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Da 0 a 10, il pagellone della decima giornata di Serie A

Mattia Fontana

Aggiornato 29/10/2015 alle 09:27 GMT+1

Roma e Napoli danno una scossa al campionato e confermano tutte le proprie potenzialità vincendo la quarta partita consecutiva, dietro tornano a rispondere Inter e Fiorentina, mentre la delusione di giornata è indubbiamente una Juventus da parte destra della classifica

Gervinho Roma Udinese 2015

Credit Foto LaPresse

Voto 10 al… Ruggito di Roma e Napoli

Adesso sì che hanno acceso i fari. La Roma arriva allo scontro diretto di San Siro contro l’Inter con un bilancio di quattro successi consecutivi in campionato, quelli che sono bastati per issarsi in cima alla classifica con due punti di vantaggio sul trio di seconde (Fiorentina, Inter e Napoli). Contro l’Udinese, con un pizzico di turnover, è arrivata una bella prova di maturità coincisa con una partita messa in ghiaccio quasi subito. Quarta vittoria consecutiva anche per il Napoli, che ha steso il Palermo con il 2+3 (due gol e tre pali), lasciando ai rosanero le briciole grazie all’ennesima lezione di gioco impartita dai Sarri boys. Il meglio sono loro, al netto di uno stizzoso Insigne (voto 3 per la reazione al cambio, 8 invece alla bacchettata di Higuain).

Voto 9 ai… Piedi di Sansone e Gomez

Una delle punizioni più belle delle ultime stagioni e uno show sotto la pioggia. La provincia si sta prendendo fette importanti di questo primo scampolo di Serie A. Il Sassuolo si fa trascinare da Sansone e diventa la prima delle altre agganciando la Lazio a quota 18 punti. Merito di un primo tempo da urlo e di una punizione magnifica calciata da uno dei giocatori più sottovalutati in Italia. L’Atalanta vince le quarta partita interna in stagione con una rimonta da urlo ai danni della Lazio. Come sempre, c’è lo zampino del “Papu” Gomez. Che, a dieci giorni dal gol “olimpico”, ha mandato in tilt i biancocelesti provocando l’autogol di Basta (ok, ci mette molto del suo il laziale) e segnando la rete decisiva con un tiro all’incrocio. Ballando sotto la pioggia, l’Atalanta va a 17 punti.

Voto 8 al… Frosinone in doppia cifra

Dieci punti in dieci giornate non sono un bottino invidiabile, ma alzi la mano chi avrebbe puntato un euro sulle possibilità di salvezza della squadra di Stellone. Che, tornato a schierare la coppia d’attacco della promozione (Ciofani-Dionisi), ha ritrovato il gioco di squadra. Ieri ha affossato il Carpi in uno scontro crocevia per la salvezza, confermando la legge del Matusa. Tre vittorie su cinque partite in casa. I punti sulla zona retrocessione sono soltanto 4, ma la strada è indubbiamente quella giusta.
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Daniel Ciofani Frosinone Carpi 2015

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Voto 7 ai… mercoledì sera di Laxalt

Il ragazzo portato in Italia dall’Inter e poi smistato a Bologna, Empoli e, ora, Genoa, ha stritolato il tentativo di fuga del Torino con una doppietta. Una bella storia di per sé, ma un racconto che si fa parecchio divertente se si aggiungono altri due elementi. Laxalt non segnava in Serie A da un altro 3-3, quello del 25 settembre 2013 tra Bologna e Milan. Anche quella volta era mercoledì sera e fece doppietta. In mezzo, soltanto un’altra rete. Quella segnata in Coppa Italia contro il Genoa: 3 dicembre 2014. Che giorno era? Mercoledì, ovvio.
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Diego Laxalt Torino Genoa 2015

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Voto 6 alla… Ripartenza della Fiorentina

C’è voluto un Verona ai minimi storici e un autogol di Marquez per sbloccarla. Ma quello che conta è che la Fiorentina, con la coppia Kalinic-Rossi, riparte giocando alla grande dopo una settimana da brividi (tre sconfitte tra campionato ed Europa League) e si tiene a -2 dalla vetta difesa dalla Roma. Con un pizzico di normalità di più in sede di formazione (Pasqual al posto di Bernardeschi sulla fascia sinistra, per esempio), si può andare lontano.
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Nikola Kalinic, Fiorentina, Serie A 2015-16

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Voto 5 al… Gioco delle milanesi

Vincere sì, ma che barba! L’Inter batte l’ultimo Bologna di Delio Rossi passando di misura al Dall’Ara. Il Milan riesce ad avere la meglio sul Chievo in un San Siro deserto soltanto grazie a un goleador per caso come Antonelli. Un 1-0 a testa che serve parecchio in classifica, ma addensa le nubi sul futuro delle due milanesi. Come si può andare avanti giocando in questo modo?

Voto 4 all’... Autogol di Basta e agli sprechi del Toro

L’incredibile gaffe del terzino laziale, quella che ha riaperto la partita a Bergamo, è l’emblema dei mali in trasferta di una squadra incapace di andare oltre un rendimento da tre punti in cinque sfide lontano dall’Olimpico. Pioli è riuscito a risalire la china in campionato, ma fino a quando non troverà equilibri difensivi accettabili sarà difficile dare stabilità alla propria stagione. Discorso simile vale per un Torino che, pochi istanti prima del 3-3 di Laxalt, era settimo in classifica. Invece, ancora una volta ha sprecato. Dopo lo splendido avvio di campionato, i granata arrivano al derby della Mole dopo un ruolino di un punto in quattro sfide. Male. Quanto basta, comunque, per presentarsi alla stracittadina davanti alla Vecchia Signora per la prima volta in 28 anni.
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Alejandro Papu Gomez Atalanta Lazio 2015

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Voto 3 agli… Arbitraggi di Gervasoni

Per fortuna sua, questa volta la Juventus ha pensato prima a guardare ai fatti di casa propria che all’operato del direttore di gara di Reggio Emilia. Altrimenti, sai che polverone. Gervasoni non sbaglia nell’espellere Chiellini, ma si dimentica un rigore a favore dei bianconeri e non vede la gomitata di Acerbi a Dybala. Una gestione dei cartellini quanto meno confusa che ha contribuito a un clima da “saloon” negli ultimi attimi di gara. Non una prima volta.

Voto 2 al… Pianto di Carpi e Verona

L’effetto del cambio tecnico sulla panchina della neopromossa sembra essersi già esaurito e la sconfitta di Frosinone, per giunta all’ultimo respiro, fa pensare che il Carpi sia già parecchio inguaiato. A qualche settimana dall’esonero di Fabrizio Castori, ci si è accorti che i problemi sono gli stessi della precedente gestione: qualità ed esperienza ai minimi termini. L’Hellas, invece, è insieme al Troyes in Francia l’unica squadra nei “big five” europei a non aver ancora vinto una partita in campionato. Che colpe ha Mandorlini? La sua si conferma una delle difese più battute (17 gol concessi sinora), ma senza i gol segnati negli anni precedenti. Toni si è fatto male quasi subito, Pazzini dopo due mesi di patimenti. Il resto della squadra non pare di qualità sopraffina. Male male.
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Vangelis Moras Verona 2015

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Voto 1 alla… Situazione di Bologna

Non è stato un mercoledì nero, ma quasi dalle parti di Casteldebole. Il CdA del Bologna approva un bilancio in perdita per 28 milioni di euro, l’ottava sconfitta su dieci partite di campionato costa la panchina a Delio Rossi e, ora, rischia di saltare anche il ds Pantaleo Corvino. Il tutto mentre Roberto Donadoni (con un contratto sino al 2017) garantirà una scossa tecnica più che psicologica. Aggiungete che il tecnico uscente è stato esonerato dopo una sconfitta con l’Inter e avrete il quadro generale. Uno dei tanti paradossi del nostro calcio, al punto che viene da dubitare che il club felsineo sia realmente in mano a una proprietà straniera.
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Delio Rossi Bologna Avellino 2015 LaPresse

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Voto 0 alla... maledizione di Reggio Emilia

Al Mapei Stadium contro il Sassuolo si era giocato la panchina del Milan. Questa volta ha perso definitivamente ogni speranza in ottica scudetto (-11 dalla Roma capolista) e rischia di aver compromesso parecchio anche le ambizioni di un ritorno in Champions League. Per Allegri non finisce il periodo nero. Questa volta ci mette del suo con qualche mossa non del tutto condivisibile (perché non convocare Khedira?) e un filo di supponenza tradotto in campo da un primo tempo irritante. Occhio, Max. I bonus stanno finendo…
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