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Cerci rinnega il passato e si presenta al Genoa: "Il Milan? Una scelta sbagliata"

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Pubblicato 28/01/2016 alle 16:42 GMT+1

Il nuovo attaccante del Grifone dichiara: "Voglio tornare il giocatore che sono. Potevo andare avanti con l’Atletico Madrid e cercare di lottare un po' di più"

Alessio Cerci, Genoa, Serie A 2015-16

Credit Foto LaPresse

Alessio Cerci ha voglia di rivalsa e, nel corso della presentazione con il Genoa, non risparmia qualche frecciatina alla sua ex squadra, il Milan: "Sono qui per rilanciarmi e tornare il giocatore che sono. Nell’ultimo anno ho giocato poco. Il Genoa è un’opportunità da prendere. Preziosi mi ha cercato con insistenza. Aveva fatto di tutto per portarmi al Genoa già cinque anni fa. Ho trovato un ambiente molto disponibile. Dopo un periodo così così avevo bisogno di questo. Il gioco offensivo di Gasperini si adatta alle mie caratteristiche. Questo è un punto a mio favore. L’obiettivo è tornare in condizione il prima possibile perché i metodi di allenamento sono diversi rispetto al Milan. Sta andando tutto alla grande, sono già a buon punto. All’Atletico Madrid ho avuto poco tempo. La scelta di andare al Milan è stata sbagliata. Potevo andare avanti con l’Atletico e cercare di soffrire e lottare un po' di più. Del Milan però non voglio parlare".

Il sogno azzurro

Il Genoa potrebbe essere il trampolino per tornare in Nazionale: "Quando ero a Torino e stavo in forma ero convinto di poter andare in Nazionale. Ne sono convinto ancora di più oggi". Cerci, che ha ereditato da Diogo Figueiras la maglia numero 11, spera di trovare in Gasperini un altro Ventura: "Nella mia vita ho incontrato un allenatore come Ventura che ha saputo trovare la chiave per farmi diventare il giocatore che sono. Spero che sia lo stesso con mister Gasperini".

Milan con due esterni fino a fine stagione

Il fallimento della trattativa per Luiz Adriano ha bloccato il mercato del Diavolo in entrata. Diego Lopez e de Jong sono rimasti sul groppone con i loro ingaggi e la partenza di Cerci ha lasciato due soli esterni in rosa: Bonaventura e Honda, costretti agli straordinari. Si sperava che Boateng potesse rappresentare un'alternativa valida al ruolo di esterno, ma la gara di Coppa Italia contro l'Alessandria ha dimostrato il contrario: il ghanese, che quella posizione non l'ha mai digerita più di tanto, è lontano dalla miglior condizione e le sgroppate sulla fascia non sembrano nelle sue corde. Non resta che fare di necessità virtù.
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