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Facciamo i conti: Ibrahimovic in Italia? Resta ancora fuori portata

Enrico Turcato

Pubblicato 28/04/2016 alle 15:50 GMT+2

Nella rubrica settimanale abbiamo analizzato le reali possibilità dello svedese di trasferirsi a Milan, Napoli, Inter o Roma. In realtà le vere mete per lo svedese sono altre: Cina e Premier su tutte

Zlatan Ibrahimovic facciamo i conti

Credit Foto Eurosport

A ottobre la carta d'identiità dirà 35 anni. Eppure Zlatan Ibrahimovic sarà ancora una volta uno degli uomini mercato della prossima estate. Il suo procuratore Mino Raiola, nelle scorse settimane, ha fatto intendere che lo svedese si concentrerà prima sugli Europei, per poi decidere davvero il suo futuro ad inizio luglio. Le ipotesi sono variegate, tra il rinnovo per un'ultima stagione con il PSG, all'approdo in Premier League, dalle destinazioni esotiche come Cina e Qatar, fino ad un clamoroso ritorno in Italia. Lui, per adesso, non ha alcuna fretta. Sta chiudendo una stagione da 42 gol in 46 partite (la più prolifica in carriera), nella quale sono arrivati l'ennesimo titolo di Francia e la Coppa di Lega transalpina, festeggiata a dovere con l'ormai famoso party di Las Vegas (). Ma la Serie A in questo momento può davvero allettare Ibra? C'è qualche club italiano che potrebbe realmente far follie per averlo? Analizzando vari fattori, noi restiamo molto scettici a riguardo.
Stipendi Ibrahimovic

Milan, Inter, Napoli: il budget non c'è

Partiamo da un dato di fatto. Ibrahimovic, in quest'ultima stagione, ha guadagnato 12,5 milioni di euro netti all'anno. Meno dei 14 avuti fino al 2015 (suo massimo in carriera), ma sempre in linea con quanto incassato annualmente dal 2007/08 (primo rinnovo con l'Inter) in poi. L'unica, ponderata, decurtazione d'ingaggio degli ultimi 10 anni, Ibra l'ha concessa tra il 2010 e il 2012, quando, dopo l'annata priva di soddisfazioni al Barcellona, ha deciso di vestire i colori del Milan, accontentandosi di 9 milioni di euro all'anno. Sempre molto di più rispetto a quanto incassato dal più pagato di Juventus (Pogba 4,5), Roma (De Rossi 6,5 e Dzeko 4,5), Napoli (Higuain 5,5), Milan (Bacca e Montolivo 3,5) e Inter (Kondogbia 3,5 e Icardi 3,2). Insomma, per entrare nei monte ingaggi dei nostri top club, senza far spazientire chi già gioca in questi top club, Ibra sarebbe tenuto a dimezzarsi il suo stipendio, magari spalmandolo su due o tre stagioni.
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Zlatan Ibrahimovic

Credit Foto AFP

Senza la Champions si complica ancor di più

Certo, il fatto di un possibile svincolo a parametro zero dello svedese, potrebbe ovviamente invogliare qualcuno di questi club a far la pazzia. Ma se la Juventus pare orientata verso altri progetti, probabilmente solo chi, come Napoli e Roma, potrebbe giocare la prossima Champions, avrebbe le carte in regola per tentare l'assalto a Ibrahimovic. Il condizionale è d'obbligo, anche perché in tanti dimenticano che l'ossessione dell'attuale del giocatore del PSG è legata alla vittoria di quel trofeo, non alla mera partecipazione. Le milanesi potrebbero giocare sull'appeal del capoluogo lombardo, che da sempre contagia Ibra e consorte, ma, ora come ora, non avrebbero a disposizione le cifre in grado di allettare Ibra.
David Beckham - Zlatan Ibrahimovic

Il suo ultimo ingaggio: perché dovrebbe ridurselo?

Anche perchè - e qui passiamo al focus della nostra analisi - ci sono due fattori che rendono altamente improbabile una possibile riduzione d'ingaggio da parte dello svedese. La prima: Ibra ha mercato. Chiunque, dall'Oriente all'America, conosce le potenzialità commerciali dell'arrivo di uno come Zlatan. Merchandising, magliette, sponsorizzazioni, collaborazioni, abbonamenti. Il nome Ibrahimovic, malgrado la sua età, è ancora una macchina da soldi. E, punto secondo, Ibra conosce bene le sue quotazioni finanziarie, si sente ancora in forma dopo l'ennesima stagione da protagonista e non ha alcuna intenzione di fare beneficienza. Più c'è domanda, più c'è offerta: è una delle banali leggi del mercato economico.

Premier e Cina le destinazioni più probabili

In quest'ottica, pur non escludendo un possibile rinnovo annuale con il PSG, le mete più alla portata sarebbero ben distanti dall'Italia. Partendo dalla Premier League, che ha sempre affascinato lo svedese. Un Manchester United (magari con Mourinho in panchina) o anche un Leicester, fresco di approdo in Champions e in cerca di visibilità, potrebbero essere club ideali. O anche il Chelsea di Antonio Conte, che per Ibra ha sempre avuto un occhio di riguardo. Se la MLS americana, per questioni di salary cap, non pare in grado di garantire ad Ibrahimovic certe cifre, l'eventuale destinazione finale potrebbe anche essere la Cina. Con 30-35 milioni di euro netti all'anno (offerte possibili e reali da parte di alcune società cinesi), anche l'ambizione sportiva di Zlatan potrebbe vacillare. Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane, con una mini apertura. Abbiamo percorso questa analisi basandoci sulla situazione attuale. Se il Milan, come circola senza vere conferme in questi giorni, venisse davvero rilevato da dei proprietari cinesi molto ricchi, gli scenari muterebbero immediatamente.
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