Facciamo i conti: Svezia-Italia, azzurri tre volte piú pagati e piú valutati degli svedesi

Piú pagati, piú viziati, piú reclamati, piú famosi. In 180 minuti di fuoco gli azzurri chiamati da Giampiero Ventura in Nazionale per il doppio playoff contro la Svezia di Andersson dovranno dimostrare di valere sul campo quello che giá valgono nella realtá. Normale che, osservando storia, tradizione e valore di questi dati, l'Italia parta nettamente favorita nei confronti di una Svezia priva anche dell'unica vera stella avuta negli ultimi 10 anni: Zlatan Ibrahimovic. Spesso, e ce lo insegna bene il passato, i milioni e i guadagni non contano, soprattutto per quel che concerne il calcio. In ogni caso impressiona che la nostra Nazionale potrebbe anche perdere il Mondiale contro un'avversaria finanziariamente piú limitata e che non puó vantare la qualitá, la forza e la fama di cui, sulla carta, puó disporre al contrario l'Italia. Il rapporto, come potete vedere nelle tabelle sottostanti é di tre a uno. L'Italia, sia come stipendi che come valore di mercato dell'11 titolare, é tre volte superiore alla Svezia.

Il monte ingaggi netto dell'11 titolare azzurro arriva a 39,7 milioni di euro netti, contro i "soli" 14,3 milioni della Nazionale scandinava. Solamente il difensore del Manchester United Lindelof e l'esterno del Lipsia Forsberg hanno stipendi equiparabili a quelli dei nostri azzurri. Marco Verrati (PSG) e Leonardo Bonucci (Milan) sono i giocatori piú pagati, seguiti dal blocco difensivo della Juventus. Nell'11 iniziale della Svezia ben sei elementi hanno uno stipendio annuo inferiore al milione di euro.

Se venisse pagata la clausola rescissoria di Andrea Belotti (100 milioni di euro), l'azzurro, oltre a diventare l'italiano pú costoso della storia, supererebbe da solo il valore attuale di mercato dell'intera Nazionale svedese. L'11 che Andersson schiererá dal 1' ha infatti un valore di cartellini complessivo di circa 73 milioni di euro. L'11 azzurro, pur dando a Belotti un valore reale di 40 miloni, supera i 220 milioni di euro. E questo considerando a zero il valore di mercato di Gigi Buffon, visto che ha giá annunciato il ritiro a fine stagione. Una differenza clamorosa.

La partecipazione alla fase finale dei Mondiali potrebbe garantire poco più di 10 milioni solo presentandosi al via in Russia. Per la competizione della prossima estate, il totale dei contributi economici ammonterà a 791 milioni di dollari, il 40% in più rispetto alla precedente edizione del 2014. La maggior parte, circa 400 milioni di dollari, sarà riservata alle 32 squadre che parteciperanno alla fase finale in Russia. In particolare, si andrà dagli 8 milioni di dollari come premio minimo per le squadre eliminate nella fase a gironi fino ai 38 milioni di dollari riservati alla squadra che alzerà la coppa, mentre la squadra finalista riceverà 28 milioni, il terzo classificato ne incasserà 24 e la quarta classificata 22. Oltre a questi contributi, ciascuna squadra riceverà 1,5 milioni di dollari per coprire i costi di preparazione, somma corrisposta prima della competizione: in questo modo, ogni federazione tra le squadre qualificate è già sicura di poter incassare 9,5 milioni di dollari. Che al cambio attuale sono circa 8 milioni di euro: questa è la cifra che l’Italia potrebbe garantirsi in caso di solo” passaggio del playoff contro la Svezia. L’eventuale approdo agli ottavi garantirebbe invece 13,5 milioni di dollari (11,6 milioni di euro), mentre i quarti permetterebbero alla Figc di incassare 17,5 milioni di dollari (15 milioni di euro). A tutto questo vanno aggiunti almeno 25-30 milioni di diritti televisivi (non é ancora ufficiale chi se li é aggiudicati) e almeno un'altra decina di milioni di euro da sponsorizzazioni e vendita magliette. Il conto é presto fatto: non andare in Russia per la FIGC rappresenterebbe un vero danno economico.