzino sinistro classe 1999, dimostra di essere ancora acerbo per certi palcoscenici, perdendo disastrosamente un pallone (sotto la pressione di Valencia) che ha poi portato al raddoppio di Martial. Niedzwiecki lo toglie dal mazzo all'intervallo.
Il tabellino
MANCHESTER UNITED-STOKE CITY 3-0
Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Jones, Smalling, Shaw; Matić, Pogba; Mata (83' McTominay), Lingard (80' Fellaini), Martial (80' Rashford); Lukaku. All.: Mourinho.
Stoke City (4-2-3-1): Butland; Bauer, Zouma, Martins Indi, Tymon (46' Wimmer); Fletcher, Allen; Shaqiri, Ireland, Choupo-Moting (60' Sobhi); Crouch (70' Diouf). All.: Lambert (in panchina: Niedzwiecki).
Arbitro: Anthony Taylor di Manchester.
Gol: 9' Valencia (M), 38' Martial (M), 72' Lukaku (M).
Note - Recupero: 1+2. Ammoniti: Lingard, Lukaku, Ireland.
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