Un gran Brighton ferma 1-1 l'Arsenal: il Chelsea di Sarri è in Champions League
Aggiornato 05/05/2019 alle 19:54 GMT+2
Dopo tre sconfitte consecutive, l'Arsenal non va oltre l'1-1 contro un ottimo Brighton. Un risultato che proietta matematicamente il Chelsea di Sarri alla prossima Champions League. Quarto posto, comunque, praticamente irraggiungibile per i Gunners, che anche in caso di aggancio al Tottenham, sarebbero svantaggiati dalla differenza reti. All'Emirates decidono i rigori di Aubameyang e Murray.
Dopo tre sconfitte consecutive, l'Arsenal non va oltre l'1-1 contro un ottimo Brighton, salendo solamente a 67 punti in classifica. Un risultato che, a 90' dal termine della Premier League, proietta matematicamente il Chelsea di Sarri (71) alla prossima Champions League. Quarto posto, comunque, praticamente irraggiungibile per i Gunners, che anche in caso di aggancio al Tottenham (70), sarebbero svantaggiati dalla differenza reti (attualmente +28 Spurs, +20 la band di Emery). All'Emirates decidono i rigori di Aubameyang e Murray.
La cronaca della partita
Col pensiero impellente di dover rispondere al Chelsea - vittorioso 3-0 contro il Watford - i Gunners iniziano subito all'attacco e, dopo 9' passano in vantaggio. Grazie a un calcio di rigore, prodotto da un contatto appena dentro l'area Monreal-Jahanbakhsh. Dal dischetto, Aubameyang spiazza all'angolino Ryan.
I Seagulls provano a rispondere con un colpo di testa di Murrey bloccato da Leno al 26'. Ma, di fatto, sono i padroni di casa a sfiorare più volte il raddoppio: al 36' con un tuffo di testa su Mustafi (su corner di Xhaka) sventato sulla linea da Ryan il quale, al 40', si ripete con il piatto al volo - angolatissimo - di Aubameyang. Al 44' il portierone australiano respinge anche una conclusione dalla distanza di Mkhitaryan. Nella ripresa, l'Arsenal è irriconoscibile, probabilmente a causa delle fatiche di Europa League. Che i Gunners dovranno pensare a vincerla, specie dopo il rigore trasformato al 61' da Murray e assegnato per un fallo in area di Xhaka su March, successivo a una palla persa da Mkhitaryan. Nel finale, i Seagulls vanno vicini a vincerla ma Groß, appostato sulla line di porta, riesce nell'impresa di calciare fuori. Finisce 1-1.
La statistica chiave
36 - Come i punti raggiunti dal Brighton, presentatosi all'Emirates già certo della salvezza dopo la sconfitta casalinga di ieri del del Cardiff City per opera del Crystal Palace. Eppure, come accade sempre nel calcio inglese, i Seagulls hanno giocato col coltello tra i denti, rischiando pure di vincere. Un monito per Pep Guardiola, atteso proprio all'AmEx Stadium negli ultimi, infuocati 90' del testa a testa col Liverpool per il titolo d'Inghilterra.
Il tweet
Tantissimi fischi e delusione all'Emirates Stadium al termine del match.
Il migliore
Matthew RYAN (Brighton and Hove Albion): il portiere australiano dei Seagulls è determinante, nel corso del primo tempo. Tiene a galla i suoi, che poi nella ripresa pareggiano con Murray, sempre dal dischetto. Almeno tre interventi da fuoriclasse tra i pali.
Il peggiore
Alireza JAHANBAKHSH (Brighton and Hove Albion): impalpabile là davanti, l'attaccante iraniano commette altresì il fallo da rigore su Monreal a inizio partita. Sostituito all'intervallo.
La dichiarazione
Lewis DUNK (Brighton and Hove Albion, ai microfoni di beIN Sports): "Vero, oggi eravamo già certi della nostra salvezza ma abbiamo venduto cara la pelle. Lo dobbiamo ai nostri tifosi e nel rispetto della buona stagione disputata. Non faremo sconti nemmeno al Manchester City".
Il tabellino
ARSENAL-BRIGHTON 1-1
Arsenal (4-4-2): Leno; Monreal, Mustafi, Papastathopoulos, Lichtsteiner (77' Kolasinac); Xhaka (77' Iwobi), Mkhitaryan (77' Guendouzi), Torreira, Özil; Lacazette, Aubameyang. All.: Emery.
Brighton and Hove Albion (4-3-3): Ryan; Bernardo, Bruno, Dunk, Duffy; Stephens, Groß (92' Kayal), Bissouma; March, Jahanbakhsh (46' Knockaert), Murray (78' Andone). All.: Hughton.
Arbitro: Anthony Taylor di Manchester.
Gol: 9' rig. Aubameyang (A), 61' rig. Murray (B).
Note - Recupero 2+3. Ammoniti: Papastathopoulos, Groß, Xhaka, Dunk, Lichtsteiner, Guendouzi, Mustafi.
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