Italia, attenta! La Norvegia non è solo Haaland: dalla classe di Ødegaard alla fisicità Sørloth, l'attacco è da vera big!

QUALIFICAZIONI AI MONDIALI 2026 - L'Italia esordirà nel proprio cammino verso il Mondiale 2026 subito nella tana della diretta concorrente per il primo posto. Spaventa il prolifico tandem offensivo a disposizione del commissario tecnico Ståle Solbakken: Haaland e Sørloth sono ispirati dalla straordinaria visione di gioco di Ødegaard. Nel 4-4-2 scandinavo, da tenere d'occhio canche le fasce.

Guardiola: "Haaland può competere con Ronaldo e Messi in termini di gol"

Video credit: Eurosport

"Sentiamo la responsabilità di far vedere ai bambini l'Italia ai Mondiali". Così ha detto Giovanni Di Lorenzo a Coverciano. E la verità è che, per perseguire questo doveroso obiettivo, l'esordio degli Azzurri al girone di qualificazione, venerdì 6 giugno a Oslo contro la Norvegia, è già una partita decisiva. Proprio perché in casa della principale avversaria per la conquista del primo posto del gruppo I. In cui gli scandinavi hanno già giocato due match, vincendoli entrambi: 1-5 in Moldavia e 2-4 contro Israele sul campo neutro magiaro di Debrecen.

Italia incerottata in difesa, Norvegia esplosiva in attacco...

Visti gli impegni nei quarti di finale (persi) di Nations League, gli Azzurri hanno perso i due turni di marzo. E chissà se quest'aspetto è da considerarsi un bene, un male o un fattore neutro. Di certo c'è che la Norvegia è dotata di un attacco dal potenziale enorme e dai numeri già parecchio lusinghieri perché 9 reti in trasferta, anche se realizzata con avversari non di prima fascia, costituiscono comunque un biglietto da visita di livello. Specie per una difesa, quella di Spalletti, ultra incerottata per le assenze di Alessandro Buongiorno e Riccardo Calafiori (per infortunio) oltre che del "dissidente" Francesco Acerbi, uno dei pochi (come più volte dimostrato) a capire come si annulla la bocca da fuoco Erling Braut Haaland.
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Haaland esulta per il gol in Israele-Norvegia - Qualificazioni Mondiali 2026

Credit Foto Getty Images

Con Haaland e soci, la Norvegia sogna i fasti degli anni Novanta

Haaland che costituisce una delle due principali insidie della nazionale norvegese. Bomber esplosivo e che non ha di certo bisogno di presentazioni. Basti pensare che i 22 gol realizzati quest'anno in campionato col Manchester City, costituiscono il suo peggior bottino da quando è in Premier League... A questi occorre però aggiungere 8 reti dell'ultima edizione di Champions League e una in FA Cup. Con la Nazionale, pur assentandosi di tanto in tanto per guai fisici di circostanza, è stato capace di 40 gol in 41 apparizioni: ruolino impressionante, che però, fin qui, non è servito per riportare la Norvegia alla fase finale di un grande torneo, da cui manca dai tempi di Euro 2000, competizione che costituì la fine di un ciclo prosperoso, quello degli Anni Novanta, con le partecipazioni ai Mondiali di USA 1994 e Francia 1998, gli ultimi fin qui disputati dagli scandinavi. In entrambi i casi, la Norvegia fu avversaria degli Azzurri, che in entrambi i casi vinsero 1-0: al Giants Stadium decise l'incornata di Dino Baggio su punizione di Beppe Signori in quel girone in cui tutte le contendenti finirono a 4 punti (con l'Italia avanti come miglior terza e gli scandinavi beffardamente eliminati). Al Vélodrome di Marsiglia, quattro anni dopo, la Norvegia si spinse fino agli ottavi di finale, ma venne eliminata dal gol di Christian Vieri su vericalizzazione di Luigi Di Biagio, scena divenuta poi iconica anche in campo cinematografica per essere stata ripresa da Aldo, Giovanni & Giacomo nel film "Così è la vita".

Non solo Haaland: il talento di Ødegaard a ispirare

Nel centrocampo della Norvegia Anni Novanta, l'attuale ct nordico Ståle Solbakken era uno dei protagonisti. Rigoroso e amante del bel calcio, oggi Solbakken si ritrova tra le mani una Norvegia che - dopo una lunghissima crisi e generazioni di vuoto pneumatico - può davvero pensare di tornare ai fasti di 30 anni fa. Il talento c'è e, se possibile, è anche superiore: non c'è solo Haaland. A centrocampo gli scandinavi possono contare sulla classe di Martin Ødegaard, faro dell'Arsenal, in cui si è ritrovato dopo le mancate promesse al Real Madrid e la fase di assestamento alla Real Sociedad. Una stagione da 6 gol e 9 assist (8 dei quali in Premier), per un campione, cresciuto allo Strømsgodset dotato di visione di gioco periferica, concretezza e rapidità di esecuzione. Solbakken lo fa giocare da esterno destro di metà campo.
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Martin Ødegaard

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E poi c'è Sørloth, il panzer di Trondheim

La Norvegia è forte in attacco: gli assist di Ødegaard, infatti, non premiano solo la tecnica e la fisicità di Haaland, bensì anche quella dell'esperto Alexander Sørloth, classe 1995, 195 centimetri di stazza. Il panzer di Trondheim, quest'anno, ha messo a segno 20 centri in campionato (e 4 in Coppa del Re) con l'Atletico Madrid e ne conta 23 in 61 presenze con la maglia della nazionale.
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Norway's forward Erling Braut Haaland (R) celebrates scoring the 3-0 goal with his team-mate Norway's forward Alexander Sorloth during the UEFA Euro 2024 group A qualification football match between Norway and Cyprus.

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Scandinavi di talento: occhio ai laterali Ryerson, Wolfe e Schjelderup

Nel 4-4-2 di Solbakken, davanti al portiere del Siviglia Nyland, particolarmente interessanti i terzini: a destra c'è Julian Ryerson, classe 1997 del Borussia Dortmund, mentre a sinistra, il classe 2002 David Møller Wolfe, potenziale pedina di mercato, autore di un'ottima stagione tra le file dei neerlandesi dell'AZ Alkmaar e di un gol nella sfida a Israele. Al centro, una coppia da calcio inglese: Torbjørn Heggem del WBA e, soprattutto, Kristoffer Ajer del Brentford, ex Celtic. Ma c'è anche, ovviamente, l'ex Napoli e Genoa Leo Skiri Østigård, finito in prestito all'Hoffenheim (dal Rennes) in quest'ultima stagione.
A metà campo, la coppia quasi omonima Berge-Berg: Sander Berge, pilastro del Fulham di Marco Silva (tecnico ultimamente accostato alla Juventus), Patrick Berg faro della mediana del Bodø/Glimt, uno di quelli che non si è trovato bene all'estero (nella fattispecie al Lens), tornando immediatamente in patria per esprimersi al meglio. Da tenere d'occhio anche il giovane esterno sinistro classe 2004 Andreas Schjelderup, in fase di maturazione al Benfica. Pronti ad entrare, il laterale del Torino Marcus Pedersen e l'attaccante esterno del Milan Jens Petter Hauge.
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Spalletti: "Richiamare Acerbi? Grazie del consiglio ma lo sa di che anno è..."

Video credit: Eurosport


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