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Roma, crisi senza fine: la Samp espugna l'Olimpico

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DaEurosport

Aggiornato 17/03/2015 alle 00:11 GMT+1

Finisce 0-2 grazie alle reti nella ripresa di De Silvestri e di Muriel, entrato a un quarto d'ora dal termine. Cadono in casa in Serie A dopo 10 mesi i giallorossi: non perdevano da maggio con la Juventus. Prima vittoria di Mihajlovic da allenatore contro la Roma: i blucerchiati salgono a 45 punti, a meno 5 dai capitolini, che hanno la Lazio alle calcagna. Espulso Keita per applausi all'arbitro

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Credit Foto Eurosport

La Sampdoria può davvero sognare l’Europa, la Roma non vede il termine di un incubo che dura dall’8 febbraio, data dell’ultima vittoria in campionato sul Cagliari. Nemmeno la “pareggite” è una patologia giustificabile: oggi contro l’organizzatissima squadra di Mihajlovic, alla terza vittoria consecutiva, è arrivata la sconfitta che mette fine alla lunga striscia di imbattibilità in A (erano 16 giornate). La terza sconfitta in stagione davanti ai propri tifosi (dopo City in Champions e Fiorentina in Coppa Italia) e i fischi impietosi dell'Olmpico segnano con un marchio indelebile quella che doveva essere la gara di svolta della stagione.
E, invece, a pochi giorni dalla gara decisiva negli ottavi di ritorno di Europa League, è arrivato un passo falso che fa male. Ci ha provato la Roma, è stata stoppata dalle strepitose parate di Viviano (almeno 4 decisive), si è innervosita ed è stata punita da De Silvestri e Muriel, in due delle varie amnesie difensive dell’ultimo periodo. Demeriti giallorossi, nervosismo (espulsione di Keita per applausi all’arbitro nel finale) e crisi d’identità, ma anche merito di una Samp tosta e guidata alla perfezione dall’esperienza e dalla tecnica di un sontuoso Samuel Eto’o. La gara per i due posti in Champions è apertissima: Roma 50, Lazio 49, Napoli 46, Fiorentina e Sampdoria 45. Così recita la classifica. I giallorossi ormai devono guardarsi alle spalle (la Juventus a +14 è irraggiungibile), i doriani possono sognare in qualcosa di unico e meraviglioso, come lo è questa vittoria esterna.
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Roma - Sampdoria

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LA CRONACA
Viviano tiene in piedi la Sampdoria nel primo tempo. La Roma parte sorniona, aspetta e contiene le ripartenze dei blucerchiati, ma dopo il 20’ alza i ritmi e inizia a collezionare occasioni da gol. Il portiere dei liguri, dopo aver controllato un paio di fendenti di Totti, è bravissimo in tre occasioni a ridosso del 45’ e nel recupero: un sinistro di Totti, un tocco involontario di Regini dopo un cross teso di Gervinho e un mancino a tu per tu proprio con l’ivoriano. Tre prodezze che permettono alla squadra di Mihajlovic di mantenere lo 0-0 all’intervallo, nonostante un evidente crescendo giallorosso.
Nella ripresa la Roma riparte aggressiva, ma non riesce a sfondare. La Sampdoria, così, al 60’ passa a sorpresa in vantaggio: Eto’o fa un numero sulla corsia di sinistra e mette dentro. Sfiora Romagnoli e il più lesto di tutti in mischia è De Silvestri, che da ex laziale punisce i giallorossi. Lo 0-1 scuote la Roma, che prova a reagire ancora una volta. Garcia toglie Totti e Iturbe e inserisce Verde e Doumbia. Non basta, perché dall’altra parte entra Muriel, che in contropiede chiude la partita: il colombiano si invola, centra il palo, riprende palla e la serve a Duncan, che smista per Eder. Penetrazione del brasiliano e tocco per Muriel, che col sinistro non sbaglia. 0-2, 74 minuti di gioco e gara chiusa. Nel finale Viviano stoppa Pjanic e Keita si fa espellere per un applauso irriverente a Calvarese. Finisce come peggio non potrebbe, finisce con il trionfo della Samp e i fischi dell’Olimpico sull’ennesima delusione stagionale.
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Roma Sampdoria Gervinho Palombo Lapresse

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LA STATISTICA CHIAVE
Era dall’11 maggio 2014 (0-1 contro la Juventus firmato Osvaldo) che la Roma non perdeva in casa in campionato. La squadra capitolina è la vittima preferita di Luis Muriel in Serie A con 4 gol segnati. Settima espulsione nelle ultime otto sfide tra giallorossi e doriani.
IL MIGLIORE
Emiliano VIVIANO – Tre interventi decisivi (uno superlativo su Gervinho) nel finale di primo tempo, altri due provvidenziali negli ultimi minuti (su Pjanic in allungo strepitoso). Se la Samp è rimasta imbattuta all’Olimpico il merito è anche del suo portiere, impeccabile e in vero stato di grazia.
IL PEGGIORE
Miralem PJANIC – Il suo tiro al minuto 81 è l’unico squillo di una gara pessima. Non trova mai la posizione, non trova il passaggio, si limita al compitino. E se nel primo tempo può bastare per stiracchiare la sufficienza, nella ripresa sparisce dal campo: da uomo in più a uomo in meno. Lo scorso anno era un “pianista” eccezionale, che poteva esibirsi in teatri di alto livello. Ora è un qualunque suonatore di piano-bar, facilmente imitabile e quindi sostituibile.
IL TWEET
IL TABELLINO di Roma-Sampdoria 0-2
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis (Dal 73’ Ljajic), Yanga-Mbiwa, Astori, Holebas; Pjanic, Keita, Florenzi; Gervinho, Totti (Dal 63’ Verde), Iturbe (Dal 68’ Doumbia). All. Garcia
SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De SIlvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Obiang (Dal 64’ Duncan), Palombo, Soriano; Eto'o, Okaka (Dal 74’ Muriel), Eder (Dal 92’ Wszolek). All.: Mihajlovic
Arbitro: Calvarese di Teramo
Gol: 60’ De Silvestri (S), 78’ Muriel (S)
Ammoniti: Obiang, Silvestre, Palombo, Astori, Pjanic
Note: all’82’ espulso Keita (R) per applausi all’arbitro Calvarese dopo un cartellino giallo
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