Juventus campione d'Italia: 4° Scudetto consecutivo

Un capolavoro, un dominio, quasi una dittatura. La Juventus vince a Genova e con quattro giornate d'anticipo di laurea nuovamente Campione d'Italia. L'ennesima prova autoritaria della stagione bianconera rispecchia perfettamente l'andamento di una stagione eccezionale. Juventus padrona, Juventus cannibale, Juventus inarrestabile. I meriti vanno attribuiti a tutti i giocatori, ma è necessario spendere qualche elogio per Massimiliano Allegri, vero artefici di questa impresa. Nessuno, dopo l'addio di Conte, si aspettava un trionfo del genere. Invece, con anticipi e con un titolo mai in discussione, la Juventus si avvicina vincendo all'impegno decisivo di Champions League contro il Real Madrid.

Nel primo tempo la Juventus controlla la Sampdoria e prova a metterla in difficoltà sugli esterni. I blucerchiati, pur con le giocate pregiate del duo offensivo Muriel-Eto’o, non riescono mai ad impensierire Buffon nei primi 45 minuti. Così, i bianconeri, pur senza strafare e controllando il dispendio di energie, trovano il gol del vantaggio alla mezz’ora. Lichtsteiner lavora in modo meraviglioso un pallone a destra, lo mette sul sinistro e crossa sul secondo palo, dove Vidal, con un inserimento perfetto, impatta di testa per lo 0-1 juventino. Il settimo centro in campionato del cileno (ottavo in stagione, terzo nel 2015) spiana la strada alla squadra di Allegri, che chiude la prima frazione avanti di una rete e con lo Scudetto virtualmente già in tasca.

Nella ripresa, nonostante l’inserimento di Bergessio da parte di Mihajlovic per dare più potenziale offensivo ai suoi, la Juventus gestisce alla perfezione il vantaggio e anzi prova a incrementarlo. Marchisio spara alto dal limite, Tevez costringe Viviano ad una super parata, Marchisio e ancora Tevez da fuori impegnano il portiere blucerchiato. Bergessio avrebbe a metà ripresa la palla del pareggio, ma un sontuoso recupero di Bonucci gli alza il tiro in angolo. Un ultimo sussulto doriano. La Juventus nel finale non rischia più e Allegri concede anche saggi minuti di riposo a Tevez e Pereyra. Non accade più nulla: finisce 0-1 e per la Juventus è Scudetto. Il quarto consecutivo.

6 su 6 - La Juventus ha vinto tutte le partite di questo campionato (6) in cui ha segnato Arturo Vidal. Talismano. Allegri è il primo allenatore della storia italiana a vincere due Scudetti con due squadre diverse al primo anno. LA JUVENTUS è la QUARTA SQUADRA NELLA STORIA A VINCERE 4 titoli di fila (Juve anni '30, Grande Torino e Inter 2006-2010).

Arturo VIDAL - Eccellente. Atleticamente brillante, segna di testa il gol del vantaggio con un inserimento dei suoi, corre, recupera, lotta. Prova a mandare in porta Tevez, offre un tiro dal limite a Marchisio. A tutto campo, come spesso accaduto la scorsa stagione e un po’ meno in questa.

Pedro OBIANG – Male in mediana. Falloso e ammonito. Viene preso in mezzo di continuo da Vidal e Pereyra. Copre poco, non offende mai. In bambola.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah (Dal 36’ Regini); Rizzo (Dal 55’ Bergessio), Palombo, Obiang (Dal 73’ Duncan); Soriano; Eto'o, Muriel. All. Mihajlovic

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Padoin; Vidal, Marchisio, Sturaro; Pereyra (Dal 73’ Chiellini); Tévez (Dal 72’ Morata), Llorente (Dal 79’ Coman). All. Allegri

Arbitro: Valeri di Roma 2

Gol: 32’ Vidal (J)

Ammoniti: Obiang, Sturaro, De Silvestri, Romagnoli

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