Coppa d'Africa, Nigeria bloccata oltre 12 ore in aeroporto in Libia senza cibo, acqua, linea telefonica: gara boicottata

COPPA D'AFRICA - La squadra è stata lasciata in aeroporto completamente isolata dal mondo e senza cibo o acqua, dopo un dirottamento del volo non giustificato. I nigeriani, che hanno deciso di boicottare quindi la sfida con la Libia, sono stati lasciati altre ore senza carburante per tornare indietro. Sembra che si tratti di una ritorsione per dei ritardoi subiti dalla Libia in Nigeria all'andata.

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Sarebbe dovuto andare in scena martedì il match di qualificazione alla Coppa d'Africa 2025 tra Libia e Nigeria, ma la squadra ospite ha deciso di boicottare l'incontro dopo una disavventura che sa più di caso diplomatico.
Tutto nasce da una serie di post su Twitter da parte del capitano delle Super Aquile William Troost-Ekong, che racconta l'episodio con numerosi aggiornamenti:
Più di 12 ore in un aeroporto abbandonato in Libia dopo che il nostro aereo è stato dirottato durante la discesa. Il governo libico ha annullato il nostro atterraggio approvato a Bengasi senza motivo. Hanno chiuso i cancelli dell'aeroporto e ci hanno lasciato senza linea telefonica, cibo o bevande. Tutto per fare dei giochi mentali.
Poi continua: "Ho sperimentato cose simili prima di giocare in trasferta in Africa, ma questo è un comportamento vergognoso. Persino il pilota tunisino che fortunatamente è riuscito a gestire l'ultimo minuto di cambio in un aeroporto non adatto all'atterraggio del nostro aereo non aveva mai visto niente del genere prima. All'arrivo ha cercato di trovare un aeroporto vicino per riposare con il suo equipaggio, ma gli è stato nuovamente negato l'accesso a ogni hotel per ordine del governo. Poteva dormire lì, ma NON è consentito a nessun membro dell'equipaggio NIGERIANO. Sono tornati a dormire sull'aereo che è parcheggiato. A questo punto abbiamo chiesto al nostro governo nigeriano di intervenire e salvarci. Come capitano insieme alla squadra abbiamo deciso che NON giocheremo a questo gioco. La CAF dovrebbe esaminare il rapporto e cosa sta succedendo qui. Anche se decidono di consentire questo tipo di comportamento, lasciamo che abbiano i punti. Non accetteremo di viaggiare da nessuna parte su strada qui, anche con la sicurezza, non è sicuro. Possiamo solo immaginare come sarebbero l'hotel o il cibo che ci avrebbero dato SE continuassimo".
La sua invettiva si chiude così: "Rispettiamo noi stessi e rispettiamo i nostri avversari quando sono nostri ospiti in Nigeria. Gli errori capitano, ma queste cose fatte apposta non hanno nulla a che fare con il calcio internazionale."
A quanto pare, per l'aereo era impossibile tornare indietro senza fare rifornimento di carburante, ma nessuno in aeroporto ha provveduto a riempirne i serbatoi.
Dopo qualche ora, arriva un aggiornamento sempre dal capitano: "Posso sconvolgervi? Il pilota ci ha appena detto che c'era carburante in questo aeroporto per l'aereo per tutto questo tempo. Avrebbero potuto rilasciarlo, ma non ci hanno dato il permesso. Riuscite a immaginare?! Quindi per quanto tempo hanno intenzione di tenerci in ostaggio qui!!! Stiamo ancora aspettando. Dopo i nostri primi tweet, magicamente è arrivato un pullman della squadra e un autista che era in piedi all'interno dell'aeroporto a filmarci e a ridere con alcuni membri dello staff da ieri sera. Ha detto che il pullman era pronto 12 ore dopo il nostro atterraggio. Ora stiamo aspettando il carburante da stamattina... A questo punto sono persino stanco di ridere invece di piangere".
Infine, la risoluzione, anche se non quella inizialmente sperata:
Il potere dei social media. A quanto pare, il nostro aereo è in rifornimento mentre parliamo e dovremmo partire per la Nigeria a breve. Grazie a tutti per il supporto!
Secondo quanto riporta ANSA, questo episodio sarebbe stato una sorta di ritorsione per quanto accaduto alla gara d'andatam quando la Libia si lamentò di essere stata trattata male al suo arrivo, con ritardi di ore alla dogana e nei trasferimenti. Ecco perché Il capitano conclude così: "RIPETO: NON tratteremmo MAI una nazione ospite per una partita in questo modo. Gli errori capitano, i ritardi capitano. Ma mai apposta!".
Reagisce anche Victor Osimhen, seppur non convocato: "Sono deluso dal trattamento ingiusto che i miei fratelli hanno subito in Libia. Azioni come questa vanno contro lo spirito sportivo. Chiedo alla Caf e alle altre autorità di intervenire, perché i miei compagni di squadra sono ancora bloccati all'aeroporto in Libia".

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