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C'è vita anche senza Ibrahimovic: Berg, Toivonen, Forsberg e tutte le insidie dell'attacco svedese
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Pubblicato 17/10/2017 alle 20:06 GMT+2
L'attacco degli svedesi si è dimostrato prolifico in un girone complesso come l'A, in cui erano inserite anche Francia ed Olanda. 26 gol, che per ora non hanno fatto rimpiangere l'addio di Zlatan Ibrahimovic alla nazionale dopo 16 anni e 60 gol.
Berg et Toivonen (Suède) face au Luxembourg
Credit Foto Getty Images
No Ibra no party? Non proprio. La “nuova” Svezia di Janne Andersson è una formazione da scoprire ma che, priva del suo elemento caratterizzante per oltre quindici anni, ha dimostrato di avere delle interessanti opzioni a disposizione. L’addio di Zlatan, che ha detto addio alla nazionale dopo 104 presenze e 60 gol in poco più di sedici anni di militanza non ha lasciato vedove tra gli scandinavi. L’attacco è un attacco che funziona. E funziona bene, anche senza Ibra: sono 26 le reti segnate in tutta la fase a gironi delle qualificazioni, grazie ad un 4-4-2 di base che sta esaltando le caratteristiche di due attaccanti come Ola Toivonen e Marcus Berg, che da sempre sono vissuti all’ombra del più “ingombrante” Ibra. 26 gol significa sesto miglior attacco di tutte le qualificazioni europee, alle spalle di Germania, Belgio, Spagna, Portogallo e Polonia. L’Italia ne ha segnati 21, per intenderci. Anche la difesa scandinava ha fatto il suo, perché ha subito 9 gol in tutte le partite di qualificazione, collezionando anche 5 cleen sheets. Per migliore differenza reti la Svezia ha avuto la meglio sull’Olanda nel girone A, dato che entrambe erano appaiate a quota 19 punti.
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Svezia, qualificazioni Mondiali
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È proprio sulle spalle di Berg e Toivonen che poggia il nuovo corso svedese, ed insieme a loro va ricordato, anzi va segnato in rosso sul taccuino perché sarà pericoloso, anche il nome di Emil Forsberg, talento che si è preso la scena nel Lipsia dei miracoli (secondo alle spalle del Bayern) durante la scorsa stagione, tanto da conquistarsi un posto nella top 11 finale della Bundesliga. Il Lipsia lo acquistò nel 2015 per soli 2 milioni, e Forsberg non è nemmeno più giovanissimo, calcisticamente parlando, perché è un classe 1991; in estate è finito nel mirino del Milan, che lo ha corteggiato per qualche settimana prima di mollare la presa. Parliamo di un esterno sinistro di grande tecnica e talento, un regista decentrato che in 29 presenze totali con la nazionale ha già messo a segno 6 reti. Lo stesso Forsberg ha anche fatto gol all'esordio in Champions League contro il Monaco.
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Emil Forsberg (RB Leipzig) im Champions-League-Spiel gegen den AS Monaco
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La coppia del gol nel 4-4-2 di Andersson, come dicevamo, è formata da Toivonen e Berg. Il primo, classe 1986, milita ora in Francia al Tolosa dopo gli anni al PSV Eindhovern ed un infruttuoso vagare a rimbalzo tra Sunderland e Rennes. Nel giro della nazionale dal 2007, ha segnato 12 gol in 51 presenze complessive: 3 di questi nell’ultimo ciclo di qualificazione al Mondiale. Insieme a Toivonen, nel Tolosa milita anche Jimmy Durmaz, classe 1989 che dovrebbe agire nella fascia opposta a Forsberg, quindi sulla destra, e che è stato decisivo nella vittoria per 2-1 a Solna contro la Francia. Al fianco di Toivonen c'è Marcus Berg, un attaccante agli albori promettentissimo ma che si è spento strada facendo: anche lui classe 1986, così come Toivonen, è ora un giocatore dell’Al-Ain, negli Emirati Arabi. Nel girone A in cui la Svezia era inserita con Francia ed Olanda, ha segnato 8 gol complessivi di cui 4 solo nella sfida vinta per 8-0 sul Lussemburgo. In patria è soprannominato “Black Marcus” per il paragone con Filip “Svarte Filip” Johansson.
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Sweden's forward Marcus Berg (R) celebrates with his teammate forward Ola Toivonen after scoring during the FIFA World Cup 2018 qualifying match between Sweden and Luxembourg
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Chi si è involuto è invece John Guidetti, la prima alternativa ai due attaccanto sopra citati: ora al Celta Vigo, l'eccentrico attaccante del 1992 trascinò l'Under 21 alla vittoria dell'Europeo Under 21, senza mai però confermare appieno le attese risposte sul suo conto. Sempre in tema di nazionali giovanili, Toivonen e Berg fecero coppia fissa in attacco anche nel lontano giugno 2009, quando incontrarono gli azzurri nella fase a gironi dell’Europeo Under 21 che si giocò proprio in Svezia. L’Italia, guidata da Balotelli (che fu anche espulso) vinse per 2-1 e si arrese in semifinale alla Germania. In quella formazione, allenata da Pierluigi Casiraghi, militavano Salvatore Sirigu, Claudio Marchisio, Mario Balotelli, Sebastian Giovinco e Antonio Candreva.
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