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Spalletti prima di Italia-Macedonia del Nord: "Ci giochiamo la qualificazione, dobbiamo andare all'Europeo"
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Pubblicato 16/11/2023 alle 20:09 GMT+1
QUALIFICAZIONI EUROPEI 2024 - Luciano Spalletti, dopo l'incontro all'ospedale Bambino Gesù con Francesco Totti, parla ai cronisti alla vigilia di Italia-Macedonia del Nord. La sfida è in programma domani sera allo stadio Olimpico ed è fondamentale per la qualificazione dell'Italia, campione in carica, agli Europei 2024.
Luciano Spalletti
Credit Foto Getty Images
Luciano Spalletti, dopo l'incontro all'ospedale Bambino Gesù con Francesco Totti, parla ai cronisti alla vigilia di Italia-Macedonia del Nord. La sfida è in programma domani sera allo stadio Olimpico ed è fondamentale per la qualificazione dell'Italia, campione in carica, agli Europei 2024. "Ci giochiamo la qualificazione, dobbiamo fare risultato a ogni costo perché l'Italia deve andare all'Europeo. Mi aspetto una partita tosta, abbiamo anche dei brutti ricordi. Bisogna riempire bene il tempo, stare attenti e non eccedere con le cose che gli diciamo. Quando facciamo le riunioni e poi gli allenamenti doppi, insomma, siamo attenti a tutti i dettagli. Ragioniamo in maniera corretta e ci alleniamo in maniera seria"
Sul possibile rigore
"Ne abbiamo tre bravissimi. Mi aspetterei per la personalità che ha che Jorginho si vada a prendere la palla. Me lo aspetto per la qualità di uomo, di specialista, sono sicuro che non si tirerà indietro. L’ho conosciuto personalmente solo in questi giorni qui e mi ha fatto un'impressione incredibile. Dal punto di vista del far muovere tutta la squadra, farmi vedere quale sia la sua volontà di stare dentro questo gruppo, in queste partite. Lui è sempre stato presente, anche se non l’avevo convocato".
Su Kean
"Sono venuto via prima, ma se non c'è stato niente di nuovo lo abbiamo"
Sulla Macedonia
"La Macedonia è squadra di tutto rispetto. Non bisogna essere rigidi, ma elastici, nel calcio. Lo facciamo spesso. Elmas sa fare tutte e due le cose, può trovare verticalizzazioni nel gioco stretto. Ma dobbiamo avere sempre equilibrio. Se riusciamo a fare un allenamento dove il calciatore ha più piacere a svilupparlo viene anche meglio. Ma abbiamo fatto cose umane. Il gesto tecnico fa vedere quello che siamo, il contrasto e il duello vinto fa vedere dove vogliamo arrivare".
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Spalletti: "Mi sento in Paradiso, tutto avvolto dall'azzurro"
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Sull'apporto di Roma
"Per me sarà bellissima qualsiasi atmosfera troverò in questo stadio qui. Rivedere l'Olimpico pieno con 54mila persone è una cosa che tocca solo a quelli fortunati come noi. È come quando entro in qualsiasi stadio e vedo una curva piena, come quando vedo un tramonto bellissimo o un quadro".
Sulla pace con Totti
"È stato veramente toccante, sono stato felice di vedere questi bambini. In questi casi doni uno e ricevi mille, perché loro accendono gli occhi e ti vedono come un supereroe, e invece il superpotere ce l’hanno loro. Bello fare lì questo abbraccio con Totti: un capitolo entusiasmante della mia storia. Con lui ho fatto uno dei giri più belli su questa giostra che è il calcio. Lo devo ringraziare".
Sugli imprevisti
"Siamo abituati a queste situazioni. C’è anche una fatica psicologica che intossica muscoli. A me piace vedere partite, stare sul divano, ruzzolare la palla, sono in controtendenza, spero ce ne siano ancora di più. Giocando tutte queste partite si rischia un po’ di essere in automatico, dipende però dall’automatismo, dalla cadenza. Non è detto che se si giocano diverse partita ci si infortuni per forza. È sempre la testa che determina".
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