Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

La Nazionale di Mancini contro l'arma di distrazione di massa che è il mercato

Roberto Beccantini

Pubblicato 07/06/2019 alle 08:57 GMT+2

Domani sera ad Atene contro la Grecia e poi martedì allo Stadium contro la Bosnia-Erzegovina: in palio, gli Europei 2020. Gli azzurri non giocato da marzo: il 23 liquidarono, a Udine, la Finlandia per 2-0; e tre giorni dopo, a Parma, il Liechtenstein 6-0. Mancini si ripresenta con un Belotti in più davanti e un Balotelli ancora ignorato e va a caccia di due successi contro avversari tosto.

Federico Bernardeschi, Roberto Mancini, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il ritorno della Nazionale assomiglia sempre più a un atto di dolce antiquariato. Ci aiuta a capire chi eravamo, cosa siamo diventati e, appunto, quale forza sprigioni ancora per rivaleggiare con un’arma di distrazione di massa come il mercato, le cui fauci, inghiottito Conte, già pregustano, fameliche, il nuovo allenatore della Juventus.
Domani sera ad Atene contro la Grecia e poi martedì allo Stadium contro la Bosnia-Erzegovina: in palio, gli Europei itineranti del 2020. Non giocano, gli azzurri, da marzo: il 23 liquidarono, a Udine, la Finlandia per 2-0; e tre giorni dopo, a Parma, il Liechtenstein addirittura per 6-0. Patti chiari, visto che passano le prime due di ogni gruppo: l’impresa sarebbe non qualificarci. Roberto Mancini ha recuperato Andrea Belotti e ignorato, ancora, Mario Balotelli. Obiezioni, zero: è il campo che ha deciso, non il ct. Dal plotone dei convocati si sono ritirati, per acciacchi vari, Matteo Politano e Leonardo Spinazzola. Nella classifica Fifa l’Italia occupa il 17° posto, la Bosnia il 35° e la Grecia il 43°. Non sono avversari memorabili, ma sufficientemente tosti per pesare il "netto" della nostra condizione e delle nostre ambizioni.
Nessun dubbio che il Mancio abbia rianimato l’ambiente. Era facile sul piano dei risultati, non altrettanto a livello di vetrina. Ed è proprio questo che inorgoglisce, a maggior ragione in uno scorcio storico che vive della guerra tra risultatisti e prestazionisti. Persino la Juventus ha scelto di uscire dalla religione dei “tabellini” per sposare il "bel giuoco". Clamoroso al Cibali, avrebbe gracchiato Sandro Ciotti.
Salvatore Sirigu avvicenderà Gigio Donnarumma, infortunato. Atene è, per tradizione, campo fra i più caldi d’Europa e, dunque, in grado di fissare la maturità del gruppo, intitolato, come nelle due ultime uscite, alla gioventù di Moise Kean e al mestiere di Fabio Quagliarella, capo-cannoniere nel primo anno di Cristiano Ronaldo, dettaglio che aggiunge non poco al valore dello scettro e alle modalità della conquista. La speranza è che l’indotto mercantile non entri troppo nel cuore dei titolari, e lo saboti. Penso a Federico Chiesa e al can can che il cambio di proprietà a Firenze e un cambio suo eventuale, da Firenze, stanno agitando.
picture

Chiesa: "Futuro? Fa piacere l'interesse di altri club ma penso solo alla Nazionale"

Il ct Angelos Anastiasidis non se la passa bene. Ci sarà Kostas Manolas, non però Kostas Mitroglou, una sorta di talismano. La Grecia ha vinto 2-0 in Liechtenstein e pareggiato 2-2 a casa di Dzeko e Pjanic. Ha quattro punti, gli stessi dei bosniaci, due in meno dei nostri, leader incontrastati (per ora). Al di là della formazione, che dovrebbe ruotare attorno alla coppia Leonardo Bonucci-Giorgio Chiellini in difesa e a Nicolò Barella, Jorginho e Marco Verratti a centrocampo, rimane in bilico l’impiego di Lorenzo Insigne, reduce dalle montagne russe del campionato. Una risorsa, comunque.
Questa Nazionale di giugno vi scoccia o vi eccita?
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità